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La decisione del Tribunale di Torino è incomprensibile e apre scenari di totale e assoluta indeterminatezza

La Corte d’Appello ordina allo Stato Civile di registrare come madri di un bimbo nato in Spagna la sua mamma biologica e la sua ex compagna: una situazione che non ha precedenti in Italia, di cui non capisco i fondamenti giuridici, ma di cui soprattutto colpiscono le motivazioni, legate al benessere di un bimbo in una relazione con una persona che non è sua madre biologica e con la quale non avrà nemmeno un legame familiare. Il problema è che gli uomini non possono stravolgere la natura a loro uso e consumo, nemmeno se hanno la toga.

Stravolgente la decisione della Corte d’Appello di Torino che ha ingiunto allo Stato Civile di Torino di registrare come madri di un bimbo nato in Spagna e trasferito in città sia la mamma biologica, sia la sua ex compagna. A sconcertare maggiormente sono però le motivazioni della sentenza, quelle cioè di garantire la massima tutela per il bambino e la continuità di relazione, oltre che il diritto alla successione nei confronti della madre non partoriente. Quindi la tutela del bambino significa registrare per sempre come sua madre una persona che non l’ha partorita e che non convive neanche più con lei.

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Con l’appoggio della Presidenza del mio partito, continuerò a lavorare per costruire il Nuovo Centrodestra a Torino

Apprendo e sono sconcertato dalla scelta dei miei compagni di partito di arrivare alla mia esclusione dal Gruppo NCD in Comune a seguito di una situazione che chiaramente ha trasceso le mie intenzioni. Confortato dall’appoggio dei vertici di NCD, proseguirò nel mio impegno per il partito, sperando che i miei colleghi in Consiglio ritornino su una decisione chiaramente sproporzionata.

Apprendo con sconcerto dell’estromissione dal gruppo NCD in Comune in seguito a una lettera inviata con altri colleghi consiglieri a un quotidiano torinese, compiuta a livello personale. Ritengo che sia chiaramente un’azione fuori misura e inconsulta, nata tra l’altro da una serie di considerazioni non espresse da me direttamente. Ringrazio la Presidenza del mio partito, dalla quale mi è giunto appoggio totale e incondizionato: resto convintamente nel mio partito e continuerò a costruire il Nuovo Centrodestra, confermando la mia totale adesione ai principi e alle ragioni che hanno portato alla costituzione di un movimento politico innovativo per il quale nell’ultimo anno ho lavorato con attenzione e assiduità come testimoniano i dati del mio impegno in Consiglio Comunale. Mi auguro che i miei colleghi Consiglieri comunali possano ritornare sulla loro scelta assolutamente fuori misura e fuori luogo. Io, comunque, continuo a costruire il Nuovo Centrodestra, un movimento di cui il Paese ha bisogno come area popolare e liberale non estremista.

Tariffe agevolate per le donne che utilizzano il taxi alla sera

Licenziata per l’aula dalla Commissione Viabilità e Trasporti la mia proposta che impegna il Comune a concordare, con le cooperative che gestiscono il servizio taxi a Torino, una percentuale di sconto o tariffe agevolate per le donne sole che, di sera o di notte, utilizzano questo mezzo di trasporto in città. Una scelta necessaria per la sicurezza.
La II Commissione (Viabilità e Trasporti) del Comune di Torino ha licenziato per l’Aula la mia mozione che impegna il Comune di Torino a concordare, con le cooperative che gestiscono i taxi cittadini, tariffe speciali ridotte per le donne sole che usufruiscono di questo servizio tra le 8 di sera e le 5 di mattina, per lavoro o per il tempo libero.

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Locali della Protezione Civile adibiti a ricovero Rom

Protezione Civile Torino

Un locale della struttura di via delle Magnolie 5, in uso alla Protezione Civile, risulta essere spesso adibito a ricovero degli sfollati, talvolta Rom (come nel caso dell’evacuazione seguita all’incendio nel campo nomadi di Lungo Stura Lazio del 13/12/2014), sottoponendo i volontari non solo all’onere della gestione dell’emergenza, ma anche a quello del monitoraggio degli spazi, per prevenire episodi vandalici e furti. Con questa interpellanza chiedo alla Giunta comunale quali procedure vengano adottate dalla Città in situazioni di questo tipo.

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Via Cigna: necessario dare risposte ai cittadini

Riqualificazione in via Cigna: i privati non procedono ai lavori a causa della crisi economica, 20 famiglie che aspettano di essere spostate in un edificio di nuova costruzione sono in attesa da tre anni e vivono in un limbo inaccettabile.

Dimenticate in un limbo tra burocrazia e crisi economica, 20 famiglie del palazzo di via Cigna 173 attendono da tre anni di sapere se dovranno trasferirsi in un palazzo nuovo, costruito dai privati, Gondrand e Ferrero SpA, per permettere la realizzazione di un insediamento residenziale e commerciale sull’area tra via Cigna, via Fossata e via Lauro Rossi. Il Progetto Integrato, approvato nel dicembre 2011, tra richieste di rinvio e stralci dei destini delle due aree, Gondrand e Ferrero appunto, è arrivato fino a oggi senza che ci siano sostanziali novità, soprattutto per i residenti del condominio che dovrebbe essere abbattuto e ricostruito e che da tre anni non effettuano manutenzioni, lavori, investimenti sulla propria casa, aspettando in pratica sempre con le valigie in mano che venga l’ora di sgomberare.

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