Piazza San Carlo: improvvisazione ieri e immobilismo oggi
Errori e lavoro frettoloso da parte dell’Amministrazione: nessuno al comando quando c’era bisogno di una guida. Ora si metta mano alla macchina organizzativa: la linea di comando comunale, alla prima vera prova dei fatti, si è dimostrata inadeguata.
Sciatteria e approssimazione senza precedenti: non vedo come si possa definire o descrivere altrimenti la gestione, da parte dell’Amministrazione, della trasmissione su maxi schermo in piazza San Carlo della finale di Uefa Champions League. Una quantità di errori di tale gravità che risulta impossibile non solo descriverli, ma anche solo elencarli tutti. Di fronte a tutto questo, risulta altrettanto inadeguata la linea difensiva della Maggioranza Cinque Stelle, secondo la quale la mole di dati raccolti e di fatti comprovati non sarebbe sufficiente a formulare un giudizio su quanto successo quella maledetta sera di giugno.
Non sono d’accordo e lo dichiaro chiaramente. Questa volta l’inadeguatezza politica dell’Amministrazione non ha avuto soltanto esiti amministrativi o economici: ha avuto effetti tragici.
Riprendo un paragone di cui mi sono già servito in passato: questa vicenda fa venire in mente la Costa Concordia. Quando c’era bisogno di qualcuno al comando, abbiamo scoperto che non c’era nessuno. Altrettanto grave è che, a cento giorni dai fatti, l’Amministrazione non abbia non dico concluso, ma neppure iniziato il processo che dovrà portare a una sostanziale riforma della macchina organizzativa comunale. Un atto necessario e urgente: perché questa linea di comando ha dimostrato, alla prima occasione probante, di non essere all’altezza.