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Ostruzionismo al Bilancio del Comune: finché non sarà risolta la questione delle Scuole Paritarie sarà lotta durissima

Slitterà di una settimana la discussione dei Bilanci del Comune e del progetto ITER, delibere degli Assessori Passoni e Pellerino, a causa degli emendamenti che ho presentato. Una scelta doverosa per sottolineare che il sistema dell’istruzione pubblico sta subendo un attacco ideologico senza precedenti. Ma i 550 posti di lavoro e i 6200 studenti non sono un problema ideologico, ma posti di lavoro e famiglie che hanno diritto di scegliere come educare i loro figli.
La situazione della FISM e delle scuole materne e primarie paritarie deve trovare soluzione: dopo una delibera che entra in Giunta il 30 dicembre con la conferma dei 3milioni e 250mila euro di contributo e ne esce il 31 con un taglio di 400 mila euro, a posteriori, sull’anno 2014, dopo un debito pregresso, risalente al 2013, che aspetta ancora di essere saldato, dopo che il personale ha dovuto accettare una dilazione delle tredicesime, dopo che alle famiglie è stato chiesto di sopportare l’onere di un contributo una tantum per fare fronte alle inadempienze e ai tagli a posteriori del Comune, ora si discute un’ulteriore riduzione per il 2015, ad anno in corso. Una situazione inaccettabile che riduce ad un mercanteggiamento con un fornitore quella che invece è una questione politica e di programmazione: non solo a parole, ma nei fatti la Maggioranza deve spiegare che idea ha della libertà di educazione e come intende far fronte ai 6200 bambini che si riverseranno nelle scuole statali, peraltro insufficienti di numero, se le paritarie dovessero chiudere. I 550 posti di lavoro, i 6200 bambini, le oltre cinquemila famiglie che scelgono le scuole paritarie per dare un’educazione ai loro figli rappresentano cittadini torinesi che hanno dei diritti e che devono essere tutelati.
Quando la Giunta vorrà entrare nel merito di queste domande, quando vorrà discutere apertamente, davanti a tutti i cittadini, di che idea ha del sistema delle scuole primarie e delle scuole dell’infanzia nella nostra Città, allora mi troverà pronto e disponibile al confronto. Fino ad allora non mi resterà che perseverare in una scelta ostruzionistica, nei confronti di tutte le delibere presentate dagli Assessori Passoni e Pellerino, che altro non vuol essere se non un campanello di allarme per una situazione che non può più aspettare né sostenere i chiari di luna della Maggioranza.