Skip to main content

Semaglutide razionata: ogni singola dose deve andare ai malati di diabete

Ci preoccupa l’attuale situazione di penuria (che ha imposto di limitare l’erogazione a un solo pezzo per ogni ricetta) e non riteniamo accettabili impieghi off label (tali sono per esempio le assunzioni finalizzate alla perdita di peso) del farmaco in questa congiuntura. Ci solleva che la Giunta, che ha appena risposto al nostro Question Time sul tema, sia consapevole e pronta a prendere contromisure: contromisure che i 200mila piemontesi con una diagnosi di diabete si augurano efficaci.

Quella attuale è una fase di preoccupante carenza di semaglutide, in alcuni casi quasi introvabile: questo principio attivo è salvavita per i pazienti diabetici e pertanto ogni singola dose deve essere destinata a costoro. Il razionamento a un solo pezzo per ricetta, imposto dalla situazione, è anche la misura della sua gravità. Ho appena portato il tema in Consiglio Regionale con un Question Time e la stessa Giunta si è detta consapevole dello stato delle cose. A maggior ragione consideriamo totalmente fuori luogo ogni utilizzo improprio di questo farmaco in queste settimane di scarsità. Alcuni contenuti, virali su TikTok e altre piattaforme, stanno inducendo molte persone ad assumere, per dimagrire, farmaci contenenti semaglutide. Lo stesso Assessore Icardi ha sottolineato, rispondendo poco fa in Aula al mio Question Time, che la semaglutide è indicata esclusivamente per il trattamento di adultiaffetti da diabete mellito di tipo 2 e che ogni altro impiego del farmaco, inclusa la gestione del peso, rappresenta un uso off label che mette a rischio la disponibilità dello stesso per lapopolazione diabetica. Terremo alta l’attenzione e verificheremo l’applicazione e l’efficacia delle misure riferite dalla Giunta: l’indicazione di noniniziare nuove terapie con Ozempic e Rybelsus (questi sono i nomi commerciali dei farmaci contenenti il principio attivo della semaglutide), la sensibilizzazione degli operatori al corretto utilizzo del farmaco, il già menzionato razionamento delle dosi e il ricorso, quando possibile, a farmaci alternativi. Chi utilizza il farmaco con finalità improprie non solo mette a rischio la propria salute (con effetti collaterali talvolta gravi di nausea e vomito), ma contribuisce a rendere più grave la carenza, sul mercato, di un principio attivo vitale per chi soffre di diabete. I pazienti diabetici – in aumento del 60% nell’ultimo ventennio, secondo le stime dell’Italian Diabetes Barometer Report – devono avere l’assoluta priorità.

diabete, Regione Piemonte, Sanità