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INTERPELLANZA – Centro commerciale ‘Le Vallette’: ma le periferie non erano una priorità dei 5 Stelle?

PREMESSO CHE

  • il Centro Commerciale “Le Vallette” si trova a Torino in via delle Verbene 11 nel quartiere Le Vallette;
  • la “Cooperativa di gestione del Centro Commerciale Le Vallette” stipulò un contratto di concessione dell’immobile, che è di proprietà della Città di Torino, in data 2 settembre 2015 a fronte di un canone di concessione annuo pari a € 37.830;
  • in base a quanto sottoscritto le spese di gestione dello stabile (energia elettrica, riscaldamento, acqua e pulizia degli uffici e degli spazi) sono a carico della Cooperativa;
  • la gestione dell’immobile non comporta oneri a carico del bilancio comunale, salvo che si tratti di oneri relativi ad opere aggiuntive richieste dalla Città stessa;
  • durante il periodo di durata della concessione la Cooperativa deve eseguire, a propria cura e spese, tutte le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché le opere di adeguamento alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza;

RILEVATO  CHE

  • a seguito di numerosi sopralluoghi effettuati dagli scriventi venivano riscontrate numerose criticità relative al degrado e allo stato di conservazione e di decoro nella zona circostante il Centro Commerciale in oggetto;
  • inoltre i commercianti lamentavano gravi difficoltà rispetto all’andamento economico delle loro attività e non ritenevano economicamente sostenibili le cospicue spese ordinarie e straordinarie a loro carico;
  • in data 14 febbraio 2017 la cooperativa Le Vallette inviava una lettera all’Assessore al Commercio del Comune di Torino descrivendo e dettagliando criticità e problemi e chiedendo l’intervento delle Istituzioni al fine di scongiurare un’eventuale chiusura del centro commerciale;
  • la compartecipazione alle spese di manutenzione straordinaria, una diminuzione dei massimali di polizza (articolo 8 della concessione) e l’assunzione di una quota del debito per l’utenza elettrica (di cui all’articolo 4 punto 6 della concessione) erano le principali richieste della Cooperativa alla Città;
  • la chiusura del Centro Commerciale rappresenterebbe di per sé un cattivo segnale e non sarebbe priva di effetti negativi in zona, primo tra tutti l’aggravarsi della situazione di degrado nei pressi di piazza Montale e presso l’adiacente piazzale del mercato;

CONSIDERATO CHE

  • lo scrivente ha presentato una prima interpellanza in data 12 aprile 2017 (mecc. 201701401) per portare all’attenzione dell’Amministrazione la situazione di forte crisi economica patita dagli operatori del centro commerciale in oggetto e una seconda in data 26 aprile 2017 (mecc. 201701493) per segnalare il grave stato di degrado dell’area adiacente al Centro Commerciale e, più in generale, di tutta la zona di piazza Montale;
  • l’Assessore al Commercio, rispondendo in Aula all’interpellanza mecc. 2017 01401 in data 15 maggio 2017, dichiarava che era all’esame dell’Amministrazione un progetto finalizzato al riconoscimento di un Progetto di Qualificazione Urbana (PQU);
  • nonostante l’interesse verbalmente manifestato dalla Giunta, né lo scrivente né gli operatori commerciali né i cittadini hanno avuto modo di riscontrare alcun intervento concreto e diretto per lenire le sofferenze narrate;

INTERPELLANO

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia un progetto concreto per favorire il rilancio commerciale del Mercato Coperto “Le Vallette” e per evitare che altri operatori siano costretti a cessare definitivamente l’attività;
  2. in caso di risposta affermativa, quali siano gli atti e i progetti che l’Amministrazione ha predisposto negli ultimi mesi e le tempistiche per la loro realizzazione;
  3. quale sia lo stato della Determinazione dirigenziale numero 383 del 14 novembre 2016 con cui veniva accolta la richiesta di contributi per la definizione di Progetti di Qualificazione Urbana presentata dalla “Cooperativa di gestione del Centro Commerciale Le Vallette”;
  4. se l’Amministrazione abbia intenzione di attivarsi per arginare il degrado del piano interrato e della zona adiacente al Centro Commerciale “Le Vallette”;
  5. in caso di risposta affermativa, quali siano le tempistiche e le modalità previste.

Silvio Magliano

Deborah Montalbano

INTERPELLANZA – In piazza d’Armi un parcheggio per i veicoli è diventato area sosta camper: per l’Amministrazione continua a essere tutto regolare?

PREMESSO CHE

  • il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto si trova a Torino nel territorio della Circoscrizione II;
  • esso fu inaugurato con questo nome nel 1974 ma per molti torinesi rimane conosciuto con l’antico nome di Piazza d’Armi ed è tra i parchi maggiormente apprezzati e frequentati della città, ricco di alberi d’alto fusto e di angoli ombrosi rilassanti che consentono ai cittadini di poter godere di momenti di relax in piena sintonia con la natura e i suoi ritmi;

RILEVATO CHE

  • nel settore nord di Piazza d’Armi è presente un’ampia area di parcheggio gratuito costituito da un piazzale sterrato a libero accesso;
  • tale area è pressoché quotidianamente occupata da numerosi camper, caravanserragli, roulotte e furgoni;
  • molti di questi mezzi sostano poggiando i “piedini” a terra e accanto ad essi sono collocate bombole a gas;
  • tali caratteristiche inducono a ritenere che il piazzale in oggetto sia utilizzato prevalentemente come area sosta camper e non come area di parcheggio regolato dal Codice della Strada;
  • lo scrivente effettuò un sopralluogo in data 4 luglio 2017, a cui seguì la presentazione di un’interpellanza (mecc. 201703064) discussa in Consiglio Comunale il 25 settembre 2017 e approfondita nella competente Commissione consiliare il 16 gennaio 2018;

CONSIDERATO CHE

  • come riferito dall’Assessore alla Sicurezza leggendo la nota di risposta all’interpellanza (protocollo numero 00054252 del 22 agosto 2017 a firma del Comandante Vicario Polizia Municipale) “In data 26 luglio u.s. è stato effettuato uno specifico controllo dei veicoli in sosta nel parcheggio retrostante la Caserma dei Carabinieri di corso Monte Lungo. Non sono state rilevate violazioni di legge in quanto i veicoli erano in sosta regolare, incluse le roulotte presenti che erano agganciate alle autovetture e non poggiavano con i piedini a terra” e proseguiva indicando che “l’area in oggetto era stata individuata nel 2006 come area sosta camper […] al momento risulta un’area di parcheggio libero, indicato con la cartellonistica “P”, quindi non sottostante alla regolamentazione delle aree di sosta ma disciplinato dalle norme sulla circolazione stradale”;
  • tale situazione veniva confermata dal dirigente della Polizia Municipale intervenuto in Commissione il 16 gennaio u.s.;
  • purtroppo la situazione che tutti i cittadini possono empiricamente riscontrare risulta essere diametralmente opposta rispetto a quanto narrato e, come reso evidente dalla documentazione fotografica che si allega, nell’area continuano ad essere presenti roulotte e camper con i piedini appoggiati a terra (dunque non in sosta regolare) e bombole a gas allacciate ai veicoli;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se, in quali date e con quali esiti la Polizia Municipale abbia svolto monitoraggi e accertamenti dell’area in oggetto nel periodo compreso tra la seduta della Commissione consiliare del 16 gennaio u.s. e la data di presentazione del presente atto;
  2. se l’Amministrazione abbia intenzione di regolamentare e/o disciplinare l’accesso a tale piazzale collocando manufatti che impediscano fisicamente l’ingresso a veicoli di determinate caratteristiche e dimensioni;
  3. se l’impianto di carico/scarico dell’acqua presente nell’area sia funzionante e in quale data sia stato realizzato l’ultimo intervento manutentivo;
  4. quante volte sia stata pulita la toilette a seguito dell’intervento del 17 agosto 2017, peraltro in casuale coincidenza con il concomitante sopralluogo della Polizia Municipale;
  5. se l’Amministrazione sia in grado di presentare al Consiglio Comunale un progetto, con tempi certi, per la completa riqualificazione dell’area di sosta.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Nel blu (dell’asfalto) dipinto di blu!

PREMESSO CHE

  • l’articolo 8.2.3. (“Parcheggi”) del D.M. numero 236 del 14 giugno 1989 afferma che “Nelle aree di parcheggio devono comunque essere previsti, nella misura minima di 1 ogni 50 o frazione di 50, posti auto di larghezza non inferiore a m 3,20, e riservati gratuitamente ai veicoli al servizio di persone disabili […]”;
  • l’articolo 381 comma 1 (“Strutture e segnaletica per la mobilità delle persone invalide”) del D.P.R. numero 495 del 16 dicembre 1992 (“Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada”) afferma che “Ai fini di cui all’ articolo 188, comma 1 del codice, gli enti proprietari della strada devono allestire e mantenere funzionali ed efficienti tutte le strutture per consentire ed agevolare la mobilità delle persone invalide.”;
  • una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che i disabili devono pagare se parcheggiano nelle strisce blu; nello stesso pronunciamento si dichiara che il costo del parcheggio non vada pagato “qualora l’auto sia stata parcheggiata in uno spazio di sosta a pagamento a causa dell’indisponibilità di uno degli stalli riservati gratuitamente ai disabili”;

RILEVATO  CHE

  • nel territorio della Circoscrizione I la sosta è a pagamento, dunque non sono presenti stalli liberi (stalli bianchi);
  • i posti auto a pagamento nelle strisce blu sono 23.564;
  • gli stalli generici riservati a disabili sono 362;
  • gli stalli ad personam riservati a disabili sono 282;

CONSIDERATO CHE

  • non risulta che sia rispettato il rapporto previsto dal D.M. numero 236/1989 nel territorio della Circoscrizione I;
  • allo scrivente non risulta che il Comune di Torino si sia espresso in merito ad eventuali modifiche urbanistiche in merito agli stalli per persone con disabilità;
  • risulta invece che in molteplici occasioni nelle quali sia accaduto che un veicolo con contrassegno disabili fosse in sosta in uno stallo blu, senza avere corrisposto il relativo pagamento, esso sia stato sanzionato;
  • è fenomeno tristemente noto che sempre più spesso venga utilizzato il contrassegno disabili da chi non ne ha titolo o comunque in maniera fraudolenta, laddove addirittura non accada che esso sia materialmente falsificato;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia un progetto per aumentare il numero di stalli generici riservati alle persone con disabilità;
  2. se, eccetto la Circoscrizione I, nelle altre Circoscrizioni cittadine sia rispettato il rapporto previsto dal D.M. numero 236/1989;
  3. se il recente implemento della zona blu abbia tenuto conto della necessità di tracciare stalli generici per disabili e quale sia la proporzione tra nuovi stalli blu e nuovi stalli “gialli” destinati ai disabili;
  4. quale procedura e quale iter vengano seguiti dall’Amministrazione nel momento in cui, per qualunque motivazione, in capo alla persona con disabilità venga a cessare il diritto allo stallo di sosta ad personam;
  5. quante siano state le sanzioni amministrative elevate a veicoli che esponevano il contrassegno disabili per sosta negli stalli blu senza avere corrisposto il relativo pagamento negli anni 2016, 2017 e anno in corso;
  6. quale sia l’attività della Polizia Municipale per contrastare l’utilizzo fraudolento del contrassegno per disabili e quali i risultati ottenuti negli ultimi tre anni.

Silvio Magliano

Sopralluogo in via Bellardi 71, Parella

Il trapezio compreso tra via Ludovico Ballardi 71, il corrispondente punto su strada Basse di Dora e via Pacchiotti, in zona Parella, è da quasi dieci anni in stato di abbandono. La vegetazione cresce fitta. In molti utilizzano quest’area come discarica a cielo aperto (le recinzioni, infatti, non sono chiuse e l’accesso è agevole). Una colonia felina spontanea si è stabilizzata in quest’area. Ho visitato l’area questa mattina in occasione di un sopralluogo insieme ad alcuni cittadini e alla Consigliera in Circoscrizione 4 Margherita Alasia. Presenterò al più presto un’interpellanza in Consiglio Comunale per capire quali prospettive vi siano per questa zona e quali siano le intenzioni dell’Amministrazione a riguardo.