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“Prima porto a casa il servizio, poi ti dico che non te lo pago”

È quanto ha fatto l’Amministrazione con le Agenzie del Terzo Settore che svolgono il servizio pre- e post-scuola per alunni con disabilità. Queste realtà del settore non profit hanno saputo a lavoro fatto che nel 2016-2017 non avrebbero ricevuto i fondi che si sarebbero aspettate: una cosa gravissima. Intanto, all’orizzonte si profila un taglio di 20mila euro per il 2018.

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Spero che l’Amministrazione non consideri un proprio interlocutore l’”antifascismo” che utilizza metodi fascisti

Esprimo la mia solidarietà agli agenti colpiti negli scontri di ieri e tutta la mia profonda preoccupazione per i metodi utilizzati da questi inqualificabili violenti. Sono questi i soggetti con i quali l’Amministrazione vuole interloquire, per esempio, sul tema dell’emergenza abitativa? Spero vivamente di no: la Giunta prenda le distanze.

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INTERPELLANZA – Le Agenzie del Terzo Settore si occupano del pre- e post-scuola e dei bambini con disabilità: l’amministrazione riconosce il prezioso contributo solo a parole?

PREMESSO CHE

–        da almeno 20 anni agenzie no profit svolgono servizio di pre e post scuola nelle scuole primarie in cui se ne rilevi la necessità;

–        il servizio viene assegnato da ogni singola scuola ad un’agenzia del terzo settore a seguito della presentazione di un progetto e dei relativi costi (che sono a carico delle famiglie dei bambini partecipanti);

–        per quanto riguarda l’inserimento di bambini con disabilità nel servizio, la quota relativa al pagamento dell’operatore viene pagata dalla scuola all’agenzia con fondi provenienti dall’Amministrazione, nello specifico dall’Assessorato ai Servizi Educativi;

–        non esiste un contratto tra agenzie e Amministrazione, storicamente le scuole versano il dovuto alle stesse agenzie che svolgono il servizio di pre e post scuola;

–        lo scrivente ha recentemente incontrato gli operatori di alcune agenzie per fare il punto della situazione;

RILEVATO CHE

–        recentemente si sarebbe diffusa la notizia che l’Amministrazione non intenda saldare alle scuole il servizio per l’anno scolastico 2016/2017 e che non vi siano certezze nemmeno per l’anno scolastico in corso;

–        a seguito di una riunione svolta nel mese di gennaio 2018 tra le agenzie, l’Assessora ai Servizi Educativi e i dirigenti dello stesso Assessorato non sono stati sbloccati fondi e non si è giunti ad una soluzione concreta della problematica;

CONSIDERATO CHE

–        pur in assenza dei dovuti versamenti e dei costi vivi per il personale, le agenzie hanno dichiarato la loro ferma intenzione di garantire la continuità del servizio, nel rispetto dei bambini e delle loro famiglie;

–        allo stesso tempo, le agenzie ritengono di meritare dall’Amministrazione maggiore chiarezza e riconoscimento per l’impegno professionale profuso;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)  se l’Amministrazione abbia saldato alle scuole il quantum dovuto per i servizi svolti dalle agenzie per l’anno scolastico 2015/2016;

2) se l’Amministrazione abbia saldato alle scuole il quantum dovuto per i servizi svolti dalle agenzie per l’anno scolastico 2016/2017;

3) se l’Amministrazione stia effettuando i pagamenti per il corrente anno scolastico;

4) con quali tempistiche l’Amministrazione preveda di saldare tutti gli importi dovuti;

5) se l’Amministrazione intenda mantenere attivo anche per i prossimi anni scolastici il prezioso servizio svolto da molti anni dalle agenzie del terzo settore oppure se abbia progetti alternativi da esporre al Consiglio Comunale.

F.to Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Tundo: lavoro sì, stipendi no?

PREMESSO CHE

–        da alcuni anni la ditta Tundo Vincenzo S.p.A. (già Tundo Vincenzo S.r.l.) ha in affidamento dal Comune di Torino il servizio di trasporto disabili nei presidi diurni a gestione comunale;

–        la ditta in questione occupa circa 150 lavoratori nella sede torinese: di questi, una sessantina sono gli accompagnatori, mentre i restanti sono gli autisti;

–        lo scrivente ha recentemente incontrato un gruppo di dipendenti dell’azienda;

RILEVATO CHE

–        da circa un anno molti dipendenti non ricevono gli stipendi con la normale cadenza mensile ma con ritardi considerevoli (anche alcuni mesi);

–        come segnalato allo scrivente, gli stipendi vengono versati con ritardi sempre variabili e a scaglioni di dipendenti, con una caratterizzazione disordinata sia nella tempistica sia relativamente ai bisogni dei lavoratori;

–        ai suddetti ritardi si sommano gli omessi versamenti delle tredicesime e dell’erogazione dei buoni pasto;

–        i subappaltatori attendono gli stipendi dallo scorso mese di maggio 2017 (e dei mesi seguenti);

–        i dipendenti hanno contattato sia la sede centrale dell’azienda sia le organizzazioni sindacali ma senza riuscire a risolvere positivamente la questione;

–        molti dipendenti sono stremati dalla situazione e hanno fortissime difficoltà nell’assolvere ai pagamenti degli affitti e delle utenze, nonché a provvedere alla propria sussistenza;

–        nel mese di ottobre 2017 alcuni organi di stampa dedicavano spazio alla narrazione della situazione;

CONSIDERATO

che è precipuo interesse dell’Amministrazione che il servizio di trasporto disabili sia effettuato con efficacia ed efficienza dal soggetto affidatario, nel pieno rispetto della normativa vigente e conciliando le necessità degli assistiti con i diritti dei dipendenti e dei subappaltatori dell’azienda;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1)  la Giunta sia a conoscenza della situazione;

2)  la Civica Amministrazione sia in ritardo nei pagamenti alla ditta Tundo Vincenzo S.p.A., se sì per quali motivi, per quali importi e se e con quali tempistiche intenda provvedere all’erogazione degli importi a saldo;

3)  l’Amministrazione intenda incontrare i dirigenti/gli amministratori della Tundo Vincenzo S.p.A. per sollecitare una positiva soluzione della vicenda che preveda tempi certi per i pagamenti degli stipendi arretrati, delle tredicesime e per l’erogazione dei buoni pasto;

4) l’Amministrazione intenda farsi parte diligente organizzando quanto prima un tavolo di confronto tra azienda e lavoratori.

F.to Silvio Magliano