Solidarietà ai dipendenti TIM – Quale futuro per l’azienda?
L’Amministrazione Civica sia vigile nel seguire l’evoluzione degli eventi in corso in questa importante realtà del nostro territorio. Dopo l’audizione (su mia richiesta), questa mattina in Commissione, dei rappresentanti dei dipendenti, il prossimo passo sia la convocazione in Comune dei vertici dell’azienda.
Ribadisco con convinzione, dopo l’audizione di questa mattina in Terza Commissione (Lavoro e Commercio), la mia totale solidarietà nei confronti dei dipendenti TIM in questa fase di riorganizzazione dell’azienda dopo il cambio di Amministratore Delegato nel corso dello scorso mese di marzo.
Una buona politica di ottimizzazione di costi e processi non può limitarsi ai soli tagli e alla ricollocazione del personale. Il capitale di un’azienda è formato anche dalle proprie risorse umane, specialmente se, come nel caso dei dipendenti TIM, portatrici di professionalità e know-how di assoluta eccellenza. Una risorsa qualificata non può essere considerata, semplicemente, “un costo”. Preoccupante in particolare modo è la disdetta da parte dell’azienda degli accordi contrattuali di secondo livello.
Non dovrebbero essere considerate semplicemente “un costo”, quanto piuttosto un investimento in qualità e futuro, le voci in uscita relative a ricerca e innovazione. Il centro ricerca e innovazione di TIM è, da che esiste l’azienda, operativo proprio a Torino. L’aumento della produttività è un fine che si può raggiungere soltanto nell’ambito di una progettualità chiara prima di tutto a livello aziendale e di una comunicazione trasparente e franca nei confronti dei dipendenti.
Ritengo che compito dell’Amministrazione Civica sia, in questo momento, mantenere alta l’attenzione sull’evolversi della situazione di un’eccellenza tecnica del proprio territorio che, a Torino, dà lavoro a oltre 3mila dipendenti (4mila in Piemonte). Condivido la necessità di convocare in Comune, a inizio 2017, i vertici dell’azienda, per fare luce sulle loro intenzioni e sulla loro visione del futuro di TIM.