«Entro fine anno in arrivo un “doppio picco” di influenza stagionale e Covid»
Questa la previsione degli esperti: ho chiesto alla Giunta come si stia preparando la Sanità piemontese, ottenendo risposte rassicuranti.
Un picco “combinato” di casi di COVID-19 e di sindromi influenzali stagionali è previsto dagli esperti entro la fine del 2023: con un Question Time appena discusso ho chiesto alla Giunta quali saranno le contromisure del Sistema Sanitario Regionale a questa fase di particolare pressione che potrebbe mettere in difficoltà Pronto Soccorso e Ospedali proprio tra Natale e Capodanno. Soddisfacenti e rassicuranti le risposte ricevute: il numero 116117 sarà potenziato, anche in vista delle festività; gli audit con tutti i Pronto Soccorso saranno attivati a partire dal prossimo lunedì 18 dicembre; è stato pubblicato un Avviso Pubblico per la manifestazione di interesse per il reperimento di strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie dedicate a pazienti non autosufficienti e asintomatici o paucisintomatici COVID; il tavolo di coordinamento presso il DIRMEI sta proseguendo la propria attività per facilitare le dimissioni verso le strutture protette (RSA e CAVS) dei pazienti fragili in dimissione dagli Ospedali; nel periodo immediatamente precedente il Natale saranno le ASL organizzeranno “open days” per facilitare l’accesso dei cittadini alle vaccinazioni; le farmacie territoriali riceveranno ulteriori scorte di dosi di vaccini; è stata raggiunta la soglia del 9% a novembre 2023 per quanto riguarda l’Assistenza Domiciliare, risultato peraltro sollecitato proprio dai Moderati nelle scorse settimane; la Struttura Farmaceutica Territoriale dell’ASL Città di Torino continua a garantire la scorta regionale dei dispositivi di protezione individuale e dei dispositivi medici. Ci fa piacere che la Giunta abbia riconosciuto l’importanza di una questione così importante, che potrebbe potenzialmente comportare difficoltà per il Sistema Sanitario Regionale. Terremo alta l’attenzione per assicurarci che non si verifichino situazioni critiche neppure nelle giornate di massima incidenza prevista dei contagi.