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Tag: Comune di Torino

Scuola Bonacossa, dalla parte di genitori, insegnanti e alunni: mettere subito in sicurezza l’attraversamento pedonale

Non è più tempo di risposte interlocutorie, come quelle date dal Comune ai cittadini che hanno raccolto oltre 150 firme: presenza stabile di Vigili e chiusura di uno dei due percorsi ciclabili uniche soluzioni, se non è possibile collocare un dosso in prossimità delle strisce pedonali. Non vogliamo più dover leggere e commentare tragedie.

Il tempo delle risposte che rimandano a data da destinarsi la risoluzione del problema è finito: tre incidenti negli ultimi mesi dovrebbero essere uno stimolo sufficiente a fare di più e meglio. Del tutto inadeguata la risposta che il Servizio Mobilità e Viabilità del Comune di Torino ha dato, a quanto ci risulta, ai cittadini, con una formula finale che fa dubitare di interventi rapidi: «si provvederà a verificare la possibilità di effettuare altri interventi, di tipo strutturale».

Agli alunni, ai genitori e agli insegnanti – che quotidianamente e da anni rischiano di essere travolti da auto, biciclette e monopattini all’ingresso o all’uscita da scuola – non servono fumosi rimandi a un più o meno remoto futuro, ma interventi immediati ed efficaci. Quali? Quelli indicati dai cittadini stessi e corredati da 164 firme. Richiedo con forza a mia volta questi interventi, dai tempi della mia presenza in Sala Rossa ai tempi della Giunta Appendino: presenza stabile degli Agenti della Polizia Municipale nelle fasce orarie di inizio e fine delle lezioni, innalzamento dell’attraversamento pedonale o in alternativa, se davvero non è tecnicamente possibile collocare un dosso dissuasore, la chiusura di uno dei due percorsi ciclabili lungo la strada. Non vogliamo più trovarci a leggere e commentare tragedie come quella recente di corso Casale sempre a Torino, nella quale ha perso la vita la sedicenne Emilia Maidaska.

Presidio Valletta (via Farinelli a Torino): quali servizi saranno delocalizzati, quali mantenuti e quali implementati?

Lo chiederò domani alla Giunta con un Question Time appena presentato. Giovedì scorso ho incontrato, sul posto, i residenti di Mirafiori Sud, facendomi carico delle loro preoccupazioni.

Presidio Valletta a Torino: quali servizi sanitari e sociosanitari saranno delocalizzati? Quali, invece, saranno mantenuti e quali implementati? Il futuro del Presidio Antonio Valletta di via Arturo Farinelli 25 a Torino è l’argomento del Question Time che ho appena presentato e che discuterò in Consiglio Regionale del Piemonte durante la seduta di domani. La RSA interna al complesso è destinata alla chiusura e sarà trasformata in Centro di Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria: un’operazione che si inserisce nel più ampio progetto di ristrutturazione dell’intero Presidio. I residenti di Mirafiori Sud, che da anni vedono il proprio quartiere depauperato di diversi servizi sia pubblici sia privati, vogliono rassicurazioni in merito a quello che è stato in tutti questi anni un punto di riferimento e che si aspettano possa garantire anche in futuro servizi sanitari e sociosanitari di qualità e facilmente raggiungibili. Dopo il mio sopralluogo sul posto giovedì scorso, porto all’attenzione della Giunta questo urgente tema, per dare risposte ai residenti.

Aumentano le occupazioni abusive di case ATC? L’impegno delle Istituzioni deve aumentare in proporzione

A maggior ragione in una fase di crisi economica e sociale come quella che stiamo vivendo.

Settemila appartamenti vuoti su 56mila unità in tutto il Piemonte; 214 occupazioni abusive solo a Torino e provincia (dato in crescita rispetto a 12 mesi fa); richieste annuali nell’ordine delle migliaia, assegnazioni nell’ordine delle centinaia: i numeri descrivono una situazione che ci preoccupa, a maggior ragione un una fase di crisi economica e sociale. È in tali congiunture che risulta particolarmente urgente garantire a tutti i cittadini il diritto alla casa: le istituzioni dovrebbero pertanto intervenire con particolare forza e determinazione. Sul tema, ho appena discusso un Question Time in Consiglio Regionale: la Giunta ha comunicato la disponibilità di fondi pari a 1,34 milioni (risorse ex Gescal, prima tranche) per interventi di ristrutturazione di unità abitative in attesa di essere assegnate sul territorio di competenza di ATC Piemonte Centrale; notizia positiva, a patto che i tempi di intervento siano brevi. Più a lungo gli appartamenti restano sfitti più aumenta il rischio di ulteriori occupazioni. Chiediamo di sapere con precisione quali saranno gli interventi e in quali tempistiche saranno finalizzati. Chi occupa abusivamente un appartamento ATC sta contribuendo a negare il diritto alla casa ai cittadini che compaiono, avendone pieno titolo, nelle graduatorie ed è necessario considerare questo problema una priorità.

Stazione Stura di Torino, intervenire subito

Attualmente la struttura di corso Romania, l’adiacente piazzale e il vicino parcheggio risultano in condizioni di degrado, inaccessibilità e insicurezza: è una notizia positiva che la Regione abbia iniziato un’opera di monitoraggio e si sia subito attivata aggiornando la Città di Torino, alla quale spetta ora fare la sua parte. Urgono misure per garantire accessibilità, fruibilità e sicurezza. Sul tema, ho appena discusso in Consiglio Regionale un Question Time.

Stazione Stura a Torino, dopo le mie segnalazioni e la presentazione del mio Question Time, la Regione Piemonte ha provveduto a segnalare alla Città di Torino le urgenze più gravi: arbusti che rendono inutilizzabili le linee di orientamento per le persone con disabilità, i frequenti furti, i veicoli abbandonati, il diffuso degrado. Positivo anche che la Regione abbia iniziato a effettuare, dallo scorso giugno, ispezioni presso le stazioni dei capoluoghi piemontesi. Entrambe le notizie sono state comunicate dalla Giunta in risposta, poco fa, al mio Question Time.

Ci auguriamo a questo punto che la Città di Torino agisca immediatamente e che la stessa cosa facciano, secondo le proprie competenze, anche la Regione e l’Agenzia della Mobilità piemontese. Occorre rendere nuovamente la stazione e tutti i servizi connessi accessibili alle persone con disabilità (attualmente gli arbusti, alti alcuni metri, ricoprono completamente le linee di orientamento), mettere in sicurezza l’intero complesso, provvedere a interventi di pulizia e cura, far rimuovere i veicoli abbandonati.

Olimpiadi 2026, bob, slittino e skeleton all’estero? Sconfitta per tutti

Il rimpianto di oggi ha radici lontane, la cui origine è nei “no” dell’Amministrazione Appendino.

Le prossime olimpiadi invernali di Milano-Cortina vedranno diverse gare disputate all’estero: una sconfitta per tutti. Il dispiacere aumenta valutando tutte le possibilità che abbiamo avuto per evitare questa triste conclusione, le cui radici profonde risalgono ai “no” dell’Amministrazione Appendino. Gli impianti piemontesi avrebbero avuto tutte le caratteristiche e le qualità per costituire l’opzione più logica, sensata e utile. Non è andata così e oggi ci troviamo a commentare l’ennesima occasione mancata e una sconfitta per tutti.