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Il grande silenzio di Appendino

Dalla Sindaca non una parola, nel Consiglio Comunale di oggi, né su che cosa pensi delle pesantissime parole dei Revisori né su come intenda rispondere, né su che cosa intenda fare per difendere il nome della Città di Torino come Ente.

All’indomani delle dimissioni dei Revisori, accompagnate da parole di fuoco, che cosa intende fare la Città di Torino per tutelare se stessa e la propria immagine? Appendino elude questa fondamenta questione con un intervento in Aula talmente generico da non contenere in sé neppure un accenno di risposta.

I Revisori dimissionari hanno usato parole durissime, parlando di “pressioni ricevute” e di mancanza di collaborazione da parte dell’Amministrazione.

Quanto scrivono è vero oppure no? Se vero non è, che cosa aspetta la Sindaca a difendere il buon nome della Città di Torino rispondendo nelle sedi opportune e valutando per esempio, insieme all’avvocatura del Comune di Torino, l’opportunità di procedere con una querela?

Invece, dall’Amministrazione arriva soltanto silenzio: sono dunque vere le critiche mosse dai Revisori?

Adesso la priorità è che la Città di Torino esca dalla vicenda a testa alta. Anche, ma non soltanto, alla luce del fatto che presto saranno sorteggiati i tre nuovi Revisori: il loro lavoro sarà particolarmente difficile, e non soltanto perché la materia è ostica e spinosa di per sé, ma anche per questioni “climatiche” e di atmosfera che sono facilmente comprensibili.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

dimissioni Revisori, Revisori dei Conti