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Tag: Regione Piemonte

Impasse scuole guida, piccoli segnali positivi

Accolgo positivamente l’incontro tenutosi a inizio marzo tra Regione e gli interlocutori del Governo, così come l’onestà intellettuale da parte della dirigenza della Motorizzazione, che ha riconosciuto le difficoltà. Appena discussa in Consiglio Regionale la mia interpellanza sull’argomento. Ora si facciano pressioni politiche per sbloccare la situazione e diminuire il ritardo accumulato (7 mesi) per lo svolgimento degli esami.

Timidi ma positivi passi avanti sul fronte Motorizzazione: è una buona notizia che la Regione Piemonte, come appreso discutendo poco fa la mia interpellanza sul tema, stia portando avanti un’interlocuzione con il Governo, così come la trasparenza con la quale la Motorizzazione di Torino ha riconosciuto le proprie difficoltà e carenze di organico.

Il ritardo accumulato negli scorsi anni si starebbe, in parte e lentamente, recuperando: al momento della presentazione del mio atto (gennaio 2021) erano 3.500 gli allievi che dovevano sostenere l’esame di guida con tempi stimati in circa 7 mesi. La Motorizzazione ha l’esigenza di accedere alle graduatorie dei concorsi di altri Enti per integrare un organico che al momento avrebbe bisogno di 26 ulteriori risorse.

Acceleriamo fino alla completa risoluzione di ogni criticità. Dietro ogni autoscuola ci sono famiglie che con quell’attività si mantengono. L’ottenimento di una patente di guida, speciale o ordinaria, è spesso fondamentale per il lavoro o la professionalità del candidato. Ogni rinvio o ritardo è un danno da tutti i punti di vista, economico compreso.

In una città come Torino, capitale dell’automotive, la Motorizzazione non può restare sotto organico, anche perché gli esaminatori non svolgono questa funzione a tempo pieno, ma sono gravati da altri compiti. Mi auguro che la Giunta Regionale porti avanti un’opera di pressing politico quanto mai necessaria: Torino merita di avere una pianta organica adeguata. Il comparto delle autoscuole ne ha bisogno.

Regione, personale ostetrico inutilizzato per vaccini e tamponi: uno spreco senza alcuna logica

La Giunta non ha pensato di chiedere al Governo l’autorizzazione necessaria affinché questa categoria, che garantisce disponibilità e professionalità e che ha più volte espresso la propria disponibilità attraverso la propria Federazione Nazionale, possa mettersi a disposizione per vaccinare e sottoporre a tampone anti-Covid i piemontesi: eppure in questo momento il contributo delle ostetriche farebbe la differenza.

Risposta desolante al Question Time presentato dai Moderati e appena discusso in Consiglio Regionale sulla possibilità di avvalersi del personale ostetrico per le vaccinazioni e i tamponi anti-Covid: la Giunta, imbarazzata, si trincera dietro una risposta assurdamente burocratica, parlando di “possibilità non esplicitamente prevista dalla normativa” e di ipotesi di “esercizio abusivo della professione”. Questa Giunta non ha colto – è evidente – l’opportunità rappresentata dal contributo di una categoria che garantisce disponibilità e un alto livello di professionalità. La Giunta avrebbe potuto e dovuto farsi portavoce di questa possibilità a livello nazionale, ma di questa possibilità nessuna traccia nella risposta dell’Assessore Icardi. Da una parte abbiamo personale ad alta professionalità, dall’altra una Giunta che non perde occasione di ripetere che manca personale, ma nel frattempo non fa nulla, né ascolta le proposte che arrivano dalle Minoranze. Perdere altro tempo prima di avvalersi del contributo del personale ostetrico per vaccini e tamponi sarebbe un’ulteriore assurdità. La Federazione Nazionale Ordini della Professione Ostetrica (FNOPO) ha più volte richiesto l’inclusione del personale ostetrico nella campagna vaccinale, tra dicembre 2020 e marzo 2021. Cirio e i suoi Assessori smettano di proporre l’introduzione di nuove categorie, come i maturandi, tra le priorità vaccinali, se poi non sono in grado di interloquire con il Governo né di fare tesoro delle proposte dei Consiglieri.

Crisi nera per edicole e agenti di commercio, dai Moderati due proposte per sostenerli

Chiediamo a Palazzo Lascaris, con due Ordini del Giorno collegati al Bilancio di Previsione 2021-23, fondi per sostenere economicamente le edicole con codice Ateco 47 62 10 e l’esenzione dal Bollo Auto per l’anno 2021 per agenti e rappresentanti.

Due proposte dei Moderati a Palazzo Lascaris per sostenere edicole, agenti di commercio e rappresentanti, tutte categorie gravemente colpite dalla crisi. Chiediamo alla Giunta Cirio di reperire le risorse necessarie per garantire supporto alle attività con codice Ateco 47.62.10 e per esentare agenti e rappresentanti di commercio dal pagamento del Bollo Auto per l’anno in corso.

Lombardia, Emilia Romagna, Campania e Sicilia hanno già approvato bonus a sostegno delle edicole dei loro rispettivi territori; la Regione Umbria si sta muovendo nella stessa direzione. Tredici mesi di pandemia hanno ulteriormente aggravato, per questo settore, una crisi che dura da anni. Da tempo mi occupo dell’argomento sia in Consiglio Comunale sia in Consiglio Regionale, chiedendo impegno e proponendo soluzioni.

La categoria degli agenti e dei rappresentanti di commercio coinvolge 17.700 professionisti in Piemonte ed è uno dei motori principali per lo sviluppo della piccola e media impresa del nostro territorio: sostenerli significa dunque offrire un’opportunità di ripresa e di crescita della nostra economia.

I due Ordini del Giorno saranno votati nel corso delle prossime sedute del Consiglio Regionale, calendarizzate da oggi, martedì 30 marzo, a dopodomani, giovedì 1° aprile. Mi auguro di trovare il sostegno e il voto favorevole anche da parte dei colleghi di centrodestra, che dovrebbero essere vicini alle esigenze di chi fa impresa.

Ordine del Giorno Edicole.
Ordine del Giorno Agenti e Rappresentanti di Commercio.

Non si chiuda il sipario sul comparto teatrale piemontese

Per la seconda volta consecutiva, la Giornata Mondiale del Teatro si celebra a sale chiuse causa pandemia: il settore non è “solo” svago e cultura, ma un asset strategico dell’economia regionale e fonte di sostentamento per migliaia di famiglie, la politica lo sostenga. La Germania dimostra che è possibile organizzare eventi in presenza nella massima sicurezza.

La Giornata Mondiale del Teatro si celebra per il secondo anno consecutivo a sale chiuse: le previsioni più ottimistiche, che avrebbero voluto proprio nella giornata odierna la riapertura dei sipari, sono state smentite dai fatti. I numeri spiegano perché è necessario permettere la ripartenza di un settore che sarebbe miope considerare di solo svago: una media (pre 2020) di 8mila spettacoli organizzati ogni anno sul nostro territorio e 1,3 milioni di biglietti venduti. Sono oltre 20mila le imprese culturali e creative in attività sul territorio regionale. Questo settore non è dunque “solo” svago e cultura, ma rappresenta la fonte di reddito per migliaia di famiglie e rappresenta un asset strategico dell’economia della nostra regione. Ci auguriamo come Moderati che non si ripetano in questo 2021, da parte della Giunta Regionale, le incertezze e i ritardi visti nel 2020 nella pubblicazione dei bandi e nella programmazione triennale. Garantiamo ai teatri piemontesi, messi alle corde dalla crisi, il sostegno necessario a non sparire. In Germania è stato lanciato un progetto pilota per la ripresa delle attività culturali. Diversi eventi, tra i quali un concerto con mille spettatori appena tenutosi alla Filarmonica di Berlino, dimostrano che, con rigide misure di sicurezza, è possibile.

«Nelle RSA di abbandono si muore»

Il dolore di nonne e nonni che da 400 giorni non abbracciano figli e nipoti è una tragedia nella tragedia della pandemia: le drammatiche testimonianze di familiari di ospiti deceduti nelle strutture ci ricordano che anche la solitudine uccide. Faccio mio l’appello della Fondazione Promozione Sociale Onlus: si riprendano presso le RSA le visite di figli e familiari.

«Non è morto di Covid, ma di solitudine, trascuratezza, abbandono»: parole che ricorrono in tante, troppe testimonianze di figli, nipoti, familiari di ospiti delle nostre RSA. Ospiti che da 400 giorni non vedono i propri cari nella propria stanza. Faccio mie le parole e le richieste espresse dalla Fondazione Promozione Sociale Onlus al Presidente Cirio e al Consiglio Regionale del Piemonte: riprendiamo le visite presso le strutture residenziali piemontesi.

Le visite possono essere organizzate in assoluta sicurezza, con stanze dedicate, plexiglass, guanti e camici. Non perdere i contatti con i propri affetti è fondamentale nella tutela della salute psicofisica, oltre che essere un diritto della persona. La maggior parte degli ospiti è oggi vaccinata contro il Covid-19, quale ulteriore e decisivo fattore di sicurezza. Chiediamo che il Presidente Cirio si pronunci ufficialmente con un’ordinanza e chiediamo alle stesse strutture e a chi le gestisce di permettere ai propri ospiti di vedere figli e nipoti.