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Tag: Accessibilità

Da Roma 865mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche: ottima notizia

Da sempre chiediamo come Moderati, con i nostri atti in Consiglio, le necessarie risorse economiche per migliorare l’accessibilità del territorio: ora, in tempi brevi, la lista delle priorità di intervento, con particolare attenzione a edilizia popolare e servizi pubblici.

Apprendiamo con soddisfazione la notizia degli 865mila euro per l’eliminazione delle barriere architettoniche nei Comuni del Piemonte. Si tratta di risorse statali del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità. Da sempre la garanzia di una vera, piena e completa accessibilità è, come Moderati in Consiglio Regionale, un nostro obiettivo prioritario. A più riprese, con specifici Ordini del Giorno (per esempio, il numero 408 sui PEBA del settembre 2020 e il numero 529, sullo stesso tema, del marzo 2021), abbiamo chiesto impegno politico e risorse finanziarie per questa finalità. Adesso auspichiamo che sia prontamente stilata una lista degli interventi secondo i criteri di urgenza e priorità, con un’attenzione particolare all’edilizia popolare e all’accessibilità dei servizi. Una piena e completa accessibilità è una questione di civiltà: non è più tollerabile che vi siano casi di appartamenti di edilizia sociale, sportelli pubblici e istituzioni con barriere architettoniche che ne impediscono la fruizione a una parte cospicua dei cittadini.

Ascensori vandalizzati, per gli inquilini con disabilità il rischio è restare bloccati in casa

Succede nelle case ATC di corso Mortara 36/7 a Torino: domani in Consiglio Regionale il mio Question Time per chiedere interventi.

Un portoncino d’ingresso divelto da settimane e la possibilità, per soggetti ignoti, di entrare negli spazi comuni: presso l’interno 7 di corso Mortara 36 a Torino (20 piani, 80 famiglie residenti) sono stati compiuti atti di vandalismo che hanno reso inservibili le pulsantiere dei tre ascensori, rendendo alcuni piani (il nono, il dodicesimo e il secondo sotto terra) dello stabile ATC raggiungibili soltanto utilizzando le scale. Un problema serio, che porterò domani in Consiglio Regionale con un Question Time appena presentato per chiedere interventi urgenti e risolutivi, dopo diverse segnalazioni e un sopralluogo. Abitare in un contesto adeguato per accessibilità e sicurezza è un diritto anche dei residenti di questo stabile e non possiamo permettere che persone con disabilità restino bloccate in casa o si trovino nell’impossibilità di accedere al proprio appartamento in caso di nuovi e più gravi atti di vandalismo.

Persone con disabilità e trasporti in Piemonte: fuori dai grossi centri, l’accessibilità è ancora un miraggio

Con due interpellanze appena discusse in Aula ho stimolato la Giunta sul tema del miglioramento del servizio di trasporto locale e regionale, che deve essere più fruibile e sicuro anche nei territori extraurbani.

La reale accessibilità e fruibilità dei nostri autobus è, al momento, soltanto un remoto obiettivo: non certo un dato di fatto, soprattutto fuori dai grandi centri urbani (riconosciamo invece un certo miglioramento nei territori cittadini). Tanto resta da fare in tema di accessibilità di infrastrutture, mezzi e fermate. A farne le spese, sono soprattutto quei passeggeri che non hanno piena mobilità.

Per stimolare la Giunta ad affrontare il problema, ho appena discusso in Aula due interpellanze. Questi i temi: “Erogazione delle risorse economiche previste per legge per garantire l’accessibilità, la fruizione e la sicurezza di infrastrutture e mezzi” e “Rispetto delle normative vigenti afferenti l’accessibilità alle infrastrutture, ai mezzi ed alle fermate del trasporto pubblico locale”.

La Giunta ha riferito di quasi 500 controlli, in tema di accessibilità, su fermate e mezzi nel corso del 2022; ha dichiarato l’intenzione di rivedere la Legge Regionale 1/2000 nei prossimi mesi e di intervenire per ripristinare l’accessibilità laddove siano segnalate dall’Osservatorio barriere architettoniche. Ha espresso soddisfazione per la convocazione più regolare che in passato dell’Osservatorio stesso, che monitora l’accessibilità delle stazioni piemontesi, dal quale la Giunta si aspetta richieste puntuali di intervento.

Ci confortano e convincono solo in parte queste affermazioni e queste generali rassicurazioni, in un contesto di scarsa qualità del servizio pubblico di trasporto fuori dalle città. In particolare, facciamo notare che sul sito web della Regione Piemonte le relazioni (testuali e fotografiche) riportate – realizzate dagli uffici regionali competenti, relative ai controlli effettuati proprio dalla Regione sul trasporto pubblico extraurbano su gomma – già attualmente descrivono le situazioni che necessitano di interventi, per avere contezza dei quali non dovremmo attendere segnalazioni di sorta. Ci aspettiamo che la Politica anticipi le richieste e non si limiti a rispondere quando queste arrivano. Fino allo scorso anno, per legge, almeno il 3% dei fondi del TPL doveva essere destinato agli interventi per l’accessibilità e la fruibilità dei servizi di trasporto pubblico a favore delle persone con disabilità e chiediamo di tornare presto a un parametro di questo tipo in grado di garantire risorse aggiuntive reali, quantificabili e immediatamente disponibili.

La Legge Regionale 1/2000 imponeva di destinare una quota pari o superiore al 3% delle risorse attribuite agli enti locali per l’esercizio del trasporto pubblico locale deve essere destinata a garantire accessibilità, fruibilità e sicurezza di mezzi e infrastrutture, nonché alle attività di monitoraggio e controllo. Lo scorso anno, i due capitoli che contenevano parametro vincolante il parametro del 3% sono stati cancellati. Chiediamo il ritorno a un analogo principio, in grado di fissare una quota minima da investire in questo senso. Solo un servizio di trasporto pubblico davvero efficiente, moderno e accessibile può costituire un’alternativa preferibile ai mezzi privati.

Agevolazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche, serve più tempo: la Giunta Cirio chieda al Governo una proroga al 2023

Ho presentato un Ordine del Giorno per impegnare la Giunta Cirio a farsi promotrice verso il Governo affinché la nuova agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 per l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici già esistenti sia prorogata al 2023. Un differimento dell’attuale termine (31 dicembre 2022) è assolutamente necessario, dal momento che da tre settimane appena è stato chiarificato dall’Agenzia delle Entrate che l’ambito di applicazione dell’agevolazione comprende sia gli immobili strumentali, sia quelli patrimoniali sia i beni merce: rispettare la scadenza sarebbe impossibile per molti soggetti interessati. Ho chiesto l’inserimento di questo atto nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte. In gioco c’è la possibilità, per molte società, di adeguare i propri immobili e, cosa ancora più rilevante, il diritto delle persone con disabilità a una piena accessibilità e a una piena autonomia.

L’agevolazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2022: ma vale solo per le spese sostenute nel 2022. Considerando che solo recentemente (6 settembre scorso, a meno di 4 mesi dalla fine dell’anno e a ridosso della scadenza del 31 dicembre 2022) è stato chiarito che è possibile fruire della detrazione del Decreto Rilancio sia per le spese effettuate da imprese e società, sia per quelle realizzate su immobili strumentali, una proroga di 12 mesi è fondamentale. Il chiarimento è arrivato con la risposta a interpello numero 444 da parte dell’Agenzia delle Entrate: l’ambito applicativo dell’agevolazione è da intendersi in senso ampio, a prescindere dunque dalla qualificazione degli immobili come “strumentali”, “beni merce” e “patrimoniali”. Il ritardo nella consegna dei materiali è un ulteriore elemento che rende in molti casi quasi impossibile rispettare la scadenza: negare una proroga al 2023 significherebbe dunque mettere molte società nelle condizioni di perdere un’opportunità irripetibile per adeguare i propri immobili. Il tema è fondamentale e riguarda in primis il diritto delle persone con disabilità a una piena mobilità e accessibilità e dunque a una piena autonomia. Mi auguro che i colleghi Consiglieri votino a favore del mio atto, per il quale ho chiesto l’inserimento nell’odierno ordine del giorno a Palazzo Lascaris e che impegna la Giunta a farsi promotrice verso il Governo affinché la nuova misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 per l’eliminazione delle barriere architettoniche sia prorogata al 2023.

Novantamila euro in più su tre anni per i progetti di “Vita Indipendente”

Approvato l’Ordine del Giorno collegato al Bilancio da me presentato: risultato importante per i diritti delle persone con disabilità, che permetterà a più persone di intraprendere percorsi di vita autonoma nella propria casa. Queste risorse si sommano ai 60.000 euro per il biennio 2022-23 da noi richiesti e ottenuti lo scorso anno con un emendamento. Grazie ai Moderati, contando i 30mila euro ottenuti per il 2021, i progetti di Vita Indipendente in Piemonte possono dunque contare su 180mila euro in più spalmati su quattro anni.

La nostra richiesta è stata accolta: il Bilancio Regionale può così contare su 30mila euro in più per l’anno in corso e su altrettanti per ciascuno dei due anni del biennio successivo per progetti di “Vita Indipendente”: un risultato importante per i diritti delle persone con grave disabilità. Questi nuovi fondi si sommano ai 60mila euro richiesti e ottenuti, con un emendamento, lo scorso anno per l’anno in corso e per il prossimo e ai 30mila euro ottenuti per il 2021: 180mila euro in tutto.

L’Ordine del Giorno dei Moderati impegna inoltre la Giunta a limitare le forti disuguaglianze sorte nel tempo all’interno del territorio regionale in tema di “Vita Indipendente”, adottando linee guida univoche e importi sufficienti a garantire l’accesso ai percorsi a tutti i cittadini piemontesi, senza discriminazioni, che ne hanno titolo, e richiedere al Governo le risorse necessarie alla continuità dei progetti di Vita Indipendente esistenti e delle relative risorse assegnate. Attualmente la situazione è assai diseguale sul territorio regionale e non è ammissibile che i cittadini ricevano un così diverso trattamento a seconda del luogo nel quale risiedono.

I progetti di “Vita Indipendente” sono finalizzati all’assunzione di assistenti personali che consentano alle persone con disabilità di raggiungere la piena autonomia: hanno lo scopo di permettere alle persone con grave disabilità di intraprendere percorsi di vita autonoma nella propria casa. Le misure mirano a favorire l’autodeterminazione della persona in alternativa a soluzioni in struttura. Un ulteriore sostegno economico da parte della Regione è necessario, dal momento che l’accesso ai progetti di “Vita indipendente” è attualmente limitato a causa delle poche risorse disponibili: gli importi dei singoli piani personalizzati sono insufficienti e non consentono di coprire i costi reali che devono sostenere le persone con disabilità. Il nostro Ordine del Giorno va inteso in questo senso, impegnando inoltre la Giunta a promuovere la possibilità di incrementare, su richiesta motivata dell’interessato, il supporto economico dei singoli progetti personalizzati per assicurare la continuità lavorativa dei propri assistenti personali assunti.

Ringrazio i colleghi Consiglieri che hanno sostenuto le mie proposte con il voto.