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Tag: innovazione

A Torino il Centro IA per l’automotive, buona notizia

Fieri di aver sostenuto la proposta dal primo momento.

Buona notizia: il Decreto Sostegni bis assegna a Torino il Centro per l’Intelligenza Artificiale applicata all’Automotive. Un passo importante. Non inutili sono stati, evidentemente, i ripetuti solleciti e appelli della politica torinese, Moderati in testa, al Governo. Il primo stanziamento da 30 milioni è un indizio di progettualità e intenzioni serie. Il Centro per l’Intelligenza Artificiale per l’Automotive porterà a Torino opportunità per i giovani, per l’Università e per il Terzo Settore e garantirà ricadute positive in termini occupazionali, di sviluppo e di prestigio. La vocazione torinese, da sempre legata all’automotive, si aggiorna e si proietta verso il futuro con questo importante risultato. Come Moderati, siamo orgogliosi di aver convintamente sostenuto la proposta di Don Luca Peyron, Direttore della Pastorale Universitaria e Coordinatore dell’Apostolato Digitale di Torino, fin dal primo momento.

App “IO”, abbiamo un problema: dove c’è Paola Pisano si verificano disastri

Il pessimo funzionamento dell’app cashback appena lanciata conferma la tendenza: dove c’è l’ex Assessora, ora Ministra dell’Innovazione, le cose non funzionano.

App “IO” appena lanciata: ma, nell’imminenza del debutto del sistema di cashback “extra” natalizio, sono già innumerevoli gli inconvenienti tecnici che gli utenti (a partire dallo scrivente) riscontrano. Qualcuno si stupisce? A che nome risponde l’attuale Ministra all’Innovazione?

Proprio lei, Paola Pisano. Quanto ieri succedeva alle Anagrafi di Torino, oggi si verifica a livello nazionale con la nuova applicazione cashback: intoppi su intoppi, problemi su problemi. Utilizzare la app dopo averla scaricata è di fatto impossibile.

Non si riescono ad aggiungere nuove carte di credito né bancomat. Non si contano i rallentamenti e i problemi di collegamento. Gli utenti ormai conoscono a memoria la seguente frase:

“Non è stato possibile cercare i metodi di pagamento, riprovare più tardi”.

Forse i propositi – di per sé condivisibili – di stimolare l’economia e di combattere l’evasione fiscale si sarebbero potuti perseguire con modalità tecnicamente migliori. Dopo aver affossato le Anagrafi cittadine, l’ex Assessora Pisano preferì “tagliare la corda”, sottraendosi alla prova del consenso dei torinesi. Ora la storia si ripete: cosa farà questa volta, in veste di Ministra?

I3A a Torino: gioia dolceamara, occasione da non perdere

La grande soddisfazione per l’approdo a Torino dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (la proposta di Don Luca Peyron è stata da me sostenuta fin dal primo momento) si mescola al rimpianto per non aver portato a buon fine la candidatura di Torino quale sede per il Tribunale dei Brevetti. Questa sconfitta rappresenta l’effetto di errori politici, ma anche il risultato del fatto che alcuni esponenti della società civile hanno di fatto lavorato a favore di Milano. 

Intelligenza Artificiale sì, Tribunale dei Brevetti no: risultato agrodolce, frutto, nella sua parte negativa, di responsabilità politiche, ma anche del fatto che qualcuno all’interno della società civile si è di fatto impegnato a favore di Milano.

L’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A) approda a Torino: una prospettiva che ho appoggiato fin dall’inizio e per la quale oggi esprimo tutta la mia soddisfazione. Il capoluogo del Piemonte diventa così una delle capitali di questo settore ponendo le condizioni per riacquisire un ruolo strategico riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Ho sostenuto dal primo minuto e senza mezzi termini la proposta di Don Luca Peyron (Direttore della Pastorale Universitaria e Coordinatore dell’Apostolato Digitale di Torino), proposta che va nel senso dello sviluppo e della crescita e che potrà consentire a Torino di tornare ad attrarre talenti. Qualche numero significativo: il budget pubblico per far decollare la strategia italiana per l’intelligenza artificiale ammonta a 888 milioni per i primi cinque anni, con altri 605 milioni (121 ogni anno) che arriveranno da contributi privati. Adesso Comune e Regione si mettano immediatamente al lavoro per sostenere al meglio questo progetto strategico. Siamo coinvolte tutte le realtà del profit e del non profit.
Grande delusione, invece, per il Tribunale Unificato dei Brevetti: sarà Milano la candidata italiana, mentre Torino fa registrare una sconfitta che brucia. Vedere il TUB assegnato a Milano dice di un’incapacità del nostro sistema politico di considerarsi un corpo solo quando c’è da fare gli interessi del territorio, senza cedere a una costante e bizzarra sudditanza psicologica nei confronti del capoluogo lombardo.
Ora la sfida non è finita: se Milano sarà la città prescelta quale sede del TUB, compito del nostro territorio sarà impostare una collaborazione alla pari, senza soggezione di sorta, con il capoluogo lombardo: perché una direttrice (in questo caso, l’asse nord-ovest dell’innovazione) funzioni, entrambi i suoi fulcri devono operare in maniera paritetica. 

Tribunale dei Brevetti: Cirio e Appendino battano un colpo per evitare l’ennesima “fuga” a Milano

Chiedo al Presidente e alla Sindaca di farsi sentire in risposta al pressing della Lega a favore della candidatura del capoluogo lombardo: Cirio può far sentire la propria voce ad alto livello, Appendino può dimostrare di tenere più alla città che al proprio percorso politico personale. Torino ha tutte le caratteristiche per essere una candidata credibile.

Torino e il Piemonte si facciano sentire. Che cosa rispondono Cirio e Appendino al pressing della Lega sul Governo per la candidatura di Milano come sede del Tribunale Europeo dei Brevetti? Il tema è cruciale perché, tra meno di tre settimane, i rappresentanti dell’Unione Europea si riuniranno per decidere la nuova sede del Tribunale, attualmente a Londra (da dove, però, dovrà traslocare per effetto della Brexit). Se Francia e Olanda hanno già indicato Parigi e Amsterdam, l’Italia deve ancora scegliere quale città candidare. Torino avrebbe, da questo punto di vista, tutte le carte in regola. Che cosa stanno aspettando, a livelli diversi, il Presidente Alberto Cirio e la Sindaca Chiara Appendino a far sentire la propria voce? Vogliamo fare la nostra parte per garantire questa chance al nostro territorio. Cirio e Appendino battano un colpo e cerchino un’interlocuzione con i rispettivi alleati alla guida della Regione e del Paese. Le varie classi dirigenti che si sono alternate al governo di Regione e Comune sono riuscite, ultimamente, a portare davvero poco sul nostro territorio: questa è un’occasione da non perdere. 

Dottorato per l’Intelligenza Artificiale al Politecnico, buona notizia: ora portiamo a Torino l’Istituto Nazionale per l’IA

Occasione da non perdere affinché la nostra città torni a essere un punto di riferimento a livello nazionale e non solo, creando sviluppo e attirando talenti.

Portato “a casa” (al Politecnico di Torino) il primo dottorato nazionale sull’Intelligenza Artificiale, torno a esprimere l’auspicio che anche il nuovo Istituto Nazionale per l’Intelligenza Artificiale approdi nella nostra città, che potrà così diventare una delle capitali di questo settore. Sostengo senza mezzi termini la proposta lanciata nelle scorse settimane da Don Luca Peyron (Direttore della Pastorale Universitaria e Coordinatore dell’Apostolato Digitale di Torino): una proposta che va nel senso dello sviluppo e della crescita e che potrà consentire a Torino di tornare ad attrarre talenti. La nostra città ha tutte le potenzialità e le infrastrutture per rappresentare una candidatura credibile. Le ricadute in termini occupazionali, di sviluppo e di prestigio sono facilmente immaginabili. Mi metto a disposizione a mia volta per un progetto che sostengo, così come sostengo l’idea di avviare al più presto un tavolo di lavoro. Anche la politica è chiamata a rispondere: progetti di questo tipo vanno oltre gli schieramenti. Sono in gioco sviluppo, competitività e sostenibilità. 

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