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Quaranta giorni di ordinanza anti-alcol, bilancio negativo

A meno di un mese e mezzo dall’entrata in vigore, calo di fatturato per i locali, sollievo poco significativo per i residenti e “business as usual” per i minimarket. Non mi pare, inoltre, che l’ordinanza sia rispettata dai facinorosi che, puntualmente, occupano piazza Santa Giulia.

Un’ordinanza nata male (sulla base di collaborazione e confronto non sufficienti con il territorio, con la Circoscrizione e con gli operatori) e proseguita peggio: il calo del fatturato è già evidente per molti esercenti e a fronte di questo danno i vantaggi per i residenti non sono particolarmente rimarchevoli. Il rumore e non il vetro è il principale problema per chi abita nei quartieri della movida e, anche con l’ordinanza in vigore, gli schiamazzi sono più o meno gli stessi di sempre. In compenso, i minimarket continuano sostanzialmente a operare come prima, magari a serrande abbassate. A 40 giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza, il bilancio è decisamente negativo.
Faccio notare, tra l’altro, che in piazza Santa Giulia, cuore di Vanchiglia, gli occupanti e i facinorosi non rispettano assolutamente l’ordinanza: l’Amministrazione non se n’è accorta o per loro vale un regolamento speciale?
Condivido l’idea della trasformazione dei diversi quartieri della movida in distretti enogastronomici, ciascuno con caratteristiche proprie e una diversa vocazione. Può essere uno strumento utile alla loro riqualificazione. Ma non può essere l’unico.