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“Prima porto a casa il servizio, poi ti dico che non te lo pago”

È quanto ha fatto l’Amministrazione con le Agenzie del Terzo Settore che svolgono il servizio pre- e post-scuola per alunni con disabilità. Queste realtà del settore non profit hanno saputo a lavoro fatto che nel 2016-2017 non avrebbero ricevuto i fondi che si sarebbero aspettate: una cosa gravissima. Intanto, all’orizzonte si profila un taglio di 20mila euro per il 2018.

Per ora intasco il servizio: per dire che non te lo pagherò, aspetto che tu l’abbia erogato”: riassunto brutale ma realistico del comportamento dell’Amministrazione in merito al trasporto pre- e post-scuola degli studenti con disabilità. I fatti: per l’anno scolastico 2015-2016, il Comune di Torino aveva liquidato in totale 71mila euro per 79 alunni fruitori; per l’anno 2016-2017, per lo stesso servizio non è rimasto un centesimo.

Una cosa grave: ma ancora più grave è il fatto che la comunicazione del mancato pagamento sia avvenuta in ritardo, a lavoro già eseguito. Intanto, all’orizzonte si intravvede già il prossimo, ulteriore taglio: per il 2018, sono stati messi a bilancio soltanto 50mila euro. Un “bel” segno meno prima della cifra “21.000 euro” rispetto ai 71mila di due anni fa.

Stiamo parlando di realtà del non profit che ricevono fondi del Comune per occuparsi di bambini con disabilità; sono persone che lavorano con passione e che credono in quello che fanno. Dovremmo trattarle in maniera diversa.

Se almeno la Giunta (che ha risposto poco fa a una mia interpellanza sul tema) ci avesse messi a parte prima a proposito di questa difficoltà, avremmo potuto provare a trovare una soluzione. Non è questo il modo di amministrare una cosa così delicata. Ho chiesto di calendarizzare una Commissione per discutere del tema e per capire come trovare i fondi per il 2016-2017. Gli enti non profit non sono erogatori di servizio a basso costo. È brutto essere costretti a ribadirlo un lunedì sì e l’altro anche.