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INTERPELLANZA – Porta Palazzo: sicurezza, legalità e rispetto delle regole, queste tremende sconosciute…

PREMESSO CHE

  • Porta Palazzo è una zona a nord ovest del centro storico di Torino, che delimita i quartieri Centro-Quadrilatero Romano e Aurora-Borgo Dora;
  • il suo fulcro è l’ottagonale Piazza della Repubblica, la più estesa della Città e che ospita quotidianamente il mercato all’aperto più grande d’Europa;
  • il mercato attira una grande quantità di persone, sia clientela sia turisti sia personaggi la cui liceità delle intenzioni e dei comportamenti è altamente dubbia;
  • lo scrivente ha effettuato un sopralluogo, insieme a un gruppo di cittadini e di commercianti, in data 1° dicembre u.s.;

RILEVATO  CHE

  • nella piazza sono collocati tre compattatori per lo smaltimento dei rifiuti che, secondo quanto segnalato da molti operatori mercatali, restano accesi per molte ore e talvolta per tutto l’orario di svolgimento del mercato causando rilevanti problematiche di inquinamento acustico e atmosferico;
  • sono spesso presenti venditori di pane e di menta, che parrebbero abusivi, che collocano i loro banchetti in prossimità degli attraversamenti pedonali creando un effetto “imbuto” in cui i clienti sono costretti a transitare e sovente, nella calca, restano vittime di  scippi e borseggi;
  • molti cittadini e operatori mercatali hanno segnalato la presenza, soprattutto nel quadrante nord ovest della Piazza, di furgoni motorizzati utilizzati per la vendita che, al termine dell’orario di mercato, vengono condotti a mano nelle rimesse transitando nella pubblica strada;

CONSIDERATO CHE

  • il rispetto del prossimo, l’osservanza delle regole e delle consuetudini della civile convivenza, della disciplina normativa e regolamentare sono garanzie a tutela di tutti ed è primario compito della Civica Amministrazione garantirne la concreta attuazione;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se siano state verificate le condizioni di funzionamento dei compattatori e se siano state riscontrate irregolarità (anche in termini di tempi e orari) o comunque un utilizzo tale da produrre un impatto eccessivamente nocivo riguardo l’inquinamento acustico e ambientale;
  2. se e come sia organizzato, dopo la spunta, il servizio di vigilanza e controllo della Polizia Municipale; se con pattuglie appiedate o automontate, se con un pattugliamento costante o solo su richiesta/reclamo dei cittadini;
  3. rispetto alla presenza dei venditori abusivi, segnalati allo scrivente da molti operatori mercatali regolari, se ne sia quotidianamente verificata la presenza e quanti e di quale tipo siano stati gli interventi della Polizia Municipale in tal senso negli ultimi 6 mesi;
  4. se siano stati controllati i venditori di pane e di menta, sia in merito alla titolarità delle autorizzazioni amministrative alla vendita sia riguardo le condizioni igienico-sanitarie;
  5. se e in quali occasioni siano stati oggetto di controlli di polizia stradale i furgoni motorizzati – che con il motore acceso al termine dell’orario di mercato vengono quotidianamente condotti a mano dagli operatori mercatali, o comunque da loro collaboratori – affinché siano verificate le condizioni di sicurezza e la copertura assicurativa;
  6. se l’Amministrazione abbia un progetto per il mercato di Porta Palazzo affinché siano concretamente garantite legalità e rispetto delle regole di ogni natura e/o se, nelle more di eventuali interventi, l’Amministrazione voglia iniziare ad intervenire in merito agli argomenti narrati nel presente atto.

Silvio Magliano

Sui rifiuti riduzioni per tutti: non per le famiglie numerose

Ancora una volta ignorate le mie richieste: anche parlando di Tari, nessuna agevolazione per chi ha più di due figli. Schizofrenia a Cinque Stelle: “Favorire la famiglia”? Evidentemente, per la forza politica alla guida della Città questa è una parola d’ordine buona per fare campagna a livello nazionale, non certo un criterio per le politiche comunali.

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Il grande silenzio di Appendino

Dalla Sindaca non una parola, nel Consiglio Comunale di oggi, né su che cosa pensi delle pesantissime parole dei Revisori né su come intenda rispondere, né su che cosa intenda fare per difendere il nome della Città di Torino come Ente.

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INTERPELLANZA – Ponteggio dimenticato in via Moncalvo 8: lavori fermi da anni e l’Amministrazione cosa fa?

Il sottoscritto Consigliere

PREMESSO CHE

  • via Moncalvo si trova nel territorio della Circoscrizione VIII e, più precisamente, nel quartiere Borgo Po;
  • lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in data 30 novembre u.s.;

RILEVATO  CHE

  • come segnalato da numerosi cittadini, in corrispondenza del civico 8 è presente un ponteggio per la completa ristrutturazione del fabbricato adiacente;
  • come reso evidente dai cartelli collocati sull’impalcatura, si tratta di opere di risanamento e restauro conservativo, con realizzazione di unità immobiliari di pregio da proporre in vendita;

CONSIDERATO CHE

  • la sicurezza dei cittadini dovrebbe essere precipua preoccupazione di un’Amministrazione responsabile che dovrebbe predisporre interventi preventivi di messa in sicurezza anziché limitarsi a interventi ex post;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia notizie in merito al prosieguo dei lavori, alla loro ultimazione e se abbia avuto occasione di contattare la proprietà al fine di avere aggiornamenti in merito;
  2. se i competenti uffici tecnici della Civica Amministrazione abbiano svolto accertamenti e verifiche in merito alla tenuta statica dell’infrastruttura;
  3. se il ponteggio abbia ricevuto interventi manutentivi nel corso degli ultimi anni e se si possa rassicurare la cittadinanza in merito alla sua tenuta e sicurezza;
  4. considerando che il ponteggio è in opera da circa dieci anni, se e quanti accertamenti abbia svolto il Nucleo Operativo Antievasione della Polizia Municipale in merito alla concessione per l’occupazione suolo pubblico;
  5. in caso di risposta affermativa al punto 4, quali siano stati gli esiti;
  6. considerando che il ponteggio è in opera da circa dieci anni, se e quanti accertamenti abbia svolto il Nucleo Operativo Antievasione della Polizia Municipale in merito ai mezzi pubblicitari collocati sul ponteggio, visibili dalla strada e nella documentazione fotografica allegata;
  7. in caso di risposta affermativa al punto 6, quali siano stati gli esiti;
  8. se l’Amministrazione ritenga utile incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale, specialmente durante le ore serali e notturne, per garantire che il ponteggio non sia utilizzato da malintenzionati come “scala” per accedere furtivamente alle abitazioni adiacenti.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Secondo un antico proverbio cinese un uomo è pronto per morire solo dopo aver fatto un figlio, scritto un libro e piantato un albero; lunga vita a tutti e chissà che gli alberi non ci possano salvare proprio dalla morte!

PREMESSO CHE

  • l’articolo 3 bis della legge n. 113 del 29 gennaio 1992 recava l’obbligo per il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato a seguito della registrazione anagrafica;
  • l’11 dicembre 1997 veniva redatto da più di 180 Paesi il Protocollo di Kyoto, un Trattato internazionale in materia ambientale riguardante il surriscaldamento globale;
  • il Trattato entrava in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica da parte della Russia; a maggio 2013 gli Stati aderenti erano 192;
  • in attuazione del Protocollo di Kyoto, ratificato ai sensi della legge n. 120 del 1° giugno 2002, la Repubblica italiana ha riconosciuto il 21 novembre quale “Giornata nazionale degli alberi” al fine di perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero e la vivibilità degli insediamenti urbani;
  • la legge n. 10 del 14 gennaio 2013, recante “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani“, ha introdotto una serie di integrazioni e modificazioni alla legge n. 113 al fine di assicurare l’effettivo rispetto dell’obbligo, per il Comune di residenza, di porre a dimora un albero per ogni neonato;

RILEVATO  CHE

  • presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare è insediato il “Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico”;
  • l’attività per l’attuazione della legge n. 10 del 2013 ha comportato l’adozione, da parte del Comitato, delle delibere n. 2 del 2014, nn. 16 e 17 del 2016, nn. 17 e 18 del 2017 (fonte Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico – Relazione annuale – 2017);

CONSIDERATO CHE

  • a pagina 20 del “Programma di governo per la Città di Torino da realizzare nel corso del mandato 2016-2021” (mecc. 201603358) la forza politica alla guida dell’Amministrazione dichiarava che “la città di Torino presenta un patrimonio ambientale, territoriale e naturalistico elevati pur in un contesto fortemente urbanizzato, con enormi opportunità sul piano economico e sociale, ma anche grandi responsabilità nell’ambito della conservazione delle risorse. Vogliamo garantire il diritto alla salubrità, al silenzio e alla bellezza degli spazi della città, preservando l’ambiente e il territorio, quali beni di tutte e tutti. Vogliamo creare un sistema del verde e delle aree periurbane integrate in un sistema unico della città, che sia fruibile da bambini, bambine e adulti e che aiuti a migliorare la qualità della vita di tutti” …”Il coinvolgimento della comunità cittadina tramite la partecipazione attiva e l’ascolto sarà l’elemento imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi comuni”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quanti siano i nati registrati nel territorio cittadino, e quanti i minori adottati, negli anni 2015-2016-2017;
  2. quante siano state le piantumazioni di alberi a seguito dei nuovi nati e degli adottati in riferimento al periodo indicato nel punto precedente;
  3. se l’Amministrazione ritenga soddisfacente il rispetto del timing per la piantumazione di nuovi alberi a seguito di nuove nascite/adozioni di minori;
  4. se e come l’Amministrazione stia predisponendo il lavoro degli uffici per la redazione del “bilancio arboreo” e se sia possibile ricevere una relazione parziale in merito all’attività fino ad oggi svolta dalle Direzioni/Settori interessati.

Silvio Magliano