Skip to main content

Tag: Comune di Torino

Multati con il T-Red e costretti a scegliere: accalcarsi in coda in piena pandemia o pagare la contravvenzione maggiorata

Nella Torino a guida Appendino succede anche questo: il sistema informatico della Municipale avrebbe “perso” le comunicazioni di alcuni utenti che, multati con tecnologia T-Red, avevano poi puntualmente comunicato via email i dati del conducente: prendere un appuntamento? Impossibile, portare di persona i documenti in via Bologna sembrerebbe l’unica possibilità per chi intende far valere le proprie ragioni senza pagare la maggiorazione. I casi sarebbero migliaia. Non è così che si gestiscono i servizi in una fase di emergenza: lunedì la mia richiesta di comunicazioni urgenti in Sala Rossa.

Una situazione assurda, da dimissioni immediate: automobilisti multati con tecnologia T-Red che, pagata la contravvenzione, comunicano correttamente nome e dati del conducente che ha commesso l’infrazione, ma si trovano a dover pagare la sanzione maggiorata perché tali dati non risultano ricevuti.

Una situazione inaccettabile: vi sarebbero alcune migliaia di casi di simili errori a causa dei dati “scomparsi” nell’etere del sistema informatico. A questo punto, per l’utente la scelta è questa: mettersi in coda in via Bologna 76, documenti in mano, per dimostrare di essere in regola o pagare la cifra extra. 

L’ipotesi di fissare un appuntamento? Non è contemplata. Lo confermano diverse segnalazioni che mi sono pervenute: “Volevamo evitare di metterci in coda con chissà quante persone e per chissà per quanto tempo e abbiamo chiesto un appuntamento, ma ci è stato risposto che non era previsto“.

È così che pensiamo di gestire i T-Red e i software in questa città? Se sul sistema T-Red ci siamo spesso espressi, come Moderati, in termini critici, in questo caso stiamo varcando la soglia dell’assurdo. Non ha senso negare l’appuntamento e costringere l’utenza a mettersi in coda creando assembramenti, quasi non fossimo nel bel mezzo di una pandemia.

Chiederemo comunicazioni urgenti alla Sindaca già in occasione del Consiglio di lunedì. Chissà quanti automobilisti hanno preferito pagare due volte per evitare il rischio di contagio che comporta passare ora in coda. Forse questa Amministrazione non ha ancora ben capito che tipo di fase storica stiamo vivendo.

Via Balbo e dintorni, tonnellate di problemi

Nell’area pedonale delle “Cancellate” (ancora e sempre pavimentata in moquette) scarseggiano sicurezza, pulizia e illuminazione: in compenso abbondano spaccio e assembramenti. Le motivazioni della sentenza dello scorso gennaio su piazza San Carlo dovrebbero essere uno stimolo sufficiente a tenere la guardia molto più alta: abbiamo predisposto un piano per la gestione degli assembramenti e delle eventuali emergenze? I Moderati chiedono inoltre a gran voce la presenza in Santa Giulia di un presidio fisso interforze nelle serate di movida. Sta per iniziare un weekend da “Zona Arancione” che di per sé non rappresenta una ragione per abbassare la guardia. Lunedì la mia interpellanza in Sala Rossa.

Innumerevoli interpellanze presentate e discusse in Sala Rossa non sono bastate: i problemi, in via Balbo, sono gli stessi da anni. Anzi, la situazione è visibilmente peggiorata nell’ultimo quinquennio di Amministrazione Appendino, con l’ulteriore carico da novanta rappresentato dai dodici mesi di pandemia. C’è infine un altro elemento, non ambientale ma giuridico, del quale tenere conto: la sentenza di primo grado (27 gennaio 2021) del processo per i noti fatti avvenuti il 3 giugno 2017 in piazza San Carlo. Le motivazioni della sentenza dovrebbero bastare come stimolo per tenere alta la guardia. Eppure proprio in via Balbo e nell’adiacente piazza Santa Giulia le norme del vivere civile raramente sono rispettate. Se la Zona Arancione può rappresentare una tregua sul fronte delle criticità più macroscopiche, non può essere il pretesto per abbassare la guardia. Che cosa intende fare l’Amministrazione? Vedremo la presenza fissa del “Pattuglione” interforze, come da sempre richiesto dai Moderati? Quali altre misure intendiamo mettere in atto contro sporcizia e degrado? Soprattutto: abbiamo predisposto un piano per gestire gli assembramenti in piazza Santa Giulia? Lunedì le mie domande alla Giunta discutendo in Consiglio Comunale la mia nuova interpellanza sul tema.

L’ex Circolo Ettore Valli è da troppi anni una macchia su un’area che sta cercando di cambiare volto

Prendiamo atto con dispiacere che la situazione di stallo continua.

L’ex Circolo Ettore Valli è da troppi anni una macchia di degrado in un’area cittadina che, al contrario, negli ultimi tempi sta cambiando, con investimenti anche importanti, il proprio volto. C’è inoltre un rilevante portato storico e culturale da difendere. L’area deve tornare a disposizione della cittadinanza e della collettività, nell’assoluto rispetto delle norme e delle regole della civile convivenza. Questo compito – ormai è chiaro – passerà in eredità alla prossima Amministrazione, non essendo stato portato a termine da questa Giunta.

Lungo Dora Napoli, Santa Giulia e altrove: impedire ai minimarket di comportarsi come bar da asporto aperti fino a tarda sera

Il Comune intervenga in deroga per anticipare – in zone cruciali della città – la chiusura di quelle attività che vendono birre e altri alcolici da frigo ben oltre l’orario di chiusura di bar e locali: evidente il rapporto di causa-effetto con assembramenti (che talvolta degenerano in risse) e abbandoni di vetro (per esempio sul Lungo Dora Napoli). Presenterò un’interpellanza in Comune.

Chiederò con un’interpellanza all’Amministrazione di intervenire in deroga e anticipare la chiusura – in zone come Aurora o Santa Giulia – di quelle attività che, in teoria presentandosi come minimarket, in pratica svolgono la funzione di distributori di bevande alcoliche fredde da asporto aperti 24 ore su 24 o quasi. Molte di queste attività sono veri e propri epicentri di degrado. Attorno a questi esercizi si formano, fino alle ore piccole della notte, assembramenti che talvolta degenerano in risse (vedi quanto successo domenica in zona Aurora). I vetri delle bottiglie – birra, superalcolici, vino – sono poi abbandonati a terra o direttamente nel fiume (vedi ancora Lungo Dora Napoli). La chiusura anticipata in alcune zone della città o comunque il divieto di vendere bevande da frigo dopo l’orario di chiusura dei normali esercizi di somministrazione sono misure necessarie. Presenterò, sul tema, un’interpellanza in Sala Rossa.

Vigili addio, a Mirafiori Sud è ora emergenza vandalismo e microcriminalità

Difficile non vedere un nesso di causa-effetto tra la chiusura della sede della Municipale in via Morandi e le tante violazioni registrate in queste ultime settimane. Discussa poco fa in Consiglio Comunale la mia interpellanza sull’argomento. L’apertura di un’interlocuzione con ATC per l’assegnazione dei locali è, invece, una buona notizia.

Dalla chiusura della sede di via Morandi, a Mirafiori Sud si sono verificati tanti episodi di microcriminalità o vandalismo. Difficile non vedere un rapporto di causa-effetto rispetto alla mancanza, in una zona che ha già perso la sede dei Carabinieri, di una presenza territoriale fissa della stessa Polizia Municipale. Nel quartiere si sta diffondendo un senso di insicurezza chiaramente percepito tra i cittadini. Già nelle prime settimane dell’anno ci sono giunte le seguenti segnalazioni: alberi abbattuti sistematicamente durante la notte nel Parco Sangone; individui che praticano motocross all’interno del parco; accumulo di rifiuti in più parti del parco; danneggiamento e asportazione dei giochi dell’Asilo Nido “I Gabbiani” in via Fratelli Garrone; danneggiamento dell’altalena ai giardini di via Somalia; danneggiamento della base in legno dell’altalena presso l’area giochi via Artom; l’ulteriore devastazione dell’area giochi dietro Le Cupole di via Artom. La percezione di una minore presenza di Agenti (che fanno riferimento, ora, alla lontana via Pinchia) sul territorio preoccupa i residenti e, di contro, favorisce chi ha intenzioni sconvenienti. Mi auguro che ora l’Amministrazione tenga conto del numero di violazioni commesse in quella zona, evidentemente da persone sicure di essere un po’ meno controllate, e prenda contromisure.

È una buona notizia, invece, l’apertura di un’interlocuzione con ATC per l’assegnazione dei locali di via Morandi, come riferito dalla Sindaca Appendino in risposta alla mia interpellanza.