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Un bando di idee per far rinascere l’Astanteria Martini

La Regione Piemonte dia mandato alla Asl Città di Torino affinché si lanci una selezione di progetti utili a dare nuova vita a questa porzione del quartiere Aurora. È fondamentale che Regione e Comune cooperino: sono disponibile a farmi parte diligente. Riqualificazione dell’immobile? Sua alienazione? Percorribili tutte le strade, basta arrivare all’obiettivo. Appena discussa la mia interpellanza in Consiglio Regionale.

Astanteria Martini, riqualificazione o alienazione? Poliambulatorio, struttura residenziale universitaria, centro polifunzionale? Altra destinazione d’uso ancora? Tutte le strade sono percorribili, purché quella ferita aperta nel cuore del quartiere Aurora a Torino sia finalmente guarita. Ho appena discusso, in Consiglio Regionale, la mia interpellanza sul tema, un mese dopo aver presentato un atto equivalente anche in Sala Rossa.

Una proposta: la Regione Piemonte dia mandato alla Asl Città di Torino, proprietaria del bene, di lanciare un bando di idee prima della vendita dell’immobile.

Sono disponibile a farmi parte diligente per dare avvio a un’interlocuzione tra Regione Piemonte e Comune di Torino: le istanze del territorio devono essere ascoltate. Sblocchiamo, in qualche modo, la situazione: proprio l’immobilismo, dal 2003 a oggi, ha causato l’attuale situazione di degrado e abbandono. Urge una programmazione seria per dare nuova vita a un bene inutilizzato da quasi due decenni e per dare segnale a un territorio che si sente sempre più abbandonato dalla politica.

La mia proposta per supportare il commercio: zona a disco orario al posto di tutte le zone blu cittadine fino all’Epifania

Bocciata la mia proposta di sospendere la zona blu fino a fine anno: allora, fino al 6 gennaio, si lanci una modalità di posteggio a tempo per garantire la rotazione dei posti auto, per assicurare la possibilità per tutti di posteggiare e per fornire un vero supporto per il commercio. Se davvero l’Amministrazione non è interessata a fare cassa, ma a sostenere il tessuto commerciale della città, accolga il mio suggerimento.

Lancio una proposta alla Giunta Cinque Stelle, dal momento che la mia mozione che chiedeva l’abolizione della zona blu fino al 31 dicembre è stata bocciata dalla Maggioranza in Consiglio: fino all’Epifania niente più zone blu a Torino, ma aree di posteggio con disco orario. Garantiremmo così la rotazione dei posti, permetteremmo a tutti di trovare posteggio e supportaremmo il commercio di vicinato. Ricordo che la zona blu (con i relativi, antipatici costi) si estende ben oltre i quartieri del centro cittadino. Se davvero l’obiettivo di questa Amministrazione è, come ha più volte affermato, evitare che i posti auto siano occupati dalla stessa auto per troppe ore consecutive e non – sia mai! – fare cassa, questa può davvero essere la soluzione giusta. A meno che anche la Giunta non la pensi come uno dei Consiglieri di Maggioranza, secondo il quale in ogni caso, alla faccia della fiducia nei confronti dei cittadini, i torinesi troverebbero comunque il modo di fare i furbi e lasciare il proprio mezzo posteggiato oltre il tempo consentito, per esempio tornando al veicolo per “aggiornare” l’orario prossimo alla scadenza. 

Ahmadreza Djalali salvo e libero subito: anche il Consiglio Comunale dice sì

Passa all’unanimità il mio atto che impegna la Giunta Comunale a chiedere al Governo italiano di esercitare la necessaria pressione diplomatica con le autorità iraniane per la revoca della condanna capitale e per l’immediata scarcerazione del medico. La scorsa settimana anche il Consiglio Regionale ha approvato un analogo atto a mia firma.

Un sì unanime: i colleghi Consiglieri votano compattamente a favore del mio ordine del giorno e ora la Giunta potrà chiedere, forte del mandato della Sala Rossa, al Governo italiano di esercitare la necessaria pressione diplomatica affinché Ahmadreza Djalali sia immediatamente liberato. La scorsa settimana è stato approvato dal Consiglio Regionale un atto analogo a mia firma.

La difesa dei diritti umani deve essere trasversale per ambito istituzionale e per nazionalità. È nostro preciso dovere fare tutto il possibile per salvare una vita innocente. Anche il Comune di Torino ora sarà in prima linea nella salvaguardia della vita e della libertà di una figura che ha tanto fatto per il nostro Paese e per la nostra regione – dove a lungo ha vissuto e lavorato (Università del Piemonte Orientale) – e di un uomo che da anni è in carcere da innocente.

Djalali, medico e ricercatore, è un noto e stimato esponente della comunità scientifica internazionale. Il suo arresto risale all’aprile del 2016. Totalmente infondata è l’accusa (spionaggio). Attualmente è in corso una mobilitazione a livello internazionale (a partire dalla petizione lanciata da Amnesty International) perché la condanna a morte sia revocata e lo stato di detenzione cessi immediatamente.

Ringrazio i colleghi per aver voluto sostenere una giusta battaglia, nella quale ho sempre creduto.

Occupazioni abusive e dispersione scolastica a Mirafiori Nord: l’emergenza si aggrava

Inquilini sotto assedio da parte delle famiglie occupanti presso il complesso ATC compreso tra corso Tazzoli, corso Agnelli, via Dina, via Eleonora d’Arborea e via De Bernardi. Tanti dei minori si danno all’accattonaggio invece di frequentare la scuola (25 su 27 minori non frequentano le lezioni), scuola che è l’unica via da percorrere per diventare cittadini consapevoli. Appena discussa in Consiglio la mia nuova interpellanza sul tema: le risposte ricevute fanno aumentare la mia preoccupazione.

Occupazioni abusive di case ATC, i Moderati continuano la loro battaglia: ho nuovamente portato il tema in Consiglio Comunale con un’interpellanza appena discussa. Dopo le risposte ricevute dall’Assessore Schellino, la mia preoccupazione è aumentata.

Sono 15 le unità abitative occupate abusivamente nella zona oggetto della mia interpellanza. Imprecisato è il numero di camper e roulotte utilizzati come abitazioni o deposito. Anche la situazione dell’accampamento in piazza d’Armi è lungi dall’essere risolta (una delle due famiglie bosniache rom inserite nel progetto speciale ha rifiutato il trasferimento in appartamento). La situazione è critica.

Poco importa che i numeri assoluti siano più bassi rispetto ad altri comuni: è il trend che preoccupa. Ormai abbiamo fatto capire ai soliti noti che la risposta delle Istituzioni non sarà all’altezza, abbiamo lasciato intendere agli occupanti di non rischiare né sgomberi né sanzioni. Questi soggetti sono diventati “abilissimi” a interdire, portando con sé minori o persone con fragilità, l’intervento dei nostri Agenti. Il prezzo più caro? Lo pagano gli inquilini, tenuti letteralmente sotto assedio, e le decine di persone attualmente in lista che attendono, avendone titolo, di vedersi assegnare un appartamento.

La seconda parte della risposta dell’Assessore Schellino, se possibile, mi preoccupa ancora di più: gran parte dei bambini e degli adolescenti delle famiglie occupanti non frequenta la scuola. Sono 27 i minori in età di obbligo scolastico che si dichiarano appartenenti alla comunità rom nelle abitazioni occupate abusivamente a Mirafiori Nord (uno in Piazza d’Armi): di questi, 10 non frequentano e 15 non risultano neppure iscritti in qualsivoglia delle scuole dell’obbligo della città. Si tratta di obbligo, e non di libera scelta dei genitori, la frequenza scolastica per bimbi e ragazzi dai 6 ai 16 anni: la cosa più grave è che con il lassismo su questo punto impediamo qualsiasi prospettiva di integrazione, di cui la scuola è sempre il primo tassello.

Bimbe e bimbi non hanno colpe: sono lasciati allo sbando dai loro genitori. Permettiamo loro di impossessarsi degli strumenti culturali e critici necessari per diventare cittadini consapevoli e padroni del loro presente. Anche questo è prendersi cura e carico dei più deboli, dei più fragili.

INTERPELLANZA – Circoscrizione 2: tra insediamenti abusivi, occupazione di case ATC e tutela e diritti dei minori

PREMESSO CHE

  • con un’interpellanza presentata in data 21 febbraio 2020 (mecc. 2020 00715) lo scrivente aveva inteso sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione Appendino le preoccupate segnalazioni ricevute da molti cittadini residenti presso il complesso abitativo ATC, denominato M2, sito nel territorio della Circoscrizione 2 e rientrante nel perimetro delineato da corso Tazzoli, corso Agnelli, via Dina, via D’Arborea e via De Bernardi;
  • le questioni enunciate dallo scrivente riguardavano lo stato di manutenzione delle unità immobiliari, delle parti comuni e delle pertinenze, lo stato del verde, la situazione della raccolta differenziata e dell’abbandono incontrollato di rifiuti ingombranti, alloggi occupati abusivamente, gli allacciamenti abusivi alla linea elettrica e il pericolo causato dai boiler e dalle bombole a gas ancora utilizzate da alcuni residenti;
  • questa è stata la risposta ricevuta in data 2020 dalla Giunta in tema di occupazioni abusive: “Nel complesso risultano, al momento, tre appartamenti occupati abusivamente; ATC si dichiara disponibile ad affrontare il problema nelle sedi più opportunamente individuate e a disporre un sopralluogo di verifica di quanto segnalato anche in tempi brevi, ma è del tutto evidente che non si tratti di “disattenzione per le periferie”, perché si parla di un quartiere che ha beneficiato di una ristrutturazione recente, quanto piuttosto della necessità di richiamare i residenti ad un maggiore senso civico ed un maggiore rispetto per il bene pubblico, una necessità rispetto alla quale sono scarsi gli strumenti normativi di cui ATC può disporre e pertanto potrebbe rivelarsi prezioso l’intervento del Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale. […] Come emerso nel tavolo di osservazione in materia di sicurezza della Circoscrizione 2, si sono verificati episodi di occupazione di alloggi non assegnati o da ristrutturare, anche negli stabili ATC in oggetto, che hanno favorito il diffondersi tra i residenti di un clima di timore per il possibile dilagare del fenomeno. Ultimamente, il Reparto Polizia Abitativa della Polizia Municipale non ha ricevuto segnalazioni in merito ad occupazioni abusive negli stabili ATC della zona, comunque, è in previsione la programmazione di un controllo mirato alla verifica di eventuali irregolarità.”;

RICORDATO CHE

  • con molteplici atti consiliari lo scrivente ha da tempo inteso segnalare all’Amministrazione Appendino la presenza diffusa di numerosi insediamenti rom presso il territorio della Circoscrizione 2 (Santa Rita, Mirafiori nord e Mirafiori sud): a tal proposito si richiamano gli atti presentati con riferimento all’insediamento presso il Giardino Ferruccio Novo (proposta di mozione mecc. 2018 02932 del 10 luglio 2018 e le interpellanze mecc. 2019 00731 del 28 febbraio 2019 e mecc. 2019 02398 del 14 giugno 2019) e altri insediamenti presso Piazza D’Armi, via Roveda, via Scarsellini e corso Salvemini (interpellanze mecc. 2020 01016 del 27 aprile 2020, mecc. 2020 01078 del 7 maggio 2020 e mecc. 2020 02229 del 19 ottobre 2020);
  • sovente le risposte fornite dall’Amministrazione, sia in caso di presenza di camper e furgoni sia in caso di occupazioni abusive degli immobili ATC da parte di persone di etnia rom, hanno dato notizia della presenza di minori e pertanto della necessità di intervenire con maggiori e comprensibili cautele;

EVIDENZIATO CHE

  • allo scrivente sono giunte preoccupate segnalazioni di cittadini residenti in Circoscrizione 2 e aventi ad oggetto la ricorrente presenza di minorenni di etnia rom, talvolta soli talvolta accompagnati da un adulto, intenti a frugare tra i bidoni della raccolta “porta a porta” esposti su strada (si allega una delle foto ricevute) nelle vie dei quartieri della Circoscrizione;
  • medesima consuetudine, cioè di andare a rovistare tra i bidoni dei rifiuti esposti su strada, è stato riferito essere svolta da persone di etnia rom, evidentemente maggiorenni, mediante furgoni;

CONSIDERATO CHE

  • il quotidiano La Stampa, con un articolo pubblicato il 11 novembre 2020 e recante titolo “Famiglie abusive tengono sotto scacco le case popolari”, ha fornito cronaca di quanto sta avvenendo negli ultimi mesi presso il condominio ATC denominato M2 in tema di occupazioni abusive;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione, con riferimento al complesso edilizio ATC denominato M2 e tenendo conto delle risposte precedentemente fornite, abbia svolto successive e ulteriori interlocuzioni con ATC, SMAT e AMIAT per individuare soluzioni efficaci alle problematiche segnalate;
  2. se, negli ultimi mesi, presso il complesso ATC denominato M2 siano stati svolti i sopralluoghi a cui si faceva cenno nella risposta dell’Amministrazione all’interpellanza mecc. 2020 00715 (da parte di Polizia Municipale e altri);
  3. quale sia il lavoro svolto dalla Polizia Municipale negli ultimi 6 mesi a contrasto delle occupazioni abusive di immobili ATC in Circoscrizione 2 (complesso M2, corso Salvemini e altri indirizzi precedentemente indicati);
  4. quali e quanti siano i controlli svolti dalla Polizia Municipale in tema di decoro e tutela della salute pubblica per impedire che, a maggior ragione in un periodo di asperrima emergenza sanitaria, abbia a proseguire il fenomeno dell’accattonaggio presso i bidoni dei rifiuti esposti su strada, sovente svolto con la presenza di minori;
  5. se l’Amministrazione abbia verificato che tutti i minori di etnia rom in età scolare presenti in insediamenti (abusivi e non) su strada o in immobili ATC (in Circoscrizione 2), sovente impiegati per rovistare nei bidoni dei rifiuti collocati su strada, siano regolarmente iscritti e frequentanti i percorsi di studi scolastici;
  6. se si ritenga che il controllo genitoriale possa conoscere delle gravi e indebite erosioni nel momento in cui i minori vengono accompagnati o inviati a rovistare nei bidoni dei rifiuti, distraendoli in tal modo sia dal loro impegno scolastico sia da quelli che sarebbero compiti più adeguati e formativi in ragione della giovane età: quale sia il ruolo svolto dall’Amministrazione in merito.  

Silvio Magliano