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Tag: GTT

Personale GTT, ennesima aggressione: ora si attivi un sistema di allarme in grado di allertare i soccorsi in tempo reale

La gravità del più recente episodio ai danni un controllore della Linea 55 rende assolutamente urgente una misura di questo tipo.

Non è più accettabile che controllori, autisti e dipendenti di GTT siano costantemente sottoposti al rischio di aggressioni durante lo svolgimento del loro lavoro quotidiano. Chiediamo da tempo provvedimenti efficaci affinché sia tutelata l’incolumità fisica e la possibilità, da parte di questi professionisti, di svolgere il loro lavoro in condizioni di sicurezza. Ribadiamo il nostro appello all’indomani dell’ennesimo episodio, occorso questa volta a un controllore sulla Linea 55, aggredito da un giovane senza titolo di viaggio. Sia installato su tutti i mezzi un sistema di allarme in grado di allertare schiacciando un tasto, in caso di pericolo, una pattuglia delle Forze dell’Ordine. Se una simile tecnologia risulta invece già disponibile, ci aspettiamo che sia sempre attiva e realmente utilizzabile in caso di emergenza. L’obiettivo di garantire condizioni di lavoro consone dovrebbe essere una priorità per GTT. Al controllore attualmente ricoverato, con trenta giorni di prognosi, all’Ospedale Maria Vittoria di Torino esprimo piena e profonda solidarietà.

Tre passaggi consecutivi di tram non accessibili? Un fatto grave

È causa di stupore e disappunto il fatto che a causare la protesta di un cittadino con disabilità motoria sia stato – questa mattina in piazza Stampalia a Torino, dove un passeggero in carrozzina ha bloccato il transito della Linea 9 – il passaggio di tre tram consecutivi di tipologia non accessibile.

Ci chiediamo e chiederemo in Aula quali siano le cause di questo grave disservizio, vero e proprio attacco al diritto alla mobilità, che dovrebbe essere garantito a tutti. Giuste e doverose le scuse da parte di GTT. Ci auguriamo davvero che episodi simili non si verifichino più in futuro.

«Non si fuma a bordo!» e l’autista GTT è aggredito

I fatti si sono verificati sabato notte a Rivalta, presso il capolinea della Linea NightBuster Viola: solidarietà alla vittima, che ha riportato contusioni e fratture. Questo è l’ennesimo caso da inizio anno, ora la misura è colma.

Apprendiamo dell’ennesima aggressione ai danni di un autista GTT. I fatti sono avvenuti la notte tra sabato e domenica scorsi e risultano particolarmente gravi, dal momento che, in seguito all’aggressione, la vittima ha riportato fratture e gravi contusioni. Assurda la dinamica: il mezzo – un bus attivo sulla linea S5B Viola NightBuster – si trovava al capolinea di via Fratelli Cervi a Rivalta; a bordo alcuni soggetti hanno acceso le sigarette; l’autista ha ricordato loro il divieto di fumare ed è stato aggredito a pugni da uno del gruppo. Esprimiamo sincera e profonda solidarietà all’autista e ribadiamo l’urgenza di prendere contromisure, ma anche la necessità di una presa di posizione netta da parte dell’azienda. La politica deve dare risposte e tutelare da rischi per la propria incolumità personale chi svolge un servizio per i cittadini.

Metropolitana di Torino, le scale mobili esterne devono essere coperte subito

Non esistono altre soluzioni per garantire, finalmente, un servizio efficiente e accessibile a residenti e turisti e per contenere le spese di manutenzione (oltre 800mila euro l’anno). Un intervento simile non sarebbe una spesa, ma un investimento. Attualmente, sono 21 su 50 gli impianti esterni non funzionanti: inaccettabile. L’accessibilità dovrebbe essere il primo obiettivo.

Un dato: ogni anno GTT spende 800mila euro per la manutenzione delle 142 scale mobili, 50 delle quali esterne, e dei 73 ascensori della Metropolitana di Torino. Una domanda: quanto avrebbe risparmiato e quanto risparmierebbe l’azienda, in termini finanziari e di disservizi evitati ai cittadini, realizzando per tempo coperture in grado di proteggere dalle intemperie gli impianti esterni? Un intervento di questo tipo non è più rimandabile e ne sono ancora più convinti dopo aver discusso, poco fa in Consiglio, il mio Question Time sul tema. La Giunta conferma percentuali preoccupanti: attualmente 29 scale mobili sulle 142 disponibili (20%) non sono in funzione; delle 50 scale mobili esterne, 21 non sono attive (42%): numeri non compatibili con un servizio accessibile e fruibile, adeguato alle esigenze di residenti e turisti. Ci auguriamo che la richiesta di finanziamento, cui la Giunta ha fatto riferimento rispondendo al mio quesito, sia accordata dal Ministero dei Trasporti e che si possa iniziare l’iter per realizzare questi interventi. La nuova azienda incaricata della manutenzione sta provvedendo – riferisce ancora l’Assessore – alla verifica dei guasti e al ripristino degli impianti non funzionanti: anche in questo caso, l’attenzione sarà massima da parte nostra e scrupolosa la verifica dei tempi. Nell’anno in corso la disponibilità media degli ascensori delle stazioni della Metropolitana è stata del 96,7%; la disponibilità media delle scale mobili è stata del 94,2%. Ma la percezione dell’utenza è di disservizi ancora più gravi e frequenti. L’accessibilità dovrebbe essere il primo obiettivo anche di GTT: torneremo in Aula, se necessario, con nuovi atti, finché il risultato non sarà raggiunto.

Metrò di Torino: 31 scale mobili non funzionanti su 142

Guasti a 21 delle 50 scale mobili esterne, tre scale mobili esterne su quattro non funzionanti nella sola stazione di Porta Nuova, 22% di guasti sul totale dell’intera tratta: una situazione molto penalizzante per gli utenti. Che ne è stato dell’ipotesi di realizzare coperture per proteggere dalle intemperie le scale esterne? Quali misure intende porre in essere la Giunta per rendere non solo i treni, ma le stazioni della Metropolitana davvero accessibili e utilizzabili dal pubblico? Domani, sul tema, il mio Question Time in Consiglio Regionale del Piemonte.

Più scale mobili non funzionanti che anni di servizio: è questa la realtà dei fatti dell’unica linea della Metropolitana di Torino. Inaugurata nel 2006 e dunque attiva da 17 anni, fa attualmente registrare guasti in 31 delle 142 scale mobili presenti nelle 23 stazioni. Criticità si segnalano anche in alcuni dei 73 ascensori. Una situazione grave, che di fatto non consente ai cittadini una fruizione piena ed efficiente del servizio e rende difficilmente accessibili diverse stazioni. A essere penalizzate sono soprattutto le persone con disabilità, gli anziani e i genitori con bambini. Le scale mobili esterne – esposte dunque alle intemperie – fanno registrare il maggior numero di guasti: solo 29 scale esterne sono attualmente funzionanti (50 il numero totale). Presso la Stazione di Porta Nuova, tre scale mobili esterne su quattro sono attualmente ferme per guasti; il computo sale a 6 scale mobili non attive su 10 considerando anche quelle interne. In generale risulta fuori uso quasi un impianto su 4. Non risulta abbia avuto seguito il concorso internazionale di idee del 2008 per la realizzazione di coperture degli ingressi delle stazioni della Metropolitana: il progetto vincitore non ha mai trovato realizzazione. Per la sostituzione di tutte le scale mobili servirebbe un investimento superiore ai 42 milioni di euro, per un costo medio a intervento di circa 300 mila euro. Domani chiederò alla Giunta, con un Question Time appena depositato, quali azioni si intendano porre in essere, tramite l’Agenzia della Mobilità Piemontese, per risolvere le criticità legate alle scale mobili e agli ascensori della Metropolitana di Torino.

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Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

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