Strada Valpiana, tutto funzionava, poi è intervenuta l’Amministrazione civica
Con senso unico alternato, buonsenso e raccolta dei rifiuti porta a porta non si riscontravano particolari criticità, tra i civici 37 e 52 di Strada Valpiana. Poi l’Amministrazione civica ha voluto installare il semaforo e il senso unico alternato: i mezzi dell’Amiat non possono fermarsi, i cittadini devono percorrere decine di metri senza marciapiedi e le auto sfrecciano ben oltre i 20 km/h formalmente imposti. Mentre il rischio di ingorghi e incidenti è molto più alto di prima.
In seguito alle richieste dell’impresa costruttrice del complesso di appartamenti al numero civico 78, i cui dirigenti hanno richiesto di “normalizzare la circolazione del tratto tra i civici 37-52 di strada Valpiana, pericoloso secondo alcuni dei potenziali compratori, l’Amministrazione ha adottato la misura del senso unico alternato regolato da semaforo, con limite dei 20 chilometri orari e divieto di sosta e di fermata.
Una soluzione attentissima a rispettare norme e vincoli, ma che non ha tenuto minimamente conto della praticità e della sicurezza. Tanto che, se prima il tratto di strada non presentava problemi di sorta, ora la situazione è completamente cambiata.
I mezzi dell’Amiat non sono naturalmente dispensati dal divieto di sosta e fermata, e così, ora, non possono fermarsi in quel tratto per la raccolta dei rifiuti porta a porta. Risultato? I residenti – tra cui anziani e una persona disabile – devono percorrere un centinaio di metri per depositare l’immondizia nell’area di raccolta appositamente realizzata. Lungo un tratto di strada stretto, in pendenza e privo di marciapiedi, che tende a ghiacciare d’inverno e trafficatissimo in tutti i periodi dell’anno. Oltre tutto, l’operazione va fatta la sera prima del passaggio della raccolta: in tempo perché cani e gatti facciano a brandelli i sacchi della spazzatura durante la notte, in assenza di adeguati bidoni.
Dal punto di vista della viabilità, il senso unico alternato si sta rivelando clamorosamente inefficace. È sufficiente che la prima auto della fila svolti per entrare in uno dei diversi passi carrabili del tratto in questione per bloccare la circolazione talvolta fin oltre allo scattare del semaforo verde per la colonna di auto che proviene dalla direzione opposta, con i disagi che si possono immaginare. La durata del verde è di appena 45 secondi.
Nonostante le presunte preoccupazioni dei potenziali acquirenti, lungo quel tratto di strada in passato non si sono mai verificati incidenti. A causa della sua peculiare conformazione, una volta tutti gli automobilisti procedevano a velocità ridotta, per evitare impatti con i veicoli provenienti in senso contrario. Ora, lamentano i residenti, nessuno rispetta il limite dei 20 chilometri l’ora, nella certezza di non incontrare altri utenti della strada che procedono in senso contrario. L’uscita dalle case, in auto o a piedi (porte e portoni danno direttamente sulla strada), è così ora molto più pericolosa adesso che prima.
In una parola: con un solo intervento l’Amministrazione ha raggiunto il mirabile risultato di privare i cittadini di un servizio e di mettere a repentaglio la sicurezza di automobilisti e pedoni che transitano in quel tratto di strada. Come un novello Re Mida al contrario, questa Amministrazione trasforma in problema tutto ciò che tocca.
Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)