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Arginare la chiusura degli sportelli postali e bancari è una questione sociale

La popolazione invecchia e ci sono quartieri da questo punto di vista ormai totalmente desertificati (Aurora su tutti). Lunedì, discutendo la mia interpellanza sul tema, ho proposto una possibile soluzione: locazioni agevolate agli istituti di spazi di proprietà della Città per collocarvi le filiali (anche automatizzate). Si inizi un percorso condiviso. L’Amministrazione faccia la sua parte.

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La scure Appendino si abbatte sui Tecnici della Città

I Cinque Stelle si rimangiano le promesse elettorali: altro che valorizzazione delle risorse e delle professionalità interne, l’Amministrazione vuole esternalizzare i servizi, demolendo di fatto l’Ufficio Tecnico. Tutta la mia solidarietà ai manifestanti.

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INTERPELLANZA – Senza farlo apposta, ma chiudono uffici postali e bancari

PREMESSO CHE

  • con cadenza sempre più frequente e ravvicinata le cronache raccontano la chiusura di numerosi sportelli bancari e uffici postali nel territorio cittadino;
  • le chiusure penalizzano quelle fasce di cittadini che non sono in grado o non intendono utilizzare i servizi “on-line”;

RILEVATO  CHE

  • lo scrivente ha incontrato molti cittadini residenti nel quartiere Aurora che lamentano l’assenza o comunque la scarsità di sportelli postali e bancari (ci si riferisce all’area compresa tra da corso Principe Oddone-corso Vigevano-corso Novara-Lungo Dora Firenze-corso Regina Margherita): ciò li costringe ad intraprendere lunghe camminate per recarsi presso lo sportello bancario in corso Brescia o a Porta Palazzo e presso l’ufficio postale in corso Giulio Cesare 7;
  • la situazione appena descritta interessa anche altre zone della città (quali ad esempio Mirafiori Sud e Pilonetto);

CONSIDERATO CHE

  • trattandosi prevalentemente di cittadini anziani e/o con difficoltà motorie, sovente accade che la necessità di procurarsi contante, di effettuare pagamenti e/o di eseguire operazioni bancarie/postali li costringa a spostamenti molto impegnativi;
  • lo scrivente non intende celare il fatto che l’Amministrazione non possieda una competenza diretta in merito alle dinamiche di organizzazione e strategia aziendale di istituti privati o a controllo statale, ma ritiene di rimarcare la responsabilità politica, che risiede ineludibilmente in capo a chi governa un territorio, di instaurare un dialogo con gli attori economici affinché siano ragionevolmente garantiti ai cittadini i servizi di primaria importanza;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  • se l’Amministrazione intenda avviare interlocuzioni con i primari istituti bancari e con Poste Italiane affinchè tali aziende possano considerare la non chiusura o l’apertura di sportelli nel territorio cittadino, anche completamente automatizzati, che consentano ai cittadini di fruire dei servizi senza essere costretti a faticose e talvolta onerose “trasferte”;
  • se e quando l’Amministrazione abbia convocato gli istituti bancari e Poste Italiane per ragionare intorno al piano di chiusura delle filiali (tenendo conto delle chiusure recenti e di quelle già programmate) affinché non vi siano interi quartieri fortemente penalizzati;
  • se l’Amministrazione abbia valutato l’opportunità di proporre ai sopra citati istituti – eventualmente anche a canone agevolato, al fine di rendere più appetibile l’offerta – la locazione di unità immobiliari di proprietà della Città, situate al piano strada, per avviare nuove filiali (anche completamente automatizzate).

Silvio Magliano