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INTERPELLANZA – Di questa Lucento dimenticata dalla Sindaca: il giardino di via Forlì

PREMESSO CHE

  • all’incrocio tra via Forlì e via Pianezza è situata una piccola area verde, tra le poche del quartiere Lucento, che si estende per meno di trecento metri quadri;
  • essa è caratterizzata dalla presenza di un boschetto di abeti ed è percorsa da un viottolo interno;
  • al piccolo giardino si può accedere soltanto tramite due scalinate – peraltro strette, scoscese e ripide, nonché del tutto inaccessibili alle persone con disabilità motoria – da via Forlì o da via Pianezza, oppure da via Givoletto;
  • lo scrivente ha già presentato un’interpellanza nel mese di maggio 2018 (mecc. 2018 01573) per sollecitare l’Amministrazione a prendersi cura del verde, del degrado e dell’inaccessibilità del giardino;

RILEVATO CHE

  • con la precedente interpellanza lo scrivente evidenziava lo stato di scarsa cura del verde e delle alberate, la sporcizia, la mancata rimozione di alcuni ceppi, l’assenza di panchine, giochi e fontanelle e l’inaccessibilità del giardino derivante dalla mancanza di rampe e scivoli;
  • le attuali condizioni del giardino, nonostante le risposte lette in Aula dall’Assessore Unia quasi due anni addietro, continuano ad essere di forte degrado, sporcizia (rifiuti di vario genere gettati a terra e sul manto erboso e presenza di numerose deiezioni canine sul marciapiede adiacente), assenza di panchine e altri arredi urbani (quali, ad esempio, giochi bimbi e fontanelle) e, forse ancor peggio, di inaccessibilità per i cittadini con disabilità motorie a causa della mancanza di rampe e scivoli di accesso;
  • la situazione è aggravata dal frequente rinvenimento di siringhe gettate nel giardino, dalla costante presenza di alcuni cittadini intenti a sfamare i piccioni gettando a terra sacchi di pane secco e dalla “sosta selvaggia” nelle limitrofe vie Givoletto e Bessanese;

CONSIDERATO CHE

  • non sono molte le aree verdi di Lucento, pertanto ciascuna di esse è particolarmente preziosa per la vivibilità del quartiere;
  • si avvicinano le Elezioni Comunali 2021 ed è pertanto lecito attendersi un rinnovata enunciazione di attenzioni per le periferie da parte della Signora Sindaca;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia progetti per la riqualificazione del giardino in oggetto;
  2. se l’Amministrazione abbia intenzione di migliorare la vivibilità del giardino, incrementando il livello di pulizia, rimuovendo i ceppi, collocando panchine e altri elementi di arredo urbano e creando uno scivolo o una rampa per consentire l’accesso ai disabili;
  3. in caso di risposte affermative, con quali tempistiche l’Amministrazione intenda realizzare gli interventi tanto attesi dai cittadini di Lucento;
  4. se la Polizia Municipale sia in grado di intervenire, a fini di tutela della convivenza civile e del decoro urbano, per impedire il foraggiamento dei piccioni, per suggerire la raccolta delle deiezioni canine ai conduttori e, a fini di osservanza del Codice della Strada, monitorando la situazione nelle vie Forlì, Pianezza, Givoletto e Bessanese per aggredire la “sosta selvaggia”.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Meno sicurezza per tutti, soprattutto per le periferie

PREMESSO CHE

–        la riforma del decentramento realizzata dall’Amministrazione Fassino ha comportato la riduzione del numero delle Circoscrizioni da 10 a 8, mediante l’accorpamento della 2 con la 10 e della 8 con la 9;

–        nel territorio della Circoscrizione 2 (Santa Rita, Mirafiori Nord, Mirafiori Sud) il Corpo di Polizia Municipale è presente con due Sezioni territoriali: una in via Pinchia (Santa Rita), l’altra in via Morandi (Mirafiori Sud);

RILEVATO CHE

–        le Sezioni Territoriali della Polizia Municipale offrono una molteplicità di servizi che vanno dalla prevenzione al controllo, dall’informazione all’orientamento, dalla tutela alla repressione; possiedono competenze in tema di sicurezza stradale, di sicurezza urbana e di polizia di prossimità, forniscono molteplici servizi per la tutela del consumatore svolgendo compiti di polizia amministrativa, si occupano della verifica delle occupazioni suolo pubblico, dei cantieri stradali e della vigilanza all’entrata/uscita delle scuole primarie;

–        l’edificio che ospita la Sezione di via Morandi è stato completamente ristrutturato nel 2003 e accoglie circa 40 operatori di Polizia Municipale;

–        la Sezione di via Morandi accoglie professionalità di particolare rilievo in tema di controlli sui veicoli pesanti;

TENUTO CONTO CHE

–        parrebbe intenzione del Comando Generale di procedere alla chiusura della Sezione di via Morandi, accorpandola con quella di via Pinchia;

–        a seguito di tale spostamento, previsto per l’autunno, il quartiere Mirafiori Sud rimarrebbe completamente sguarnito del prezioso presidio di Polizia;

CONSIDERATO CHE

–        l’esistenza e la permanenza di più Sezioni di Polizia Municipale nella medesima Circoscrizione è contemplata dalla deliberazione del Consiglio Comunale del 17 dicembre 2015 (“Riforma del decentramento e della partecipazione – Approvazione nuovo Regolamento del decentramento” – mecc. 2015 02280/094);

–        la Sezione di via Morandi costituisce l’ultimo (e l’unico, a seguito del trasferimento della Stazione dei Carabinieri di via Plava) avamposto di legalità nella periferia sud della città;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se e quando sia in previsione la chiusura della Sezione della Polizia Municipale di via Morandi;

2)     quali siano i motivi a fondamento della chiusura;

3)     se l’Amministrazione intenda svolgere un’ulteriore indagine per ricercare soluzioni alternative alla chiusura della sezione di via Morandi;

4)      secondo quali modalità organizzative e operative l’Amministrazione intenderà continuare a garantire l’erogazione dei servizi di precipua competenza della Polizia Municipale nella periferia sud della città.

F.to Silvio Magliano

Caucino, parole offensive: si scusi e Cirio intervenga

Se le donne senza figli non possono parlare di affido, allora la Chiesa non può esprimersi in tema di famiglia? A che titolo, seguendo la stessa assurda logica, la stessa Assessora potrebbe parlare di case popolari senza viverci? Il Presidente Cirio intervenga al più presto affinché la Regione non si copra ulteriormente di ridicolo. 

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