Skip to main content

Alzheimer e demenze, il Consiglio Comunale presenti un documento condiviso

Linee guida, misure e comunicazione alle famiglie al centro del testo, di cui mi farò promotore. Le dimensioni del fenomeno sono sempre più drammatiche, le Istituzioni lo affrontino con urgenza.

In merito alle condizioni di cronicità relative a demenze senili e Alzheimer, il Consiglio Comunale arrivi a presentare un documento condiviso e frutto di un lavoro concertato. Al centro del documento, del quale mi faccio promotore e alla cui stesura auspico che tutti i colleghi possano collaborare, dovranno esserci  indicazioni relative alle misure necessarie a supporto delle Associazioni che operano a favore delle persone affette da Alzheimer e delle loro famiglie e le linee guida per affrontare il fenomeno in maniera adeguata alle sue proporzioni, nonché il tema di una comunicazione efficace rivolta alle famiglie. Anche esplicitando quanto le Istituzioni e le Associazioni mettono a disposizione delle persone colpite, infatti, si può contribuire a far sentire meno sole quelle persone che si ritrovano a ricevere la brutta notizia di un familiare malato.
I casi di demenza senile e Alzheimer sono 12mila solo a Torino e provincia: salgono a 30mila considerando l’intera regione. A Torino, la popolazione over 65% è aumentata del 2% ogni anno negli ultimi dieci anni; il numero di persone affette da demenze triplicherà entro l’anno 2050, secondo la stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nei paesi industrializzati la demenza senile riguarda 8 ultrasessantacinquenni su 100 e più di 1 ottuagenario su 5.
Date le tendenze demografiche, sono numeri destinati a crescere ancora nei prossimi anni e decenni.
Non c’è più tempo: le Istituzioni devono muoversi ora.