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La mostra di arte al Santo Volto, l’accessibilità negata e l’ostruzionismo del Comune

Dallo scorso 19 aprile fino al prossimo 19 giugno è aperta nei locali della chiesa, opera dell’architetto Botta, un’apprezzata, e molto frequentata dal pubblico, antologica di pittori italiani e internazionali. Un’iniziativa che, se da una parte rappresenta una delle rare iniziative culturali fuori dal centro storico, dall’altra è stata in grado di stimolare al massimo grado lo zelo di agenti GTT e Polizia municipale: e così sono fioccate le multe per divieto di sosta e addirittura, in data 6 maggio, sono comparsi paletti dissuasori posizionati di fronte all’ingresso. A farne le spese, i volontari, i fornitori e i visitatori (soprattutto quelli disabili), che non riescono ad accedere ai locali della mostra con facilità. Il tutto mentre il degrado del marciapiede non sembra essere stato notato dall’Amministrazione civica.

Se in altre zone del quartiere si organizzano feste notturne e manifestazioni (spesso non autorizzate), con il loro corredo di schiamazzi e disturbo della quiete pubblica, senza che ci si premuri più di tanto di effettuare controlli e comminare multe, tutto il contrario si sta verificando in occasione della mostra di arte presso il Santo Volto (una delle poche iniziative che animano le nostre periferie), che pare istigare agenti GTT e Polizia municipale al massimo dello zelo e della pignoleria. La via privata, senza nome e senza uscita, adiacente agli uffici della Curia – unica via di accesso alla mostra – è scrupolosamente presidiata dagli agenti. Le multe fioccano per le auto posteggiate da volontari, fornitori e visitatori al termine della via o sul terreno privato antistante la mostra. Addirittura, il 6 maggio sono spuntati paletti di metallo per impedire alle auto di proseguire fino in prossimità dell’accesso alla mostra.

La stessa attenzione non pare meritare, solo per fare un esempio, la situazione di degrado, potenzialmente pericoloso, in cui versa il marciapiede.

Il compito del Comune dovrebbe essere favorire, e non certo ostacolare, iniziative come questa. Come? Non certo applicando il codice della strada con una rigidità che si potrebbe scambiare per volontà ostruzionistica.

Basterebbe invece provvedere all’immediata rimozione dei paletti; alla creazione, in fondo alla via e per tutto il periodo della mostra, di stalli per il parcheggio riservati alle persone disabili; all’eliminazione delle buche e delle erbacce che rendono il percorso pedonale adiacente la chiesa simile a un percorso di guerra.

Inoltre, si potrebbe pensare di dotare i 50 volontari di un pass GTT per poter utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici durante il periodo della mostra; e ancora – sarebbe il massimo – si potrebbe predisporre una navetta GTT per portare i visitatori alla mostra, promuovendo la stessa  con pubblicità a bordo delle linee 3 e 9.

I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

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