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Suk “spacchettato”, questo è il male minore

Una divisione in due o tre mercati più piccoli può contribuire a rendere più controllabile il libero scambio. Giusto esentare le Circoscrizioni 6 e 7, sulle quali da troppi anni gravita il problema. Ora rigore sui tempi e massima attenzione sulle nuove collocazioni proposte. 

Nell’impossibilità di ricorrere all’unica soluzione realmente efficace, ossia la chiusura del suk, l’ipotesi di dividere il mercato di libero scambio in tre o quattro mercatini più piccoli, da dislocare in diverse parti della città, potrebbe per lo meno rendere più gestibile la situazione.

Riteniamo infatti che tre sedi più piccole con un centinaio di operatori ciascuna possano rivelarsi meno ingestibili di un’unica concentrazione di 400 persone e oltre. Consideriamo a nostra volta fondamentale la sospensione del Barattolo nelle domeniche di dicembre, in vista del Natale. Le Circoscrizioni 6 e 7, sulle quali da anni gravita il problema, dovrebbero essere finalmente esentate.

A questo punto continueremo a monitorare la situazione mantenere alta l’attenzione affinché la Giunta mantenga le promesse (a partire dai tempi: lo spostamento del suk da via Carcano e da Canale Molassi avvenga effettivamente entro la fine del mese) e affinché le nuove collocazioni scelte siano sensate e sostenibili.

Silvio Magliano, Capogruppo Moderati Consiglio Comunale Torino.

Camilla Ciacci – Capogruppo Moderati, Circoscrizione 7.

Ferdinando D’Apice, Coordinatore II Commissione, Circoscrizione 7.

Giuseppe La Mendola – Consigliere Moderati e Presidente Commissione di Quartiere Aurora, Valdocco e Rossini, Circoscrizione 7.