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Tag: Accessibilità

La Giunta Appendino litiga tre volte con il concetto di accessibilità

Mappatura delle barriere architettoniche cittadine, attraversamenti pedonali in Borgo Rossini, passerella della Tettoia ex Strippaggio: tre casi clamorosi (oggetto di altrettante mie interpellanze appena discusse in Consiglio Comunale), la Giunta conferma che questa non è una città per persone con disabilità motoria.

Per anni Torino è stata all’avanguardia sul tema dell’accessibilità: poi è arrivata la Giunta Appendino e tutto è cambiato. La totale mancanza di una mappatura delle barriere architettoniche presenti in città, l’imbarazzante risposta in tema di interventi sugli attraversamenti pedonali in Borgo Rossini e le condizioni di sciatto abbandono della passerella del Parco Dora, argomenti di tre mie interpellanze appena discusse in Consiglio, sono solo i più recenti esempi di una tendenza quasi quinquennale.

LA MAPPATURA CHE NON C’È

La mappatura delle barriere architettoniche è un nostro obiettivo”, afferma con convinzione a verbale l’Assessora Lapietra. “Un nostro obiettivo”? A pochi mesi dalla fine della consiliatura? Non è “un obiettivo”, questo è piuttosto uno dei tanti, tantissimi fallimenti di questa Amministrazione. “Tutte le barriere architettoniche andrebbero mappate”: quante volte gli ex Consiglieri Bertola e Appendino hanno ripetuto questa frase. Ora mancano pochi mesi alle elezioni e la mappatura ancora non esiste.

ATTRAVERSAMENTI PEDONALI IN BORGO ROSSINI, 2 SOLI INTERVENTI SU 31

“Uno scivolo è stato realizzato su corso Palermo e un intervento è stato effettuato sulla rotonda di corso Verona”: parole, ancora, dell’Assessora Lapietra. Peccato che due anni fa, con un’interpellanza simile a quella appena discussa, elencai per Borgo Rossini, strada per strada, ben 31 attraversamenti pedonali non accessibili, chiedendo di intervenire e ricevendo a verbale tante promesse. Di queste, ne sono state mantenute 2 su 31, appunto. In percentuale, fa poco più del 6%. E il quartiere resta sostanzialmente inaccessibile.

PASSERELLA DI PARCO DORA, 2 SU 2 GLI ASCENSORI NON FUNZIONANTI

Ripristinare gli ascensori, da anni non funzionanti, della passerella della Tettoia ex Strippaggio a Parco Dora? Al momento, non se ne parla. Questa volta è l’Assessore Unia a rispondere. In sostanza: tutto resterà così, in stato di abbandono, con buona pace dei torinesi con e senza disabilità. Le priorità, per questa Amministrazione, sono sempre altre. Sarebbe meglio, per assurdo, rinunciare agli ascensori, piuttosto che continuare a vederli in queste condizioni.

Ci auguriamo come Moderati, ancora una volta, che i prossimi mesi passino in fretta e senza ulteriori danni per la Città.

La Maggioranza in Regione getta la maschera

Appena respinti tre miei ordini del giorno: nessun interesse da parte del centrodestra, evidentemente, a tenere bassi i prezzi dei test rapidi antigenici (meglio l’attuale Far West?), a garantire l’accessibilità dei nostri scuolabus e a vaccinare immediatamente i Volontari contro il COVID-19.

Tre su tre: questa Maggioranza esce allo scoperto, bocciando tre miei ordini del giorno in rapida successione. Ora i Colleghi del centrodestra dovranno spiegare perché secondo loro i piemontesi non abbiano diritto a test rapidi anti-COVID a prezzi ragionevoli; perché i Volontari – che tanto hanno fatto in questi mesi di pandemia – non debbano avere il diritto a essere subito vaccinati contro il virus; perché ritengano così poco importante che i nostri scuolabus siano attrezzati per il trasporto di alunni con disabilità.

Con il primo dei miei atti chiedevo appunto il calmieramento e l’omogeneità dei prezzi dei tamponi rapidi anti-COVID. Con il secondo, chiedevo il vaccino immediato, oltre che per personale sanitario e persone a rischio, anche per i Volontari attivi nel contrasto alla pandemia. Con il terzo, chiedevo sovvenzioni regionali per l’acquisto dei soli scuolabus attrezzati per il trasporto di studenti con disabilità. Ringrazio i colleghi Consiglieri che hanno voluto sostenere, con il loro voto, le mie proposte.

Cercando un accordo quadro con le realtà private del nostro territorio (la Regione Lazio si è già mossa, con successo, in questo senso), avremmo garantito, in piena seconda ondata e nella necessità di prevenire la terza, prezzi equi per i tamponi rapidi antigenici, evitando al contempo casi odiosi di speculazione. Invece, ci teniamo l’attuale Far West, nel quale tanti soggetti si stanno improvvisando erogatori di test rapidi e i prezzi raggiungono cifre assurde.

Garantendo ai Volontari la possibilità di vaccinarsi nelle prime settimane di disponibilità del vaccino anti-COVID (verosimilmente a inizio 2021), non avremmo perso l’occasione di fare finalmente qualcosa di concreto, dopo tante parole che erano evidentemente mera retorica, per un settore che ha dato tantissimo in tutti questi mesi di pandemia, spesso esponendo a rischio la stessa salute dei Volontari.

Limitando ai soli mezzi accessibili la possibilità di acquistare scuolabus con i fondi regionali, avremmo posto le basi per iniziare a costruire una flotta di minibus in grado di accogliere e trasportare, su tutto il nostro territorio, alunni con disabilità. Invece, abbiamo perso l’occasione per iniziare un vero cambio di mentalità e cultura, cambio peraltro già intrapreso con un’analoga misura dalla Lombardia, spesso vista come modello da questo Governo Regionale.

Niente sottotitoli nella Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: non fruibili gli odierni eventi in streaming di Comune e Regione

Solo gli utenti sordi che comprendono la LIS sono stati in grado di seguire i due convegni di questa mattina, rispettivamente sul turismo accessibile (Città di Torino) e sul Tavolo per la Disabilità (Regione Piemonte). Ignorate le richieste che da tempo rivolgo alle due Giunte con i miei atti. Calpestati i diritti dei piemontesi con disabilità: mancanza gravissima da parte di due Istituzioni di questa importanza, a maggior ragione in occasione del 3 dicembre.

Sottotitoli per utenti con sordità? Niente da fare. Neanche oggi, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, la Regione Piemonte e il Comune di Torino hanno voluto garantire questo servizio nei rispettivi eventi in streaming. Il Convegno della Città di Torino sul tema “Turisti in città: a Torino l’ospitalità non ha barriere” prevedeva soltanto (e soltanto per alcuni degli interventi) la traduzione in Lingua Internazionale dei Segni. Neanche la videoconferenza stampa della Regione sul “Tavolo Regionale per la Disabilità”, tradotta in LIS, è stata sottotitolata. Giusto pensare a futuri eventi accessibili (ATP Finals comprese), bene il tavolo regionale permanente, ma di certo partire con due dirette non fruibili significa partire con il piede sbagliato. La Giunta Comunale ha provato a difendersi preventivamente, nelle scorse ore, parlando di “ricerche avviate per trovare il software adatto” per un’esigenza sorta negli ultimi “mesi”: falso, è almeno da un anno e mezzo (a marzo 2019 chiesi l’audizione in Commissione il professor Carlo Eugeni, che presentò il progetto “Accessibilità Universale delle Sedute Consiliari”) che chiedo che tutte le sedute consiliari, così come i convegni trasmessi in diretta, abbiano sottotitoli. Ho fatto la stessa richiesta anche in Consiglio Regionale, lo scorso luglio, con un interrogazione. Non sanno le Giunte di due Istituzioni importanti come la Regione Piemonte e il Comune di Torino che molte persone sorde e ipoacusiche, nonché persone con impianto cocleare, non comprendono la LIS? Al momento, siamo fermi alle belle intenzioni; quanto ai fatti, siamo indietro anni luce, per quanto non sia stato un grave danno, per gli utenti con sordità, essersi persi questa mattina alcuni degli interventi degli Assessori.

Le richieste dei Moderati: calmieramento dei prezzi dei tamponi e scuolabus accessibili

Presentati in Consiglio Regionale due Ordini del Giorno collegati al Bilancio: con i due atti chiediamo prezzi calmierati per i tamponi rapidi anti-COVID e l’obbligo di allestimento accessibile per gli scuolabus acquistati con il contributo regionale. Tentiamo così di imporre qualche correttivo a un Bilancio di Assestamento dal quale non emerge alcun cambio di rotta rispetto agli anni precedenti e che lascia senza risposte una buona parte del Piemonte.

Questa Giunta insegue le emergenze senza capacità di programmazione, non fa registrare alcun cambio di rotta rispetto ai governi regionali precedenti, lascia senza risposte interi settori e interi mondi a livello regionale. Pur nel poco spazio di manovra lasciato alle Minoranze, i Moderati provano a porre qualche correttivo presentando due Ordini del Giorno collegati al Bilancio di Assestamento.

Con il primo dei due atti chiedo che la Regione sovvenzioni soltanto gli scuolabus attrezzati per il trasporto di studenti con disabilità. Con il secondo chiedo il calmieramento e l’omogeneità dei prezzi dei tamponi rapidi anti-COVID.

Il servizio scuolabus è messo a disposizione dai Comuni affinché gli alunni possano raggiungere gli istituti scolastici: la Regione, alla luce della L.R. 23 del 18 aprile 1989, può concedere contributi in conto capitale per l’acquisto di questo tipo di mezzi. Che questi ultimi siano attrezzati per il trasporto di alunni con disabilità non è attualmente una condizione vincolante per ricevere i contributi. Con il mio OdG impegno la Giunta a rendere obbligatoria la dotazione di pedana a scivolo con portata massima garantita pari a 350 chili per ogni scuolabus acquistato con il contributo della Regione Piemonte. La Regione Lombardia, al cui Governo spesso la Giunta Cirio guarda come a un modello, si è già mossa in questo senso.

Tamponi rapidi: abbiamo visto, in questi ultimi mesi, prezzi esorbitanti e operazioni speculative di ricarico a discapito del diritto alla salute dei cittadini. Chiedo dunque che si trovi un accordo per l’attività di testing a prezzi calmierati, equi e omogenei presso gli ambulatori privati sul territorio regionale. Altre Regioni (per esempio il Lazio), tramite accordo quadro, ci sono riuscite, garantendo anche ai cittadini meno abbienti l’accesso ai tamponi anche in una situazione complessa come quella che abbiamo visto recentemente.

Questa Maggioranza ha rilasciato spesso dichiarazioni di principio sia sul tema dei diritti della disabilità sia sul diritto alla salute: ora ha l’occasione di confermare quelle parole con i fatti, votando a favore dei miei due Ordini del Giorno.

Liberate i “prigionieri” delle nostre case ATC

Ci sono inquilini che attendono l’abbattimento di barriere architettoniche dal 2017 e da quattro anni sono, di fatto, bloccati in casa propria: una situazione indegna di un Paese civile. Ho chiesto alla Giunta Regionale, con un’interpellanza appena discussa, più fondi per portare a termine quanto prima tutti gli interventi. Attualmente abbiamo in attesa 154 richieste per quasi un milione e mezzo di euro.

Abbattimento delle barriere architettoniche nelle case ATC, tempi preoccupanti: abbiamo inquilini con disabilità o anziani di fatto prigionieri nei propri alloggi da quattro anni (abbiamo richieste di interventi datate 2017). Alcune di queste situazioni le ho viste con i miei stessi occhi in occasione dei miei sopralluoghi. Allarmante anche la sproporzione tra il gran numero di interventi necessari e le esigue risorse economiche disponibili. Sono 154 le richieste in attesa, per un importo stimato di quasi 1,4 milioni di euro.

Occorre cambiare marcia: ho portato il tema all’attenzione della Giunta Regionale con un’interpellanza discussa questa mattina. Un paio di settimane fa avevo discusso un analogo atto anche in Consiglio Comunale. Servono, e chiedo, più risorse.  Attualmente siamo costretti a stabilire un ordine priorità sulla base della percentuale di disabilità dell’inquilino, intervenendo solo nei casi di disabilità pari al 100%. 

Numeri
ATC Piemonte Centrale ha effettuato 37 interventi per l’abbattimento di barriere per 500mila euro complessivi. ATC Piemonte Nord stima di mettere in disponibilità circa 800mila euro per i prossimi cinque anni, mentre ATC Piemonte Sud ha in attesa interventi per un controvalore di 61mila euro (con richiesta di finanziamento), oltre a cinque altri interventi in programmazione con risorse proprie e contributo da fondazione bancaria per un controvalore di 230mila euro. Negli ultimi cinque anni sono stati effettuati interventi per oltre 1 milione di euro (dato regionale).

Sono spesso gli inquilini stessi a dover anticipare la somma per gli interventi (alla luce della Legge 80) sperando poi, fatture alla mano, di non dover attendere tempi biblici per il rimborso. Dobbiamo fare in modo che questa sia la prima graduatoria a essere esaurita.   Il nostro patrimonio immobiliare ATC è vetusto, progettato e costruito in tempi per fortuna lontani non solo cronologicamente, ma dal punto di vista culturale rispetto a quelli attuali. Oggi età media e aspettativa di vita sono molto più lunghe di una generazione fa. Le carrozzine tecnologicamente più avanzate e di maggiore ingombro rendono necessari spazi meno angusti.

Urge un cambio di marcia. Ho assicurato la Giunta che qualsiasi proposta di aumento delle risorse per l’abbattimento delle barriere architettoniche presso il nostro patrimonio immobiliare ATC avrà sempre il sostegno e il voto in Aula dei Moderati. Questa è una questione e una battaglia di civiltà.