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Salone dell’Auto, cartellino giallo!

“Ammonizione” per l’Assessore Sacco e per gli organizzatori dell’evento dello scorso maggio, non accessibile e concentrato in gran parte al Parco del Valentino (e le periferie?). Per la prossima edizione mi aspetto che l’Amministrazione non conceda, come da regolamento, patrocinio e benefit in assenza della perfetta e completa accessibilità. Segni di insofferenza anche da parte di alcuni esponenti della Maggioranza per la scelta del Valentino come sede dell’evento: “Location inadeguata dal punto di vista ambientale”.

Un simbolico “cartellino giallo” è stato sventolato sotto gli occhi dell’Assessore Sacco e degli organizzatori dell’ultimo Salone dell’Auto: questa ”ammonizione”, virtuale ma meritata, va a sanzionare la quasi totale inaccessibilità dell’evento per le persone con disabilità motoria, l’organizzazione discutibile e confusa dell’offerta di street food e il totale disinteresse nei confronti delle periferie, di fatto nemmeno sfiorate dall’evento, diversamente da quanto più volte promesso dall’Assessore.

Per quanto riguarda l’accessibilità: ricordo che il Regolamento Comunale, ripreso anche da questa Amministrazione (ottobre 2016), impone (Articolo 2 comma 5 del Regolamento numero 373) che un evento debba essere completamente accessibile, cioè privo di barriere architettoniche, per avere il patrocinio, i fondi e i benefit da parte del Comune. Invece, rispetto agli oltre 40 stand dell’evento, al Salone dell’Auto erano disponibili appena una manciata di pedane. E dire che sarebbe bastato non rimuovere gli scivoli utilizzati per le auto per far salire anche le persone con disabilità. Da mesi stiamo aspettando che il Comune torni a dotarsi di un Disability Manager: sarebbe potuta essere proprio questa figura a valutare, dal punto di vista dell’accessibilità, anche questo progetto. Il regolamento, in questo caso, non è stato rispettato. E ciò è palese e grave.

Per quanto riguarda la gestione dello street food: regole e numero massimo di operatori sono stati rispettati? La lunga e disordinata teoria di banchi e furgoni lungo corso Massimo d’Azeglio non è stata un bello spettacolo, anche dal punto di vista dell’immagine del Salone.

Faccio a questo punto notare un dato politico: alcuni Consiglieri di Maggioranza hanno espresso la propria contrarietà rispetto alla scelta del Parco del Valentino come sede di un evento di questo tipo, con critiche rivolte soprattutto alla scarsa sostenibilità ambientale di una tale collocazione.

Ho chiesto  alla Giunta, nella Commissione appena conclusasi, di essere rassicurato: il prossimo anno l’evento dovrà avere il patrocinio (e i relativi vantaggi economici) del Comune solo se perfettamente accessibile. Mi aspetto inoltre un coinvolgimento sostanziale delle periferie. In piazza Montale, mi si perdoni la piccola polemica, i mezzi fiammanti del Salone dell’Auto sarebbero uno spettacolo migliore degli eventi abusivi tenutisi durante le scorse settimane. Ho chiesto che siano convocati, in una prossima seduta, anche gli organizzatori del Salone.