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Se non ricollocati, gli autisti GTT diventati inidonei alla guida rischiano di perdere il posto di lavoro

L’esternalizzazione di diversi servizi, per esempio il controllo dei biglietti a bordo, rende più difficile assegnare nuove mansioni al personale che, per età o altre ragioni, non è più idoneo alla guida dei mezzi: queste persone rischiano, in assenza di un nuovo ruolo, il licenziamento nel giro di mesi. Ho portato il tema in Consiglio Regionale con un’interpellanza appena discussa, per affrontare anche altre criticità: carenza di personale, gestione di turni e straordinari, adeguatezza delle retribuzioni. Valorizzare il personale significa anche garantire un servizio migliore all’utenza.

Numero di autisti a disposizione di GTT non adeguato alle esigenze, retribuzioni che da anni attendono un adeguamento, turni e straordinari al momento molto penalizzanti per il personale, difficoltà nell’assegnazione di nuove mansioni agli autisti non più idonei alla guida dei mezzi con conseguente rischio di licenziamento, il fenomeno sempre più frequente delle aggressioni: sono queste alcune delle criticità da me portate all’attenzione della Giunta con un’interpellanza appena discussa. Dalla capacità di risolvere queste urgenze dipendono sia le condizioni di lavoro dei dipendenti sia la qualità del servizio erogato al pubblico.

In particolare, chiediamo investimenti sul personale – attualmente insufficiente per numero – per garantire stipendi adeguati e la possibilità di coprire senza difficoltà tutte le corse, nonché una revisione dell’attuale politica delle esternalizzazioni, alla quale si ricorre spesso e che rende impossibile ricollocare su altre mansioni, come per esempio il controllo a bordo dei biglietti, gli autisti non più idonei alla guida dei mezzi. Le attuali retribuzioni appaiono inadeguate soprattutto alla luce del tipo di impegno e della responsabilità che gravano su chi è alla guida di un mezzo pubblico: diventa difficile, a queste condizioni, pensare di poter allargare gli organici. In generale, occorre garantire ai professionisti di GTT condizioni di lavoro migliori (due esempi su tutti: il fenomeno delle aggressioni è sempre più preoccupante, ci sono turni la cui durata impedisce di usufruire del servizio mensa).

La valorizzazione del personale è necessaria anche per il raggiungimento del risultato di un servizio più efficiente per l’utenza. Se da alcuni dati riferiti dalla Giunta emerge una situazione accettabile almeno per alcuni parametri (soddisfacente la puntualità delle linee ad alta frequenza, accettabile la frequenza dei passaggi nelle ore di punta con una media di 10′ tra un mezzo e l’altro nelle ore di punta) resta vero che dalle segnalazioni e dalla percezione dell’utenza emerge un quadro diverso. Ci risultano, per esempio, attese oltre i 30′ durante le fasce orarie serali per diverse linee (29, 32, 9, 59, 64, 56, 62 e – in misura minore – 72, 27, 51 e 75). Come Regione dobbiamo farci carico di queste criticità.

L’impegno dei Moderati continua.

GTT, Regione Piemonte, trasporti