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Tag: Assistenza

Questa Giunta non è in grado di sostenere adeguatamente le categorie più fragili: persone con disabilità, anziani, famiglie

Discussione, questa mattina in Commissione, sul Bilancio di Previsione finanziario 2021-23 relativamente alle politiche sociali: le risorse allocate non sono sufficienti per le persone con disabilità o particolari patologie, per gli anziani, per le famiglie e per le povertà nuove e strutturali. I Moderati si batteranno con proposte ed emendamenti per ottenere – dalla domiciliarità al sostegno per la genitorialità – un aumento dei fondi.

La Giunta Cirio non è evidentemente in grado di garantire a bilancio adeguate risorse economiche per il sostegno di quei settori che in questo momento sono centrali e più colpiti dalla crisi: le povertà strutturali, le nuove povertà, le persone con disabilità, gli anziani, la famiglia (tema, quest’ultimo, più volte sbandierato da questa Giunta: ci saremmo aspettati, dunque, un ben diverso impegno). Pur prendendo atto di alcuni aumenti rispetto al Bilancio Previsionale, riteniamo che le risorse siano oggettivamente insufficienti a far fronte al grande dramma che i soggetti più fragili della nostra regione stanno vivendo. Come Moderati faremo di tutto in Commissione e in Consiglio, con proposte ed emendamenti, per ottenere risorse congrue e quantitativamente adeguate a sostenere famiglie, anziani, persone con disabilità.

ORDINE DEL GIORNO – Prevenzione dei suicidi, urge anche in Italia una normativa nazionale: la Regione solleciti in questo senso Governo e Parlamento

Il Consiglio Regionale del Piemonte

Premesso che:

• nonostante la prevenzione del suicidio sia stata individuata come obiettivo prioritario dai maggiori Organismi Internazionali, solo pochi Paesi nel mondo hanno sviluppato una strategia nazionale per la prevenzione del suicidio e l’Italia non è ancora tra questi;
• una strategia nazionale di prevenzione del suicidio risulterà essere più efficace se implementata sulla base dell’individuazione dei principali fattori di rischio a livello locale con interventi mirati anche a livello di comunità.

Premesso, altresì, che:

• in data 8 ottobre 2019 è stata depositata presso la Camera di Deputati la Proposta di Legge n. 2151 “Disposizioni per la prevenzione del suicidio e degli atti di autolesionismo” del Deputato Romaniello.

Tenuto conte che:

• tra i vari obiettivi e misure la suddetta Proposta di Legge intende: favorire la conoscenza del fenomeno del suicidio, i comportamenti ad esso connessi e i fattori e le cause che possono determinarlo; migliorare i sistemi di intervento e la formazione del personale; favorire la possibilità di inserimento nel proprio contesto sociale; promuovere la ricerca scientifica; limitare i rischi causati dal cattivo uso della rete; istituzione di un apposito numero verde.

Considerato che:

• in Italia si registrano ogni anno circa 4.000 morti per suicidio;
• secondo i dati ISTAT della “Indagine sulle cause di morte”, nel 2016 nel nostro Paese si sono tolte la vita 3780 persone. Il 78,8% dei morti per suicidio sono uomini, soggetti più vulnerabili a fattori sociali ed economici;
• questo periodo di emergenza sanitaria da Covid-19 ha fatto emergere o esacerbare paure e/o disturbi mentali già presenti nella popolazione;
• le cronache di questi mesi di pandemia hanno raccontato tante storie di sofferenza e si stima che da marzo 2020 ad oggi in Italia si siano registrati 71 suicidi e 46 tentativi di suicidio connessi in maniera diretta o indiretta al Coronavirus.

Constatato che:

• le politiche di prevenzione del suicidio non possono essere confinate al solo ambito sanitario, ma devono tener conto anche dei potenziali fattori di rischio a livello di contesto sociale, economico e relazionale del soggetto;
• è necessario un intervento legislativo che miri nello specifico a prevenire il fenomeno del suicidio e degli atti di autolesionismo.

Impegna il Presidente e la Giunta Regionale a sollecitare il Governo ed il Parlamento affinché sia approvata una normativa nazionale di riferimento in materia di prevenzione del suicidio e degli atti di autolesionismo.

La Giunta Regionale non muove un dito di fronte all’emergenza povertà

Faccio mie le parole dell’Arcivescovo Nosiglia: dopo le varie promesse, al momento da parte della Giunta Regionale non si è visto alcun impegno. Trentamila i torinesi che si sono rivolti ai centri Caritas quest’anno: dov’è finito il milione di euro promesso dalla Giunta? Che cosa è stato fatto, oltre ai pur utili bandi annuali, alla luce delle mutate condizioni sociali? Moderati disponibili a sostenere fin da subito in Consiglio Regionale qualsiasi misura a sostegno delle persone colpite dalla crisi.

Povertà a Torino, numeri terrificanti. I dati riferiti dall’Arcivescovo Nosiglia nella tradizionale conferenza natalizia parlano chiaro: sono 30mila i torinesi che si sono rivolti alla Caritas quest’anno, per la maggior parte per la prima volta, dopo aver perso il lavoro o aver visto precipitare il proprio reddito a causa della crisi. Di fronte a tutto questo, totalmente inadeguata, finora, è stata la risposta della Regione Piemonte. Dopo le promesse di collocare fondi fino a un milione di euro a oggi non abbiamo visto un centesimo. Lo stesso Arcivescovo rileva che al momento non si sono visti gli effetti pratici degli impegni presi a più riprese. Che cosa intende fare La Giunta, alla luce delle mutate condizioni sociali e della crisi tremenda che stiamo vivendo, oltre ai (pur sempre positivi e utili) bandi pubblicati ogni anno? Come intendiamo supportare, per esempio, gli Snodi Territoriali di solidarietà? Questa Giunta da mesi non ha fatto letteralmente nulla in termini di supporto alle povertà. Le promesse fatte durante i sopralluoghi alla presenza dei Volontari non sono state mantenute. I Moderati si dicono fin da ora disponibili a sostenere con il voto in Aula qualsiasi misura, sperando che la volontà, almeno quella, da parte del Presidente Cirio e dell’Assessore Caucino ci sia.

Suicidi, numeri sempre più drammatici: seconda causa di morte tra i giovani

I Moderati ribadiscono le loro richieste in Consiglio Regionale dopo la toccante audizione in IV Commissione, poco fa, dell’Associazione “La Tazza Blu”: sia subito approvata la normativa nazionale, la Regione Piemonte costituisca al più presto la Consulta per la Salute Mentale.

Toccante audizione de “La Tazza Blu”, questa mattina, in IV Commissione (Consiglio Regionale del Piemonte). Tutti i dati confermano un fatto: il problema del suicidio e degli atti autolesionistici è sempre più grave tra gli adolescenti. Il suicidio, nel mondo, è la seconda causa di morte tra giovani e giovanissimi. In Italia circa 200 decessi ogni anno riguardano ragazzi sotto i 24 anni. Le Volontarie de “La Tazza Blu” si occupano di prevenire tragedie come queste, ma anche di promuovere attività di prevenzione, di intervento post-traumatico e di attività di sensibilizzazione presso le scuole e non solo.

I Moderati ripetono da mesi che i dati sono allarmanti. Si approvi quanto prima la normativa nazionale (che attualmente giace ferma in Parlamento) di riferimento in materia di prevenzione del suicidio e degli atti di autolesionismo. Si costituisca altrettanto rapidamente la Consulta Regionale per la Salute Mentale, della quale Consulta mi auguro facciano parte Associazioni di Volontariato e di famigliari. Il mio ordine del giorno e la mia interpellanza sui due temi, da tempo presentati in Consiglio Regionale, siano discussi appena possibile.

Chiediamo inoltre una campagna di sensibilizzazione su questi temi da parte della Regione Piemonte e che si studino modalità di sostegno da parte delle Istituzioni nei confronti dei genitori e dei familiari, che attualmente possono contare soltanto sulle proprie forze, anche economiche, per garantirsi il necessario supporto psicologico.

Ausili acustici, la Regione si ravveda per non danneggiare imprese e cittadini

Perché si è scelta una procedura aperta finalizzata alla conclusione di un accordo quadro per la fornitura di ausili per l’udito? Con un question time appena discusso a Palazzo Lascaris ho invitato la Giunta a tornare sui propri passi. Presenterò, sul tema, anche un’interpellanza.

Gli ausili acustici sono considerati, nell’ambito dei LEA, dispositivi su misura a tariffa unica e non dispositivi di serie non personalizzabili lo stabilisce il TAR della Basilicata con una sentenza del 2019 (analogamente si sono espresse la Regione Veneto e la Camera dei Deputati). Solo le forniture del secondo tipo (“elenco 2” dei LEA) si assegnano tramite bando di gara. Nonostante questo, il 15 maggio 2019 è stato pubblicato dalla Regione Piemonte il bando di gara per la stipula di un accordo quadro per la fornitura di ausili per comunicazione e informazione e relativi servizi: il 4 agosto 2020 tale bando di gara risulta pubblicato anche sul sito di SCR Piemonte. Questa scelta rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa di tante piccole e medie aziende del nostro territorio: decine e decine di posti di lavoro sono a rischio, dal momento l’acquisizione di lotti sarà possibilità quasi esclusiva delle aziende più grnadi. Anche i cittadini bisognosi aventi diritto saranno penalizzati, dal momento che non potranno più scegliere il loro professionista di fiducia liberamente, né scegliere la protesi più adatta alle proprie esigenze (neanche pagando personalmente la riconducibilità, salvo rinunciare alla fornitura regionale e acquistare privatamente il proprio dispositivo acustico). Il tutto, parrebbe, senza un risparmio economico per la Regione. Ho invitato la Giunta a fermarsi e a ragionare: la Regione Piemonte valuti se fare un passo indietro, come altre Regioni. Iniziamo un ragionamento che spero porti a un deciso cambio di rotta: rischiamo di danneggiare imprenditori e cittadini. Al question time appena discusso in Aula seguirà presto un’interpellanza per un ulteriore approfondimento della questione.