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Santa Giulia, le Forze dell’Ordine contengono la bomba epidemiologica

Ma per mesi l’Amministrazione ha dormito: le scorse settimane di assembramenti selvaggi e malamovida incontrollata non possono non avere avuto effetti sul diffondersi del contagio. Lo diciamo da sempre: in Vanchiglia serve un presidio fisso. Grazie agli agenti per l’intervento di ieri sera: adesso ci aspettiamo la presenza degli agenti nel quartiere anche stasera e domani, serate critiche prima che il Piemonte diventi Zona Arancione.

L’intervento in Santa Giulia, alla fine, è arrivato: tre giorni prima dello scattare della Zona Arancione, a pochi mesi dalla fine della Consiliatura Cinque Stelle. Esprimo il mio grande ringraziamento alle Forze dell’Ordine per l’intervento di ieri sera. Da sempre denunciamo che cosa accade, puntualmente tutti i weekend, in Vanchiglia, che è stata fino a ieri terra di nessuno. Difficile pensare che settimane di malamovida, di assembramenti incontrollati, di mancato rispetto delle norme anti-COVID non abbiano avuto un’influenza sul diffondersi del contagio. Adesso ci aspettiamo che i controlli non si fermino, ma proseguano in maniera serrata. Le ultime due serate di Zona Gialla e le temperature miti fanno prevedere un forte afflusso di persone, rendendo fondamentale la presenza di controlli. In zona, in vista della bella stagione e di un auspicabile rientro dell’emergenza, serve un presidio fisso. Lo chiediamo da tempo, lo ribadiamo oggi.

INTERPELLANZA – Mirafiori sud: il mistero inconfessabile di corso Orbassano 444

PREMESSO CHE

– con un’interpellanza depositata il 25 maggio 2020 (Prot. n. 2737 / 2.160.4) il Gruppo consiliare Moderati della Circoscrizione II (Santa Rita, Mirafiori Nord e Mirafiori Sud) ha intenso domandare all’Amministrazione centrale quali fossero gli orientamenti circa l’immobile di proprietà sito in corso Orbassano 444, precisando che la Circoscrizione aveva “più volte segnalato all’Amministrazione comunale la problematica in oggetto e che erano già “stati eseguiti degli interventi di rimozione di parti in fibra di amianto presenti nella struttura”, rilevando che “i cittadini residenti negli stabili attigui hanno il diritto di sapere quale sia la reale situazione del fabbricato e quali progetti l’Amministrazione comunale abbia sull’utilizzo del fabbricato in oggetto, che ormai da alcuni anni non vi sono stati interventi di manutenzione e pulizia della struttura e che i cittadini residenti nelle immediate vicinanze lamentano la presenza di ingenti quantità di rifiuti, nonché la presenza di ratti e blatte.”;

SEGNALATO CHE

– la Segreteria di Presidenza della Circoscrizione II ha trasmesso l’atto in data 13 luglio 2020 (Prot. n. 4008 / 2.160.4) all’attenzione della Sindaca e dell’Assessore al Patrimonio;

– nonostante due solleciti presentati il 28 settembre 2020 e il 12 novembre 2020, ad oggi non risulta pervenuto alcun riscontro dall’Amministrazione Appendino;

CONSIDERATO CHE

– come ben noto a tutti i cittadini residenti in periferia, la consigliera Appendino, la candidata Sindaca Appendino (“l’alternativa è Chiara”) e la Sindaca Appendino – la stessa persona, non si tratta di omonimia – ha sempre profuso dilaganti verba per le periferie;

– verba volant;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le intenzioni, le progettualità e le interlocuzioni avviate dall’Amministrazione Appendino con riferimento all’immobile di proprietà comunale sito in corso Orbassano 444;
  2. secondo quali tempistiche si intenda addivenire ad una soluzione utile per la collettività;
  3. per quali motivazioni l’Amministrazione Appendino dedichi rilevanti attenzioni a Mirafiori Sud per eliminare dal quartiere la sede della Polizia Municipale (via Morandi) ma poi la stessa Amministrazione risulti distratta o almeno afona quando si tratta di rivitalizzare un immobile di proprietà pubblica (corso Orbassano 444).
  4. se contestualmente all’avvio della campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative rinsavirà l’attenzione dell’Amministrazione Appendino per quelle particolari zone del territorio cittadino denominate “periferie”, che hanno il bel vizio di esistere e persistere con resilienza.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Periferie e sicurezza: la coerenza dell’Amministrazione Appendino è chiara e consiste nell’occuparsene troppo poco e male

RICORDATO CHE

– nel territorio della Circoscrizione 2 (Santa Rita, Mirafiori Nord, Mirafiori Sud) fino a poco tempo fa il Corpo di Polizia Municipale era presente con due Sezioni territoriali: una in via Pinchia 2 (Santa Rita), l’altra in via Morandi 10 (Mirafiori Sud);

– con precedenti atti consiliari lo scrivente si è occupato e preoccupato per la chiusura della sede di via Morandi, stabilita dall’Amministrazione Appendino a discapito della tanto decantata attenzione per le periferie;

– con l’interpellanza presentata in data 7 febbraio 2020 (mecc. 2020 00577, “Meno sicurezza per tutti, soprattutto per le periferie”) si domandava, tra l’altro, se l’Amministrazione intendesse svolgere un’ulteriore indagine per ricercare soluzioni alternative alla chiusura della sezione di via Morandi e “secondo quali modalità organizzative e operative l’Amministrazione intenderà continuare a garantire l’erogazione dei servizi di precipua competenza della Polizia Municipale nella periferia sud della città.”;

– con la proposta di mozione presentata in data 7 maggio 2020 (mecc. 2020 01084, “L’Amministrazione non diminuisca i presidi di legalità e sicurezza nelle periferie: non si chiuda la sede della Polizia Municipale di via Morandi 10”) lo scrivente intendeva impegnare l’Amministrazione Appendino “a desistere dall’intenzione di chiudere la Sezione della Polizia Municipale di via Morandi 10, facendo prevalere le esigenze dei cittadini residenti nella Circoscrizione II che, per la vastità del territorio, necessitano di entrambe le Sezioni attualmente presenti, non potendosi surrogare né delegare agli strumenti digitali e informatici ciò che è da sempre considerato un baluardo di sicurezza e legalità: la presenza fisica, stabile e costante degli operatori della Polizia Municipale.”: tale atto, licenziato dalle Commissione Consiliari I e Legalità in data 10 giugno 2020, non è ancora stato esaminato dal Consiglio Comunale;

– con l’interpellanza presentata in data 23 novembre 2020 (mecc. 2020 02638, “L’illusione della sicurezza 5 stelle: chiudere le sedi della Polizia Municipale di periferia”) si domandava “se e con quali tempistiche l’Amministrazione intenda comunicare le proprie intenzioni circa lo spostamento della sede della Polizia Municipale da via Morandi 10 a strada Comunale Mirafiori 7; se, nel caso in cui l’Amministrazione non intenda utilizzare gli spazi circoscrizionali in strada Comunale Mirafiori, si ritenga che la sede di via Pinchia sia strutturalmente e logisticamente adatta ad ospitare il personale della Polizia Municipale attualmente in servizio presso via Morandi; se siano in previsione interventi di risistemazione/ ristrutturazione della sede di via Pinchia (recinzione non sicura, impianto di videosorveglianza da implementare, localizzazione dei locali spogliatoi per il personale nel seminterrato); secondo quali modalità organizzative e operative l’Amministrazione intenderà continuare a garantire l’erogazione dei servizi di precipua competenza della Polizia Municipale nella periferia sud della città.”;

EVIDENZIATO CHE

– nonostante gli atti consiliari e le richieste del territorio, l’Amministrazione non ha mostrato alcun cenno di esitazione e ha proceduto con irrefrenabile risolutezza nell’intenzione di privare il quartiere Mirafiori Sud della sede della Polizia Municipale, cioè di una presenza di rassicurante conforto e utilità per la popolazione;

– le Sezioni Territoriali della Polizia Municipale offrono una molteplicità di servizi che vanno dalla prevenzione al controllo, dall’informazione all’orientamento, dalla tutela alla repressione; possiedono competenze in tema di sicurezza stradale, di sicurezza urbana e di polizia di prossimità, forniscono molteplici servizi per la tutela del consumatore svolgendo compiti di polizia amministrativa, si occupano della verifica delle occupazioni suolo pubblico, dei cantieri stradali e della vigilanza all’entrata/uscita delle scuole primarie;

CONSIDERATO CHE

– da quando è stata dimessa la sede di via Morandi si sono moltiplicati gli eventi delittuosi, le vandalizzazioni al patrimonio pubblico e si va diffondendo un generale clima di insicurezza percepita dai cittadini;

– le lamentele sono giunte da titolari di attività commerciali, dipendenti di uffici pubblici quali le Poste, esercenti e residenti;

– è di questi giorni la segnalazione da parte dell’ufficio postale di via Negarville 8/26 che lamenta rumori provenienti dal seminterrato, ove sono custoditi i valori dell’ufficio stesso (la struttura di via Negarville è di proprietà comunale, c’è da scongiurare che, stante lo stato di abbandono di molti locali del complesso, non ci sia in azione una qualche “banda del buco”);

– appare significativo che si moltiplichino eventi di carattere delinquenziale e il fatto che in zona non ci siano più i Carabinieri e la Polizia Municipale è un fattore noto ai malviventi e che gioca inevitabilmente a loro favore;

– da inizio anno allo scrivente sono giunte le seguenti segnalazioni: 10 gennaio: alberi abbattuti sistematicamente durante la notte nel Parco Sangone; in pari data vengono segnalati individui che praticano motocross all’interno del parco; in pari data giunge segnalazione di accumulo di rifiuti in più parti del parco; 9/10 gennaio: danneggiamento e asportazione giochi dell’Asilo Nido “I Gabbiani” in via Fratelli Garrone, 61/80; 9/10 gennaio: danneggiamento altalena giardini via Somalia; 9/10 gennaio: danneggiamento base in legno altalena area giochi via Artom; 26 gennaio: ulteriore devastazione area giochi dietro Le Cupole di via Artom;

– in generale, dalla chiusura della sede di via Morandi, i cittadini lamentano una mancata presenza delle pattuglie sul territorio: con la dislocazione in via Pinchia la sede è più lontana dal territorio, ovviamente gli operatori della Polizia Municipale che controllano i mercati sono ancora operativi ma se precedentemente, dopo le operazioni di spunta, rientravano in sede per il disbrigo delle connesse incombenze e nel giro di pochissimi minuti rientravano nuovamente sul territorio, ora non si può negare che i tempi si siano decisamente dilatati. Stessa cosa vale per i notificatori, i quali risultano meno presenti e visibili poiché, partendo dalla sede di via Pinchia con un’unica autovettura effettuano il proprio servizio e poi portano gli “invitati” allo sportello di strada Comunale 7, indi rientrano in sede in via Pinchia per la gestione delle pratiche su applicativo e successivamente diventa arduo rivederli a Mirafiori Sud. Finchè sono rimasti in via Morandi essi spesso si muovevano a piedi o in motorino ed erano una presenza “di prossimità” preziosa per i cittadini, soprattutto per gli anziani e per quei soggetti che hanno meno praticità con gli strumenti tecnologici e/o che non possiedono veicoli per spostarsi;

– anche in tema delle cosiddette pattuglie “decoro” sono innegabili le ricadute negative per i servizi svolti sul territorio: le pattuglie non paiono raddoppiate e sono quasi sempre “miste” quindi, non per cattiva volontà ma per disconoscenza del territorio da parte di alcuni operatori, nonché per un carico di lavoro con diverse priorità, i “guai” a Mirafiori Sud aumentano (abbandono di masserizie, di auto sinistrate e spesso prive di assicurazione, attività illecite) e, secondo quanto riferito allo scrivente, si stanno decisamente moltiplicando e la sola presenza dello sportello di strada Comunale 7 e di una pattuglia mattutina ed una pomeridiana forniscono ai cittadini la percezione di un triste abbandono;

– il fatto di non avere più una sede a Mirafiori Sud da cui partono e arrivano i veicoli di servizio, anche nelle ore serali e notturne, dà inevitabilmente maggior agio a chi vuol delinquere a vario titolo (uscendo da via Morandi era istintivo e normale fare spesso il giro della zona Artom, così come della zona Roveda/Quadrello/Negarville/Plava) ed ora tutto ciò, non per scarsa volontà degli operatori in divisa, accade assai più raramente;

– secondo quanto riferito allo scrivente pare che il plesso scolastico di strada Castello di Mirafiori sia ormai utilizzato solo in una porzione residuale e che vi siano centinaia di metri cubi abbandonati che potrebbero accogliere ben più comodamente rispetto alla sede di via Pinchia tutti i 124 vigili della Circoscrizione 2, nonché gli archivi e le auto di servizio, lo scarico armi e quant’altro, garantendo la presenza su un territorio altrimenti abbandonato;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione sia a conoscenza delle segnalazioni sopra esposte in tema di azioni predatorie e danneggiamenti al patrimonio pubblico e arboreo e di molti altri episodi contrari al rispetto della civile convivenza recentemente accaduti nel territorio di Mirafiori Sud;
  2. se l’Amministrazione ritenga di scorgere un nesso eziologico tra chiusura della sede di via Morandi e l’acuirsi di taluni fenomeni di “microcriminalità” e, più i generale, il diffondersi tra la popolazione di una intensa sensazione di insicurezza;
  3. se l’Amministrazione ritenga che nel quartiere Mirafiori Sud il livello qualitativo e quantitativo della sicurezza sia reale sia percepita dai cittadini sia di grado omogeneo rispetto al resto del territorio cittadino;
  4. se l’Amministrazione intenda implementare gli orari di apertura e i servizi erogati presso lo sportello di strada Comunale di Mirafiori 7;
  5. se l’Amministrazione intenda valutare il progetto sopra suggerito e consistente nell’insediare una nuova Sezione della Polizia Municipale nel territorio di Mirafiori Sud utilizzando a tale scopo i locali del plesso scolastico in strada Castello di Mirafiori (adeguatamente adattati agli scopi d’istituto);
  6. se e quando, sulla scorta dell’unificazione tra le Sezioni territoriali di Santa Rita-Mirafiori Nord e Mirafiori Sud, perseguendo un logico filo di coerenza, l’Amministrazione ritenga di programmare anche l’individuazione di una sede unitaria per le Sezioni di San Salvario (via Saluzzo) e Nizza (via Giordano Bruno);
  7. in caso di risposta negativa al punto precedente se ne domandano le motivazioni;
  8. se per la sede di via Morandi sia già stata individuata una destinazione futura e se si possa pensare di destinarla ad ospitare taluni servizi utili per la cittadinanza (sede decentrata di ATC, casa delle Associazioni o altro).

Silvio Magliano

La Ferrovia delle Meraviglie e quel progetto del Politecnico che potrebbe farla rinascere

Ora è ufficiale, la Cuneo-Nizza è il “Luogo del Cuore” più amato dagli italiani secondo il sondaggio del FAI. Nel 2008 la Regione Piemonte commissionò al Politecnico di Torino uno studio per potenziare e valorizzare questa spettacolare ferrovia: un mio Ordine del Giorno in Regione ne chiede la realizzazione. Un’occasione da non perdere anche per mettere Torino al centro dell’intersezione tra corridoio renano-alpino e Torino-Lione e creare un volano di crescita per l’intera regione.

Ora è ufficialmente sancito dal sondaggio FAI: la Ferrovia delle Meraviglie è il Luogo del Cuore più amato dagli italiani. A maggior ragione, è doveroso e urgente tornare a valorizzarla al pieno delle sue potenzialità. Per valorizzare la tratta ferroviaria Torino-Cuneo-Nizza la Regione Piemonte aveva commissionato al Politecnico di Torino, nel 2008, uno studio nell’ambito del Progetto Alcotra.

Sul tema è in attesa di essere discusso in Consiglio Regionale del Piemonte un mio Ordine del Giorno che chiede di recuperare quel progetto, che potrebbe contribuire a un nuovo rilancio di questo pezzo di storia ferroviaria e turistica del nostro Piemonte. Con il mio atto chiedo inoltre l’istituzione di un tavolo regionale di discussione affinché il progetto si possa realizzare. Con l’approvazione di questo mio atto, il Consiglio Regionale dimostrerebbe di aver compreso il valore (storico, turistico, culturale e anche economico) della Ferrovia delle Meraviglie, che tanto cara è ai nostri concittadini. 

La valorizzazione della tratta Torino-Cuneo-Nizza è inoltre strettamente legata a un aggiornamento delle reti transeuropee TEN-T e in particolare del corridoio renano-alpino, che unisce nord e sud Europa, passando da Arona, Domodossola, Santhià, Torino, Cuneo per poi proseguire fino a Marsiglia. Un tassello fondamentale affinché Torino diventi crocevia strategico e nodo imprescindibile tra l’asse est-ovest (di cui la Torino-Lione è un tratto) e quello nord-sud.

La proposta di aggiornamento di questo corridoio transeuropeo con l’individuazione di un nuovo ramo passante per Torino promuoverebbe anche il trasporto merci regionale e diventerebbe volano per la crescita economica di diversi territori finora esclusi da questa opportunità e da queste direttrici.

Giusto l’impegno degli Agenti di Viaggio contro l’abusivismo

Porterò il tema in Consiglio Regionale: la normativa regionale sia chiara.

Sostengo la battaglia degli Agenti di Viaggio contro fenomeni di abusivismo che rischiano di mettere ulteriormente in ginocchio un settore colpito in maniera devastante dalla crisi. M.A.A.V.I. (Movimento Autonomo delle Agenzie di Viaggio Italiane), al quale fanno riferimento moltissimi Agenti di Viaggio in Italia e in Piemonte, ha appena annunciato l’introduzione di un proprio Pool Anti-Abusivismo. Chi – senza possedere una licenza e senza garantire assicurazioni a protezione a chi viaggia – organizza viaggi per conto terzi a scopo di lucro commette un illecito. Giusta la richiesta, rivolta anche alla Giunta Regionale con una lettera inviata da M.A.A.V.I. al Presidente Alberto Cirio e all’Assessora Poggio, di maggiore chiarezza anche a livello normativo. Un mercato con regole certe è una condizione per consentire, a emergenza terminata, una pronta ripresa del comparto. A maggior ragione in una fase di grande crisi, con ristori spesso non sufficienti, urge garantire il pieno rispetto delle regole. Porterò il tema in Consiglio Regionale.