La popolazione invecchia e ci sono quartieri da questo punto di vista ormai totalmente desertificati (Aurora su tutti). Lunedì, discutendo la mia interpellanza sul tema, ho proposto una possibile soluzione: locazioni agevolate agli istituti di spazi di proprietà della Città per collocarvi le filiali (anche automatizzate). Si inizi un percorso condiviso. L’Amministrazione faccia la sua parte.
Basta la parola “Presepe” per scatenare il riflesso condizionato dei dogmatici del laicismo: ma se le stesse scuole si fermano a Natale per quindici giorni c’è una ragione (culturale e storica) ed è solo positivo che gli alunni imparino a conoscerla.
I Cinque Stelle si rimangiano le promesse elettorali: altro che valorizzazione delle risorse e delle professionalità interne, l’Amministrazione vuole esternalizzare i servizi, demolendo di fatto l’Ufficio Tecnico. Tutta la mia solidarietà ai manifestanti.
con cadenza sempre più frequente e ravvicinata le cronache raccontano la chiusura di numerosi sportelli bancari e uffici postali nel territorio cittadino;
le chiusure penalizzano quelle fasce di cittadini che non sono in grado o non intendono utilizzare i servizi “on-line”;
RILEVATO CHE
lo scrivente ha incontrato molti cittadini residenti nel quartiere Aurora che lamentano l’assenza o comunque la scarsità di sportelli postali e bancari (ci si riferisce all’area compresa tra da corso Principe Oddone-corso Vigevano-corso Novara-Lungo Dora Firenze-corso Regina Margherita): ciò li costringe ad intraprendere lunghe camminate per recarsi presso lo sportello bancario in corso Brescia o a Porta Palazzo e presso l’ufficio postale in corso Giulio Cesare 7;
la situazione appena descritta interessa anche altre zone della città (quali ad esempio Mirafiori Sud e Pilonetto);
CONSIDERATO CHE
trattandosi prevalentemente di cittadini anziani e/o con difficoltà motorie, sovente accade che la necessità di procurarsi contante, di effettuare pagamenti e/o di eseguire operazioni bancarie/postali li costringa a spostamenti molto impegnativi;
lo scrivente non intende celare il fatto che l’Amministrazione non possieda una competenza diretta in merito alle dinamiche di organizzazione e strategia aziendale di istituti privati o a controllo statale, ma ritiene di rimarcare la responsabilità politica, che risiede ineludibilmente in capo a chi governa un territorio, di instaurare un dialogo con gli attori economici affinché siano ragionevolmente garantiti ai cittadini i servizi di primaria importanza;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
se l’Amministrazione intenda avviare interlocuzioni con i primari istituti bancari e con Poste Italiane affinchè tali aziende possano considerare la non chiusura o l’apertura di sportelli nel territorio cittadino, anche completamente automatizzati, che consentano ai cittadini di fruire dei servizi senza essere costretti a faticose e talvolta onerose “trasferte”;
se e quando l’Amministrazione abbia convocato gli istituti bancari e Poste Italiane per ragionare intorno al piano di chiusura delle filiali (tenendo conto delle chiusure recenti e di quelle già programmate) affinché non vi siano interi quartieri fortemente penalizzati;
se l’Amministrazione abbia valutato l’opportunità di proporre ai sopra citati istituti – eventualmente anche a canone agevolato, al fine di rendere più appetibile l’offerta – la locazione di unità immobiliari di proprietà della Città, situate al piano strada, per avviare nuove filiali (anche completamente automatizzate).
Linee guida, misure e comunicazione alle famiglie al centro del testo, di cui mi farò promotore. Le dimensioni del fenomeno sono sempre più drammatiche, le Istituzioni lo affrontino con urgenza.