Sulla Fondazione per il Libro prevale la mia linea politica
Sono felice di aver contribuito all’apertura di un dibattito importante per la nostra città. Il tema è fondamentale e ha una sua evidente rilevanza politica: lo si discuta, pertanto, anche in Consiglio Comunale e non soltanto in riunioni private. Presenterò richiesta di comunicazioni urgenti sull’argomento alla Sindaca Appendino.
La politica si sta muovendo per trovare le risorse che consentano la messa in sicurezza della Fondazione per il Libro, con una garanzia di sostenibilità futura. Mi fa piacere aver contribuito a portare questo dibattito in cima all’agenda politica. Sono convinto che la Fondazione debba essere salvata: è una realtà che rappresenta tanto per la nostra città e per la nostra regione. Sono contento che la politica si stia finalmente muovendo in questa direzione.
Ritengo peraltro che il dibattito debba avvenire non soltanto in riunioni private e circoscritte, ma nelle opportune sedi politiche e istituzionali. Consiglio Comunale compreso. Presenterò, pertanto, richiesta di comunicazioni urgenti alla Sindaca Appendino e all’Assessore Leon nella prossima seduta del Consiglio Comunale.
Sono più di 70 i fornitori che aspettano di essere pagati e che attendono con trepidazione di conoscere il futuro della Fondazione. Da un soggetto del settore privato non accetteremmo che, pagata ai fornitori una piccola percentuale di quanto dovuto, prosegua poi la stessa attività di sempre con una nuova società. Lo stesso principio dovrebbe valere per il pubblico. La messa in liquidazione della Fondazione comporterebbe il rischio di far saltare la prossima edizione della Fiera del Libro. Il cosiddetto “spezzatino” – con la divisione tra diversi soggetti delle attività di logistica, marketing, ufficio stampa e rapporto con gli editori – porterebbe con sé, inoltre, la brutta sensazione di voler nascondere, metaforicamente, molta polvere sotto il tappeto.