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INTERPELLANZA – DEGRADO E SPORCIZIA IN PIAZZA EUGENIO MONTALE E DINTORNI

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        piazza Eugenio Montale si trova a Torino nel quartiere Vallette, Circoscrizione 5, tra viale dei Mughetti, la Parrocchia Santa Famiglia di Nazareth e l’Ufficio Postale della zona;

–        il quartiere Vallette, che si colloca nel quadrante nord-ovest della città, è stato costruito nella sua forma attuale tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso grazie a fondi mirati che lo Stato distribuì prima ancora dell’istituzione della Legge n. 167/1962;

–        per lunghi anni il quartiere ha dovuto fare i conti con la strutturale mancanza di servizi e collegamenti, criticità che si è cercato di arginare con la realizzazione dello Stadio delle Alpi e della Linea 3 della cosiddetta metropolitana leggera;

–        l’impegno dell’Amministrazione cittadina si è concentrato anche sul fronte della riqualificazione degli spazi urbani del quartiere;

–        tra gli interventi di questa seconda tipologia, rientra la riqualificazione della piazzetta in oggetto, adiacente alla chiesa parrocchiale ed oggi intitolata ad Eugenio Montale: questo sedime era, prima dell’intervento, uno spazio anonimo racchiuso fra due altri edifici porticati destinati a pubblici servizi e di fatto non fruibile alla cittadinanza a causa delle molte auto posteggiate;

–        lo scrivente ha effettuato in zona un sopralluogo, in data 25 marzo 2017, insieme ad alcuni residenti;

RILEVATO CHE

–        la piazza in oggetto e le zone circostanti versano attualmente in gravi ed evidenti condizioni di degrado, sporcizia ed abbandono;

–        ovunque si trovano rifiuti (bottiglie ed altre tipologie) abbandonati a terra e sugli arredi urbani;

–        in corrispondenza con la convergenza dei due edifici porticati che si affacciano sulla piazza, all’estremità del piccolo canale di scolo che poi scorre coperto da una grata verso viale dei Mughetti, è da mesi abbandonata a terra una transenna, rovinata e pericolosa per chi transita, probabilmente posizionata in origine per segnalare la mancanza della grata anche in questa parte iniziale dell’avvallamento (vedasi foto allegata);

–        degrado e sporcizia non risparmiano le aiuole e gli spazi che circondano l’adiacente Mercato Coperto Le Verbene;

–        i residenti ed i commercianti segnalano la presenza di roditori negli spazi verdi e nelle aiuole che circondano il centro commerciale;

–        particolarmente gravi sono le condizioni del piano interrato sottostante il centro commerciale, compresa la rampa di accesso;

–        sempre al piano interrato del centro commerciale risulta abbandonata da mesi un’autovettura e si segnala la presenza di rifiuti e sporcizia;

CONSIDERATO CHE

–        a più riprese, in fase di campagna elettorale, l’attuale Amministrazione aveva espresso l’impegno di operare a favore delle cosiddette periferie;

–        da tempo i residenti e i commercianti della zona si aspettano che la situazione migliori e chiedono l’intervento da parte dell’Amministrazione Civica per la risoluzione delle criticità descritte;

–        l’area in oggetto, se opportunamente curata e manutenuta, potrà tornare ad essere un luogo di aggregazione per il quartiere, conformemente alle finalità ed alla filosofia che ne ispirarono e guidarono la riqualificazione;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      quali siano le ragioni di un simile stato di degrado, di sporcizia e di abbandono dell’area in oggetto;

2)      quanti siano attualmente i passaggi dell’Amiat in piazza Eugenio Montale e dintorni;

3)      se siano considerati sufficienti alla luce delle oggettive condizioni dell’area e se sia intenzione dell’Amministrazione incrementarli;

4)      quale sia la ragione per la quale da mesi si trova abbandonata al suolo, in corrispondenza dell’inizio della canalina di scolo, una transenna inservibile in quanto rotta ed oltretutto pericolosa per i pedoni;

5)      se e in quali tempi sia intenzione dell’Amministrazione Civica rimuovere la transenna ed eventualmente ripristinare la grata;

6)      quali misure intenda prendere l’Amministrazione per contrastare il degrado del piano interrato sotto il Centro Commerciale Le Verbene;

7)         se sia in previsione la rimozione dell’autovettura abbandonata;

8)      quali azioni si intendano mettere in atto per la manutenzione e la derattizzazione delle aiuole e del verde della zona.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – FREESTYLE LIBRE, OCCASIONE (FINORA) PERDUTA PER RENDERE PIÙ FACILE L’AUTOMONITORAGGIO DELLA GLICEMIA CAPILLARE ALLE PERSONE AFFETTE DA DIABETE DI TIPO 1 E DI TIPO 2

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        nel 2014 è stata commercializzato in Italia il sistema di Flash Glucose Monitoring FreeStyle Libre per il monitoraggio dei livelli di glucosio nelle persone con diabete;

–        questa tecnologia permette di misurare continuamente i livelli di glucosio e di visualizzare i risultati con assoluta facilità, anche tramite lo smartphone del paziente;

–        prestazioni e accuratezza sono state valutate in pazienti con diabete di tipo 1 e di tipo 2 e sono perfettamente sovrapponibili a quelle garantite dagli altri glucometri attualmente in commercio;

–        tranne in caso di livelli di glucosio in rapido cambiamento e in caso di sintomi non corrispondenti ai livelli glicemici rilevati, il sistema FGM si è dimostrato in grado di sostituire la metodologia con striscia e sangue capillare;

–        sono state definite, a livello di Regione Piemonte, le modalità di acquisto e di distribuzione del prodotto in oggetto;

–        la Regione Piemonte ha effettuato opportuna comunicazione a proposito del protocollo di distribuzione della tecnologia in oggetto ai Direttori Generali delle ASL che, a loro volta, avrebbero dovuto estendere la comunicazione alle sedi di diabetologia e alle protesiche;

RILEVATO CHE

–        non sempre è andata a buon fine la comunicazione dai Direttori Generali delle ASL alle sedi di diabetologia e alle protesiche (in alcune sedi, nonostante sia giunta la comunicazione, risultano episodi in cui gli operatori si siano rifiutati di fornire i dispositivi);

–        le molte sedi di diabetologia e protesiche che non hanno ricevuto comunicazione sulle modalità di distribuzione di questa tecnologia non sono nelle condizioni di poterla fornire agli utenti che ne hanno necessità e che ne fanno richiesta;

CONSIDERATO CHE

–        i potenziali pazienti che in Piemonte potrebbero usufruire di questa tecnologia sono alcune migliaia;

–        per queste persone l’utilizzo della nuova tecnologia rappresenterebbe un rilevante vantaggio in termini di facilità e rapidità delle operazioni di misura del proprio livello glicemico;

–        il sistema FGM è infatti molto più rapido, facile e versatile della metodologia con striscia e sangue capillare;

–        le sedi di diabetologia e le protesiche dispongono già di una procedura di prescrizione per altri ausili simili al FreeStyle Libre, che sono regolarmente distribuiti;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia attualmente la situazione, rispetto alla situazione descritta in narrativa, nelle sedi di diabetologia e nelle protesiche sul territorio della Città di Torino;
  2. se e in che termini sia intenzione dell’Amministrazione Civica interloquire con la Regione Piemonte per la soluzione della criticità descritta.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – AREA VERDE MADRE FRANCESCA RUBATTO: CHIUSA DA UN ANNO, QUANDO TORNERÀ A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        la Beata Maria Francesca di Gesù Rubatto (1844-1904) nacque a Carmagnola il 14 febbraio 1844, penultima di otto figli restò presto orfana di entrambi i genitori naturali e, pochi anni più tardi, anche della madre adottiva. Andò a vivere con la sorella maggiore a Torino ed ebbe così modo di conoscere e collaborare in numerose opere di carità. Il 23 gennaio 1885 si consacrò a Dio vestendo l’abito religioso francescano e scelse di chiamarsi Maria Francesca in onore a San Francesco dando inizio alle “Suore Terziarie Cappuccine di Loano” con la finalità di assistere i malati e di dedicarsi alla formazione della gioventù. Le vocazioni si moltiplicarono: varie case furono aperte in Italia e altre in Uruguay, Argentina e Brasile;

–        l’area verde in oggetto è stata intitolata (in data 20 marzo 2015) alla memoria di Madre Francesca Rubatto anche per sottolineare l’importanza del messaggio e dell’opera di carità ai quali la Beata aveva dedicato la propria esistenza terrena;

–        l’area verde è situata a Torino, nel quartiere Madonna di Campagna (Circoscrizione 5), in via Stradella, di fronte al numero civico 208;

–        l’area è delimitata da una recinzione in metallo alta circa 70 centimetri (lato est e nord-est ove è collocato il cancello d’ingresso), mentre sul lato strada la recinzione metallica a griglia è installata su un supporto in muratura e ha un’altezza complessiva di oltre 2 metri;

–           all’interno dell’area verde la pavimentazione è in masselli autobloccanti;

–        sono presenti una decina di panchine con struttura in ferro e seduta/schienale in legno, un’area gioco bimbi con pavimentazione in materiale gommoso e una zona prato con alberate;

–        lo scrivente ha effettuato in zona, insieme a un gruppo di residenti, un sopralluogo in data 25 marzo 2017;

RILEVATO CHE

–           l’area verde Madre Francesca Rubatto è da tempo chiusa al pubblico;

–           dallo scorso mese di luglio il cancello di ingresso risulta lucchettato;

–        il motivo della chiusura al pubblico risulta essere il pericolo derivante dall’apertura di una buca nei pressi della panchina più prossima all’ingresso dell’area verde (come visibile nella documentazione fotografica che si allega);

–        nonostante la chiusura del cancello e il cartello di divieto di accesso apposto dal Comune (con sanzioni previste ex articoli 9-15-53 del Regolamento di Polizia Urbana all’interno) si notano degrado e sporcizia, evidenti risultanze di accessi all’area avvenuti scavalcando agevolmente la bassa recinzione;

–        i residenti segnalano inoltre urgenti criticità relative alla sicurezza particolarmente rilevanti nelle ore serali e notturne;

CONSIDERATO CHE

–        a più riprese, durante la recente campagna elettorale, l’attuale Amministrazione aveva espresso l’impegno di operare a favore delle cosiddette periferie;

–        compito istituzionale dell’Amministrazione Comunale e dei suoi uffici competenti in merito alla gestione delle aree verdi a uso pubblico è il mantenimento del patrimonio arboreo e arbustivo, delle aiuole, delle aree a prato e di ogni spazio verde cittadino nelle migliori condizioni, garantendone la pulizia e la sicurezza;

–        da tempo i residenti di Madonna di Campagna si aspettano un intervento da parte dell’Amministrazione per la soluzione della criticità descritta, che di fatto preclude alla cittadinanza la fruizione di un’area verde cittadina;

–        l’area in oggetto, se opportunamente manutenuta e curata, avrebbe tutte le potenzialità per tornare a essere un luogo di aggregazione, di socializzazione e di svago autenticamente fruibile da parte dei residenti;

–        se l’area verde fosse curata e restituita alla cittadinanza risulterebbe meno allettante per chi ha finalità illecite o vandaliche e per la microcriminalità;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se, come e in che tempistiche la Giunta intenda intervenire per ripristinare la pavimentazione interna all’area chiudendo la buca posta in prossimità di una delle panchine;

2)         se siano previsti (e quanti) passaggi di Amiat nell’area in oggetto;

3)      se tali passaggi siano considerati sufficienti alla luce delle oggettive condizioni e se sia intenzione dell’Amministrazione incrementarli;

4)      se l’Amministrazione ritenga utile incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale, specialmente durante le ore serali e notturne;

5)      se vi siano altre problematiche, sconosciute allo scrivente e ai cittadini residenti, in base alle quali l’Amministrazione ritenga di non poter restituire l’area in oggetto alla fruizione della cittadinanza;

6)      quali altre misure abbia intenzione di mettere in atto la Giunta per garantire maggiore sicurezza.

F.to  Silvio Magliano