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Rogo e fumo nero in corso Tazzoli ieri pomeriggio: davvero crediamo che sia sufficiente misurare la qualità dell’aria?

 

Intanto, resta grave la situazione-rifiuti, che si accumulano a pochi passi dal Campo Nomadi nonostante gli interventi-extra operati dall’Amiat. 

Gomme e immondizie date alle fiamme e una lunga colonna di fumo nero, maleodorante e verosimilmente tossico, che si innalza verso il cielo: ecco lo scenario che si poteva ammirare a partire dalle ore 18.30 di ieri in corso Tazzoli a Torino. Le condizioni di bassa pressione atmosferica hanno reso più grave la situazione  e più persistenti e dense le emissioni. Facile da immaginare il disagio per i residenti della zona e per gli impiegati dell’Ufficio Postale al civico 235. Difficili da quantificare, invece, i danni potenziali alla salute per chi ha respirato i miasmi.

Resta grave, inoltre, l’emergenza-rifiuti. Nonostante i passaggi dell’Amiat, che opera anche interventi extra (profumatamente pagati dal Comune di Torino), si accumulano, nei pressi del Campo Nomadi, rifiuti di ogni genere e dimensioni. La foto allegata, estremamente significativa, è stata scattata questa mattina.

Entrambe le questioni hanno a che fare con la salute pubblica prima ancora che con il decoro e la vivibilità della zona. Possono essere utili centraline e biomonitoraggio? Certo, ma solo per “fotografare“ la situazione. Non per risolvere, a monte, le cause. È davvero arrivato il momento di agire a favore delle periferie.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Giuseppe Genco – Capogruppo Moderati, Circoscrizione 2.

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