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Novavax in arrivo tra nove giorni, ma la Giunta Regionale non sa ancora quali saranno le disponibilità e i criteri di somministrazione del nuovo vaccino

In risposta al mio Question Time sul tema, appena discusso in Consiglio Regionale, apprendiamo novità che non ci rassicurano: nulla ha finora comunicato il Ministero all’Assessorato Icardi, mentre la Regione Lombardia ha già comunicato quale criterio di erogazione utilizzerà. La gestione a macchia di leopardo con differenze tra le Regioni proprio non ci piace. Ci auguriamo che la Giunta faccia sentire la propria voce e che sia garantita ai cittadini la possibilità di scegliere con quale vaccino essere immunizzati: solo così si potrà convincere almeno una parte dei non ancora vaccinati.

Una risposta, quella appena ricevuta al Question Time sul nuovo vaccino, che ci preoccupa: mancano nove giorni all’arrivo del Novavax e la Giunta Cirio rivela di non avere ancora ricevuto, dalla Struttura Commissariale, indicazioni né sui quantitativi disponibili, né sulla popolazione target, né sulle modalità di erogazione. Una situazione gravissima. A maggior ragione considerando che, nel frattempo, la Regione Lombardia ha già reso noto il proprio criterio di somministrazione.

Questa gestione a macchia di leopardo, questa Italia a tante velocità quante sono le nostre Regioni proprio non ci convince. Il problema rappresentato da quella rilevante percentuale di popolazione che ha scelto di non vaccinarsi è trasversale e non ha confini regionali. La regia dovrebbe essere unica e la tempistica delle informazioni dovrebbe essere la stessa per tutti.

Ci auguriamo davvero che sia garantita alla popolazione la possibilità di scegliere il Novavax. Manca poco più di una settimana alla disponibilità del nuovo vaccino e sarebbe assurdo sprecare una simile occasione per convincere una parte almeno di quei cittadini che finora, per comprensibile paura o molto meno comprensibile rifiuto ideologico, non si sono ancora vaccinati. La Giunta faccia sentire la propria voce per avere quanto prima i dati necessari.

La Regione Lombardia ha dichiarato che seguirà un criterio diverso, somministrando Pfeizer, Moderna o Novavax a seconda delle disponibilità del momento, senza garantire ai cittadini la possibilità di scegliere: un criterio che rischia, oltretutto, di far registrare molti casi di rinuncia last minute tra chi non intende accettare altro vaccino che il Novavax.

Covid-19, Novavax, Regione Piemonte, Sanità