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INTERPELLANZA – Liceo coreutico “Germana Erba”: quale futuro per un’eccellenza cittadina?

PREMESSO CHE

  • il Liceo Coreutico “Germana Erba” nacque nel 1995, primo e all’epoca unico in Italia;
  • fu la lungimirante determinazione di Germana Erba di offrire una solida formazione scolastica con i relativi sbocchi universitari a tutti quei giovani che si dedicavano professionalmente allo studio della danza che a metà degli anni Novanta ottenne il riconoscimento ministeriale della prima sperimentazione coreutica in Italia abbinata ad un regolare percorso di studi liceali (nel 1995 il Liceo Coreutico, nel 1998 il Liceo Teatrale, abbinati al Liceo Artistico);
  • del Liceo Teatro Nuovo, scuola paritaria dall’anno scolastico 2000-2001, Germana Erba fu dunque fondatrice, docente di storia dell’arte e comunicazione visiva e dirigente scolastico fino al 2014;

RILEVATO CHE

  • il Liceo Paritario “Germana Erba”, scuola di eccellenza per l’arte e lo spettacolo, si caratterizza per la formazione culturale e professionale di giovani con attitudini per la danza, il teatro, il musical, l’arte, la scenografia e lo spettacolo in tutte le sue forme;
  • insieme a una regolare istruzione di secondo grado, il corso di studi fornisce una specifica preparazione nelle discipline artistiche prescelte, creando figure professionali dotate di buone basi per un inserimento diretto nel mondo del lavoro in qualità di danzatori, attori, cantanti, conduttori, registi, coreografi, scenografi e addetti alla comunicazione e per l’accesso a qualsiasi Facoltà Universitaria, alle Accademie di Belle Arti e agli Istituti AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica);
  • l’attività formativa è avvalorata da prestigiosi partenariati internazionali e segnata da tappe fondamentali, quali l’Accademia Regionale di Danza e il Centro di Perfezionamento della Danza;
  • nel corso di questi anni il Teatro Nuovo e i Festival Internazionali di Danza e Arti Integrate Vignaledanza, sede estiva delle attività di formazione coreutica del Liceo e della Fondazione, hanno offerto innumerevoli occasioni di incontri, spettacoli, stage e seminari con coreografi e danzatori di fama internazionale;
  • nel corrente anno scolastico sono circa 150 gli studenti iscritti al Liceo;
  • nel corso degli anni si contano numerosissimi allievi diplomati al Liceo Germana Erba divenuti validi professionisti a livello nazionale e internazionale, ottenendo prestigiosi posti di lavoro, come risulta dalle testimonianza raccolte in sede;
  • nel 2016 è nata l’Associazione Ex allievi Liceo Germana Erba e Teatro Nuovo con lo scopo di favorire lo sviluppo e la diffusione della cultura artistica attraverso iniziative e progetti, nonché creare nuove opportunità e scambi di esperienze in simbiosi con il Liceo Germana Erba e con i Corsi Professionali della Fondazione Teatro Nuovo;
  • nel 2019 è nata l’Associazione Famiglie del Liceo Germana Erba, per sostenere le attività e le iniziative del Liceo e per contribuire a trovare soluzione alle problematiche;

CONSIDERATO CHE

  • il Liceo è collocato, in un’unica sede, all’interno del Teatro Nuovo in corso Massimo d’Azeglio 17;
  • a vent’anni dall’ultimo importante intervento di riqualificazione, la superficie dedicata al Liceo necessita di una nuova ristrutturazione e manutenzione complessiva: sia perché le esigenze operative e didattiche del Liceo sono variate e sviluppate sia per dotare di nuovi strumenti professionalizzanti e di aggiornate tecnologie le singole aule;
  • un adeguamento tecnico specifico dovrà interessare la Sala Valentino (compreso il palcoscenico): da circa un anno il Liceo ha spontaneamente rinunciato ad utilizzare la Sala per restituirla alla piena fruibilità della proprietà;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’immobile utilizzato dal Liceo “Germana Erba” sia di proprietà del Comune e, se sì, se sia stata stipulata una convenzione, quale sia la scadenza e se il Liceo sia in regola o presenti morosità negli adempimenti finanziari verso il Comune;
  2. se l’Amministrazione possieda un progetto per la manutenzione, rifunzionalizzazione e ristrutturazione degli spazi occupati dal Liceo;
  3. se l’Amministrazione abbia intenzione di coniugare gli interventi di ammodernamento strutturale con la permanenza del Liceo nella sua sede “storica”;
  4. quali siano le intenzioni dell’Amministrazione in vista della scadenza della convenzione, se sia stato avviato un dialogo tra amministratori della Città e referenti del Liceo.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – La difficile situazione del complesso edilizio M2 a Mirafiori e la solita disattenzione dell’Amministrazione per le periferie

PREMESSO CHE

  • lo scrivente ha recentemente ricevuto alcuni cittadini residenti nei complessi abitativi ATC, denominati M2, siti nel territorio della Circoscrizione 2 e delimitati dalle seguenti strade: corso Tazzoli, corso Agnelli, via Dina, via D’Arborea e via De Bernardi;

RILEVATO CHE

  • le criticità lamentate e rappresentate allo scrivente si manifestano sotto molteplici aspetti: di questi se ne fornisce una sintetica elencazione e adeguata testimonianza mediante la documentazione fotografica che si allega al presente atto;
  • i tubi dell’acqua sono dotati da tempo della predisposizione per i contatori individuali ma, nonostante quanto dichiarato da SMAT anni addietro, tali dispositivi non sono mai stati installati;
  • i contatori del gas sono molto esposti, buona parte di essi sono sotto i balconi dei piani rialzati, e ciò è causa di frequenti “vandalizzazioni” da parte di buontemponi che bloccano l’erogazione ai residenti anziani;
  • le reti di protezione delle siepi sono divelte e inutilizzabili per il loro scopo;
  • alcune panchine sono state rimosse e non sostituite;
  • la raccolta differenziata non è osservata e si assiste a frequenti e disordinati accatastamenti di materiale di varia natura;
  • lo spazio destinato ai rifiuti ingombranti viene utilizzato come transito da alcuni inquilini per passare velocemente a portare i cani nel giardino;
  • un’isola ecologica è stata adibita a rimessa coperta per moto;
  • molte persiane sono mancanti da anni e alcune talvolta cadono a pezzi franando pericolosamente al suolo;
  • il verde e le alberate non vengono curati;
  • i marciapiedi sono sporchi e sovente insozzati da rifiuti di varia natura;
  • i dissuasori (“panettoni”) vengono spesso spostati fino a rendere difficoltoso il passaggio dei soccorso sanitario;
  • molti vetri delle verande presenti sui balconi sono rotti ma non vengono sostituiti;

CONSIDERATO CHE

  • non si può nascondere il fatto che il punctum pruriens risieda in primo luogo nell’assenza di senso civico, di rispetto, cura e tutela della cosa pubblica da parte di alcuni inquilini degli appartamenti ATC in oggetto;
  • non si ha contezza di quanti e quali alloggi siano occupati abusivamente, quanti siano gli allacciamenti abusivi alla linea elettrica, quanti boiler esistano e quanti inquilini abbiano la bombola del gas;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione voglia farsi parte diligente convocando ATC per esporre tutte le doglianze qui sinteticamente elencate e affinché si possa pianificare un piano di interventi ad ampio spettro;
  2. se l’Amministrazione intenda interloquire con SMAT per definire l’installazione dei contatori per la misurazione individuale (per ciascuna unità immobiliare) del consumo dell’acqua;
  3. se l’Amministrazione intenda interloquire con AMIAT per incrementare i passaggi per la raccolta dei rifiuti e affinché vengano svolte campagne informative al fine di dissuadere gli inquilini da comportamenti erronei e indicando loro le corrette modalità di conferimento dei vari tipi di rifiuti;
  4. se l’Amministrazione ritenga di predisporre periodici interventi per la cura del verde, per la potatura delle alberate e per il ripristino delle recinzioni delle aiuole;
  5. se l’Amministrazione desideri incrementare i passaggi e la presenza della Polizia Municipale per incrementare il senso di sicurezza, a fini di tutela della serena convivenza civile e del decoro urbano;
  6. se l’Amministrazione intenda predisporre attente ispezioni al fine di individuare eventuali occupazioni irregolari delle unità immobiliari e per ricercare eventuali allacciamenti abusivi alla rete idrica, elettrica e del gas, nonché la presenza di pericolose bombole a gas.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – E poi c’è la didattica in mano ai centri sociali. Quando la realtà supera la più moderata fantasia

PREMESSO CHE

  • in via Braccini 75 ha sede la Scuola per l’Infanzia Malta che accoglie bambini da 0 a 6 anni;
  • nel medesimo isolato, in via Francesco Millio, presso l’ex Scuola Media Pezzani, ha sede il centro sociale Gabrio;

RILEVATO CHE

  • circa un anno fa la Direzione della Scuola dell’Infanzia ha avviato l’iter progettuale per la trasformazione del giardino scolastico in “Parco Didattico – Polo 0-6”;
  • ha pertanto avuto inizio un’opera di “riorganizzazione” del giardino, attraverso il servizio di potatura alberi (a cura del Comune) e attraverso l’ampliamento del frutteto (con ausilio e collaborazione di soggetti terzi, quali i militanti del centro sociale Gabrio);
  • recentemente nella Scuola Malta sono state apportate alcune innovazioni dal punto di vista didattico-organizzativo: niente più uso del grembiule e del bavaglino (sostituito dal tovagliolo, anche per i più piccini), niente giochi di società o di plastica (a favore della ricerca di elementi naturali), niente riposo postprandiale per i bambini di 5 anni, eliminazione degli sportelli degli armadi in sezione, soppressione dei laboratori in orario curricolare organizzati da associazioni esterne (yoga, musica, capoeira, inglese, prescrittura);
  • tra le ultime innovazioni didattiche vi sarebbe anche una frequente condivisione di spazi e attività tra Scuola dell’Infanzia e centro sociale Gabrio;

CONSIDERATO CHE

  • il programma del nuovo percorso didattico della Scuola dell’Infanzia Malta ha previsto, nel mese di maggio scorso, una giornata di “piantumazione” durante la quale le famiglie del Polo 0-6 sono state affiancate da militanti del centro sociale Gabrio nel mettere a dimora piante aromatiche, collocate lungo il perimetro di confine tra i due plessi proprio per agevolare i militanti del centro sociale nella necessaria opera di costante annaffiatura;
  • il cartellone della partnership Scuola dell’Infanzia/centro sociale Gabrio ha poi ospitato, nell’autunno scorso, una castagnata organizzata presso il cortile del Polo 0-6 per le famiglie e i bambini e che ha visto la partecipazione di alcuni esponenti del centro sociale nel ruolo di “caldarrostari”: infatti le castagne sono state arrostite nel cortile dell’ex Scuola Media Pezzani (sede del centro sociale);
  • pare inoltre che la Direzione scolastica abbia vivamente consigliato alle insegnanti di non festeggiare le ricorrenze (compleanni, Natale, Pasqua, festa dei nonni, festa della mamma, festa del papà) e pertanto di non impegnare i bambini nelle attività connesse;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione ritenga necessaria e indispensabile la compartecipazione al progetto didattico della Scuola dell’Infanzia Malta di esponenti del centro sociale Gabrio;
  2. se tale partnership trovi solido fondamento nelle linee programmatiche in tema di politiche per l’infanzia approvate ad inizio mandato dal gruppo consiliare di maggioranza;
  3. se, a seguito della piantumazione e della castagnata dello scorso anno, siano già in programma altri “eventi” in compartecipazione tra Scuola e centro sociale e se sia disponibile una brochure informativa;
  4. se la partecipazione dei bimbi alle attività con il centro sociale sia stata formalmente autorizzata dal Dirigente scolastico e se siano stati preventivamente informati i genitori;
  5. se l’Amministrazione o il Dirigente scolastico abbia formalmente autorizzato la presenza presso la strutture della Scuola dell’Infanzia (e le immediate pertinenze) di adulti non appartenenti al corpo degli educatori, ma al centro sociale, e se tali interferenze siano presidiate e da chi.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Ristorazione scolastica e gestione delle intolleranze: come si combatte l’intolleranza alla superficialità?

PREMESSO CHE

  • la ristorazione scolastica occupa uno spazio rilevante all’interno del portale della Divisione Servizi Educativi della Città;
  • tale ruolo di spicco evidenzia la crescente importanza assunta dall’educazione alimentare nel mondo moderno e nelle realtà educative: il ruolo del pasto non solo come intermezzo tra le lezioni del mattino e le attività pomeridiane ma come spazio sia di condivisione sia di crescita personale, didattica, culturale;

RILEVATO CHE

  • le esigenze alimentari dei bimbi e degli scolari sono sempre più frastagliate e sorgono da tradizioni culturali, abitudini familiari e/o da intolleranze ad alcuni alimenti o materiali;
  • a fronte delle diverse esigenze (appunto derivanti da tradizioni, abitudini e/o intolleranze) è necessario che la risposta di chi ha in carico il servizio di ristorazione scolastica sia rapida, precisa, puntuale e corrisponda pienamente alle necessità dichiarate;

CONSIDERATO CHE

  • non possono essere giustificati atteggiamenti distratti o superficiali da parte di chi si occupa della ristorazione scolastica sia con riguardo agli standard qualitativi generali sia con specifico riferimento alla gestione delle situazioni delle intolleranze dichiarate;
  • la somministrazione di alimenti e bevande non inclusi nei menù personalizzati destinati agli intolleranti può comportare gravi danni alla salute dei bimbi e degli scolari e può causare manifestazioni allergiche di varia natura ed entità;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se e come la ristorazione scolastica sia “attrezzata” per fare fronte alle intolleranze alimentari dei bimbi e degli scolari;
  2. quali siano le procedure che le famiglie devono seguire per comunicare alle strutture scolastiche le specifiche necessità alimentari dei loro figli;
  3. quali siano i tempi intercorrenti tra la segnalazione dell’esigenza/intolleranza e la somministrazione dei menù personalizzati e quali siano le modalità seguite per l’alimentazione dei bimbi e degli scolari nel lasso di tempo intermedio;
  4. quanti e quali siano i protocolli/menù alternativi disponibili per fare fronte ai diversi tipi di intolleranze e se tra di essi siano previste anche le intolleranze ai materiali (quali, ad esempio, il nickel) coi quali vengono cucinati, trasportati e riscaldati i cibi;
  5. quali siano le procedure realizzate per coniugare le esigenze delle famiglie con la sicurezza alimentare;
  6. se vi siano stati e quanti siano stati i casi di errata gestione di alcune situazioni di intolleranze comunicate dalle famiglie (da intendersi come somministrazione di menù non specifici), se sia stata rintracciata la titolarità della responsabilità e quali azioni correttive siano state poste in essere.

Silvio Magliano

L’ultima moda a Torino? Le contravvenzioni ai farmacisti

Mi sono giunte diverse segnalazioni di simili casi. Il titolare della Farmacia Leva di corso Stati Uniti, tra gli altri, è stato multato per aver posteggiato in uno stallo destinato al carico e scarico, deserto e naturalmente non utilizzato. Nell’assoluta convinzione che le regole valgano sempre e per tutti, mi chiedo se davvero non vi siano priorità più urgenti che tartassare persone che si stanno spendendo per garantire ai torinesi un servizio essenziale in queste settimane di crisi. Il buonsenso non dovrebbe andare in quarantena. Chiederò conto in Comune della situazione.

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