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Vaccinazioni pediatriche, le falle del sistema sono sotto gli occhi di tutti: solo la Giunta non le vede

Appena discussa in Consiglio la mia interrogazione sul tema: Icardi, quasi sorpreso, si è detto “dispiaciuto” per i casi di mancata convocazione di famiglie piemontesi per le vaccinazioni e dal fatto che talvolta i genitori siano costretti a mettersi in coda davanti alle ASL per far vaccinare i propri figli. Anche in tempo di COVID-19 l’efficienza del sistema delle vaccinazioni infantili deve essere garantita. Presenterò un nuovo atto per capire dove si inceppi l’ingranaggio.

Vaccinazioni pediatriche, il ritardo è strutturale: ma di fronte ai fatti la Giunta Regionale cade dal pero. L’Assessore Icardi ha sostanzialmente ammesso, rispondendo poco fa alla mia interrogazione a risposta immediata sul tema, di non aver compreso le proporzioni del fenomeno. “I fatti capitati mi dispiacciono”, riconosce. Inefficienze e ritardi, testimoniati anche da articoli di giornale, mi preoccupano. La scorsa settimana aveva per esempio trovato spazio sui media quanto occorso alla torinese Chiara da Bellonio, madre di una bimba di due mesi e mezzo, mai contattata per le vaccinazioni obbligatorie e “rinviata” ad aprile 2021 al momento di tentare la via della prenotazione: alla fine, è stata costretta a presentarsi di persona all’ASL, mettendosi in coda, insieme ad altri genitori nelle stesse condizioni, per ottenere il vaccino per la figlia neonata. È grave che le famiglie piemontesi non sempre ricevano a casa la convocazione per presentarsi, in una data precisa e compresa nei termini di legge, per far vaccinare i propri figli. È preoccupante il mancato controllo e la mancata supervisione da parte della Regione. Anche in tempo di COVID-19 (emergenza che, capiamo bene, assorbe gran parte delle energie del nostro sistema sanitario), le vaccinazioni per la prima infanzia restano un fattore importantissimo. Non possiamo accettare che le famiglie piemontesi debbano mettersi in coda la mattina presto, bimbi in braccio, per ottenere, non avendo mai ricevuto alcuna convocazione, quanto dovuto e imposto dalla legge. Oltretutto, non è certo questo il momento migliore per creare assembramenti. Tornerò a portare il tema in Consiglio Regionale con un’interpellanza: voglio capire dove si trovi il punto di inceppamento del sistema. 

La Giunta Regionale non muove un dito di fronte all’emergenza povertà

Faccio mie le parole dell’Arcivescovo Nosiglia: dopo le varie promesse, al momento da parte della Giunta Regionale non si è visto alcun impegno. Trentamila i torinesi che si sono rivolti ai centri Caritas quest’anno: dov’è finito il milione di euro promesso dalla Giunta? Che cosa è stato fatto, oltre ai pur utili bandi annuali, alla luce delle mutate condizioni sociali? Moderati disponibili a sostenere fin da subito in Consiglio Regionale qualsiasi misura a sostegno delle persone colpite dalla crisi.

Povertà a Torino, numeri terrificanti. I dati riferiti dall’Arcivescovo Nosiglia nella tradizionale conferenza natalizia parlano chiaro: sono 30mila i torinesi che si sono rivolti alla Caritas quest’anno, per la maggior parte per la prima volta, dopo aver perso il lavoro o aver visto precipitare il proprio reddito a causa della crisi. Di fronte a tutto questo, totalmente inadeguata, finora, è stata la risposta della Regione Piemonte. Dopo le promesse di collocare fondi fino a un milione di euro a oggi non abbiamo visto un centesimo. Lo stesso Arcivescovo rileva che al momento non si sono visti gli effetti pratici degli impegni presi a più riprese. Che cosa intende fare La Giunta, alla luce delle mutate condizioni sociali e della crisi tremenda che stiamo vivendo, oltre ai (pur sempre positivi e utili) bandi pubblicati ogni anno? Come intendiamo supportare, per esempio, gli Snodi Territoriali di solidarietà? Questa Giunta da mesi non ha fatto letteralmente nulla in termini di supporto alle povertà. Le promesse fatte durante i sopralluoghi alla presenza dei Volontari non sono state mantenute. I Moderati si dicono fin da ora disponibili a sostenere con il voto in Aula qualsiasi misura, sperando che la volontà, almeno quella, da parte del Presidente Cirio e dell’Assessore Caucino ci sia.

La Giunta Appendino litiga tre volte con il concetto di accessibilità

Mappatura delle barriere architettoniche cittadine, attraversamenti pedonali in Borgo Rossini, passerella della Tettoia ex Strippaggio: tre casi clamorosi (oggetto di altrettante mie interpellanze appena discusse in Consiglio Comunale), la Giunta conferma che questa non è una città per persone con disabilità motoria.

Per anni Torino è stata all’avanguardia sul tema dell’accessibilità: poi è arrivata la Giunta Appendino e tutto è cambiato. La totale mancanza di una mappatura delle barriere architettoniche presenti in città, l’imbarazzante risposta in tema di interventi sugli attraversamenti pedonali in Borgo Rossini e le condizioni di sciatto abbandono della passerella del Parco Dora, argomenti di tre mie interpellanze appena discusse in Consiglio, sono solo i più recenti esempi di una tendenza quasi quinquennale.

LA MAPPATURA CHE NON C’È

La mappatura delle barriere architettoniche è un nostro obiettivo”, afferma con convinzione a verbale l’Assessora Lapietra. “Un nostro obiettivo”? A pochi mesi dalla fine della consiliatura? Non è “un obiettivo”, questo è piuttosto uno dei tanti, tantissimi fallimenti di questa Amministrazione. “Tutte le barriere architettoniche andrebbero mappate”: quante volte gli ex Consiglieri Bertola e Appendino hanno ripetuto questa frase. Ora mancano pochi mesi alle elezioni e la mappatura ancora non esiste.

ATTRAVERSAMENTI PEDONALI IN BORGO ROSSINI, 2 SOLI INTERVENTI SU 31

“Uno scivolo è stato realizzato su corso Palermo e un intervento è stato effettuato sulla rotonda di corso Verona”: parole, ancora, dell’Assessora Lapietra. Peccato che due anni fa, con un’interpellanza simile a quella appena discussa, elencai per Borgo Rossini, strada per strada, ben 31 attraversamenti pedonali non accessibili, chiedendo di intervenire e ricevendo a verbale tante promesse. Di queste, ne sono state mantenute 2 su 31, appunto. In percentuale, fa poco più del 6%. E il quartiere resta sostanzialmente inaccessibile.

PASSERELLA DI PARCO DORA, 2 SU 2 GLI ASCENSORI NON FUNZIONANTI

Ripristinare gli ascensori, da anni non funzionanti, della passerella della Tettoia ex Strippaggio a Parco Dora? Al momento, non se ne parla. Questa volta è l’Assessore Unia a rispondere. In sostanza: tutto resterà così, in stato di abbandono, con buona pace dei torinesi con e senza disabilità. Le priorità, per questa Amministrazione, sono sempre altre. Sarebbe meglio, per assurdo, rinunciare agli ascensori, piuttosto che continuare a vederli in queste condizioni.

Ci auguriamo come Moderati, ancora una volta, che i prossimi mesi passino in fretta e senza ulteriori danni per la Città.

Superbonus 110%, occasione da non perdere per far ripartire non solo l’edilizia, ma l’intera economia

Fondamentale che gli uffici comunali garantiscano tempi celeri per permessi e autorizzazioni: la Giunta, rispondendo poco fa alla mia interpellanza, si è detta pronta, ma le parole non bastano. Quali risorse, umane e tecniche, intendiamo mettere in campo come Città? La questione è strategica per una pronta ripartenza del comparto edilizio e dell’economia tutta.

Superbonus 110%: è fondamentale che la Città di Torino garantisca tempi celeri per permessi e autorizzazioni. In un passato anche recente si è verificato tutto il contrario: cittadini e professionisti lo possono testimoniare. La Giunta si è detta, rispondendo poco fa alla mia interpellanza sul tema, finalmente pronta e preparata. Bene, ma le parole non bastano: da parte mia, mi assicurerò scrupolosamente che alle parole seguano i fatti. 

L’edilizia è uno dei settori strategici per far ripartire l’economia dell’intero Paese. Oggi abbiamo la possibilità di dare nuovo impulso all’intero comparto non con nuove cementificazioni, ma con ristrutturazioni in grado di garantire migliore efficienza energetica ed ecologica. Ci dica la Giunta quali siano al momento le risorse, umane e tecniche, a disposizione e come si intende potenziare la struttura.

Gli effetti positivi dell’innalzamento di due livelli energetici di tanti stabili della città sono facilmente intuibili. Gli interventi potranno avere, inoltre, in tanti casi una valenza anche estetica. Mi auguro che la Giunta faccia di tutto per rendere le procedure spedite e facili per professionisti e privati cittadini. La proroga dei termini appena approvata non diventi un pretesto per prendersela comoda.

Le detrazioni fiscali del 110% sono accordate, secondo quanto disposto dal Decreto Rilancio, per gli interventi in grado di garantire l’innalzamento per lo stabile di almeno due classi energetiche, per la riduzione del rischio sismico e per l’installazione di impianti fotovoltaici o colonnine elettriche.

INTERPELLANZA – Borgo San Secondo ed Ecoisole Smart: se chiedere è lecito, domandare all’Amministrazione maggiore dialogo con i cittadini è troppo?

PREMESSO CHE

  • nel mese di ottobre ha preso avvio la campagna informativa di AMIAT (Gruppo Iren) per l’attivazione del nuovo sistema di raccolta differenziata ad accesso controllato tramite Ecoisole Smart nel quartiere San Secondo/Crocetta;
  • il nuovo servizio dovrebbe interessare un totale di oltre 8000 cittadini residenti nell’area compresa tra corso Sommeiller, via Nizza, corso Vittorio Emanuele II e corso Re Umberto;
  • tale servizio costituisce il proseguimento del progetto avviato inizialmente in via sperimentale a maggio 2019 in zona Lingotto Filadelfia e, recentemente, a luglio 2020 in zona “Spine”;

RILEVATO CHE

  • nei progetti dell’Amministrazione per Borgo San Secondo è prevista la creazione di 7 Ecoisole Smart, ciascuna composta da 4 bidoni, per una formazione complessiva avente lunghezza 5 m. e altezza 1,5 m.;
  • molti residenti e commercianti di via San Secondo hanno reso esplicite le loro lamentele per quello che è stato interpretato come un modo unilaterale di procedere da parte di un’Amministrazione noncurante delle esigenze e delle specificità del territorio;
  • i commercianti temono giustificatamente che l’installazione delle Ecoisole, in aggiunta alle sofferenze derivanti dal periodo di emergenza sanitaria in corso, possano concorrere a inasprire le difficoltà affrontate dal settore;
  • i cittadini residenti in via San Secondo temono altrettanto comprensibilmente che tali Ecoisole, per la loro imponenza e impatto visivo, possano danneggiare il valore, il pregio e, più in generale, la qualità della vita presso i loro condomini;  

CONSIDERATO CHE

  • i vertici di AMIAT si sono pubblicamente dichiarati disponibili (La Stampa del 27 ottobre 2020) a valutare le necessarie modifiche e le differenti collocazioni delle Ecoisole in via San Secondo;
  • con una mail inviata il 15 ottobre 2020 ai Presidenti delle Commissioni Consiliari II e VI lo scrivente ha richiesto la convocazione di una seduta, eventualmente anche congiunta, ove audire l’Associazione Borgo San Secondo (ad oggi non risulta pervenuto alcun cenno di riscontro); 

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione intenda interloquire con AMIAT al fine di individuare soluzioni più gradite sia ai residenti sia ai commercianti di Borgo San Secondo;
  2. se, al momento del deposito del presente atto, siano già note all’Amministrazione le soluzioni alternative predisposte da AMIAT;
  3. se si intenda quanto prima consentire la convocazione di una Commissione Consiliare, con partecipazione di esponenti della Giunta competenti per materia, ove audire l’Associazione Borgo San Secondo e i cittadini interessati. 

Silvio Magliano