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Questa città ha bisogno di essere governata, non di carnevalate

La Maggioranza diserta l’Aula “in segno di protesta contro Mattarella”: cade il numero legale e il Consiglio Comunale viene sospeso. Per la quarta volta consecutiva non si discute la mia interpellanza sul concerto del 25 aprile. Nel frattempo, in piazza protestano insegnanti e addetti al Servizio Mensa delle Scuole Comunali: Appendino, come al solito non pervenuta, manda avanti la Giunta.

Succede davvero di tutto. A farne le spese, ancora una volta, sono Torino e i torinesi. Il numero legale cade in Sala Rossa, dal momento che i Consiglieri Cinque Stelle preferiscono mettere in scena una grottesca protesta contro il Presidente della Repubblica piuttosto che entrare in Aula per discutere dei problemi della città.

Oggi, tra gli altri temi, avremmo dovuto discutere la mia interpellanza generale sul concerto del 25 aprile in piazza Castello (è passato un mese, siamo al quarto rinvio consecutivo: davvero inaccettabile) e votare la deliberazione relativa a un immobile confiscato alla criminalità organizzata. Nulla di fatto, invece: troppo pochi i Consiglieri in Aula, i pentastellati erano fuori “per protesta”.

Questa città ha bisogno di essere governata, non di arlecchinate. Lo pensano, sono sicuro, anche le centinaia di persone (lavoratrici e lavoratori delle Scuole dell’Infanzia, dei Nidi, dei Laboratori e di tutti i Servizi della Divisione Servizi Educativi, personale dei Servizi Mensa) che, mentre al secondo piano di Palazzo Civico andava in scena questa farsa, stavano manifestando in piazza Palazzo di Città, chiedendo risposte all’Amministrazione.

La Sindaca, ancora una volta, ha evitato il confronto. È davvero incredibile come Appendino riesca, con scientifica precisione, a farsi trovare sempre altrove quando c’è il rischio che qualcuno chieda conto del suo operato. Anche oggi ai manifestanti che chiedevano un confronto ha mandato ha risposto “assente”, mandando avanti, quasi fossero scudi umani, i suoi Assessori. Se questa Amministrazione, a partire dalla Prima Cittadina, non ha il coraggio di metterci la faccia dopo aver creato disastri, non può più essere un problema dei torinesi.