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INTERPELLANZA – Tris di problemi per i cittadini residenti in corso Svizzera: quante le soluzioni dell’Amministrazione?

RILEVATO CHE

  • lo scrivente ha recentemente ricevuto numerose segnalazioni e lamentele da parte di cittadini residenti in corso Svizzera, Circoscrizione IV;
  • le questioni affrontate sono di varia natura;
  • alberi: è stata riscontrata una rilevante potatura delle alberate; come ricordato dai cittadini, gli alberi sono alleati fondamentali per l’essere umano tanto più in un viale così trafficato come corso Svizzera sempre ostaggio dello smog. Si aggiunga che, secondo quanto riferito dai cittadini, i Bagolari presenti lungo l’asse di corso Svizzera sono specie molte longeve;
  • parcheggio a pagamento: corso Svizzera è zona blu ma capita spesso che i camion e furgoni degli ambulanti vengano parcheggiati a bordo strada per tutta la durata del mercato e, conseguentemente, per i residenti paganti è un disagio molto forte la carenza di parcheggio, in assenza di adeguata rotazione e degli opportuni controlli;
  • il manto stradale: in ampi tratti è ammalorato, danneggiato, rattoppato e potenzialmente molto pericoloso;
  • alla presente si allegano le foto ricevute;

CONSIDERATO CHE

  • è necessario che un’Amministrazione attenta alla sicurezza e alla qualità della vita dei cittadini intervenga con prontezza e con soluzioni efficaci e durature;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia la ragione a fondamento del rilevante intervento di potatura delle alberate, come rilevato dai cittadini, e se l’Amministrazione intenda provvedere alla sostituzione con nuove alberature (se sì, quali specie arboree si intendano mettere a dimora);
  2. quale sia la natura e la frequenza dei controlli effettuati dalla Polizia Municipale durante l’orario di esercizio del mercato di corso Svizzera con riferimento alle auto in sosta irregolare e ai veicoli degli operatori mercatali;
  3. se – e, se sì, quando – siano previsti interventi manutentivi del manto stradale di corso Svizzera e se sia prevista la completa riasfaltatura.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Capitolo inedito per la favola urbana dei “T-Red”: tante multe e tanti soldi per il Comune, tantissimi (e ingiusti) problemi per i cittadini sanzionati

PREMESSO CHE

  • come reso noto dal titolo dell’articolo pubblicato a pagina 7 dell’edizione locale del Corriere della Sera di sabato 6 marzo 2021, “Multe pazze del T:-Red. Inviate per errore migliaia di sanzioni. Non sono stati registrati i documenti dei guidatori.” pare che il sistema connesso o comunque conseguente alla rilevazione delle infrazioni semaforiche da remoto abbia recentemente conosciuto un nuovo capitolo, consistente in disfunzioni dell’iter sanzionatorio le cui esternalità negative si stanno riverberando ingiustamente sui conducenti già, giustamente, sanzionati;
  • il sistema informatico della Municipale avrebbe “perso” le comunicazioni di alcuni utenti che, multati dai semafori dotati di sistema per la rilevazione automatica da remoto delle infrazioni, avevano poi puntualmente comunicato via mail i dati del conducente;
  • parrebbe impossibile concordare un appuntamento per la consegna dei documenti e portare di persona i documenti in via Bologna sembrerebbe l’unica possibilità per chi intendesse far valere le proprie ragioni senza pagare la maggiorazione;
  • si tratterebbe di una situazione kafkiana o, senza scomodare il celebre scrittore, quantomeno assurda: automobilisti sanzionati che, pagata la contravvenzione, comunicano correttamente nome e dati del conducente che ha commesso l’infrazione ma che poi si trovano ugualmente a dover pagare la sanzione maggiorata perché tali dati non risultano ricevuti;
  • pare che siano nell’ordine delle centinaia i casi di simili errori a causa dei dati “scomparsi” nell’etere del sistema informatico dell’Amministrazione;
  • l’ipotesi di fissare un appuntamento con l’Ufficio Verbali della Polizia Municipale non è contemplata: lo confermano diverse segnalazioni pervenute allo scrivente (“Volevamo evitare di metterci in coda con chissà quante persone e per chissà per quanto tempo e abbiamo chiesto un appuntamento, ma ci è stato risposto che non era previsto.”: una tra le tante segnalazioni giunte allo scrivente);
  • appare poco sensato e incongruente con il periodo di pandemia negare la possibilità di concordare un appuntamento e costringere l’utenza a mettersi in coda creando pericolosi assembramenti;

CONSIDERATO CHE

  • appena avuta conoscenza della notizia lo scrivente decideva di presentare formale richiesta di comunicazioni urgenti alla Sindaca per la seduta del Consiglio Comunale di lunedì 8 marzo: “venuto a conoscenza da fonti di stampa nella giornata di sabato 6 marzo 2021 circa le numerose sanzioni amministrative erroneamente recapitate ai cittadini per infrazioni commesse presso le intersezioni semaforiche dotate di rilevazione automatica da remoto (“Multe pazze del T-Red. Inviate per errore migliaia di sanzioni. Non sono stati registrati i documenti dei guidatori.”, Corriere della Sera, Cronaca di Torino del 6 marzo 2021), chiede che la Sindaca riferisca nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì 8 marzo 2021 in merito alla natura e alla causa di tali errori e circa le modalità risolutive individuate al fine di evitare ulteriori gravami in capo agli automobilisti sanzionati.”;
  • l’Amministrazione Appendino non ha inteso fornire adeguato riscontro a tale formale richiesta, negando la concessione delle comunicazioni urgenti;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. l’iter completo di gestione della sanzione (da come viene visionato e trattato il filmato dell’infrazione rilevata presso una delle intersezioni fino alla eventuale notifica della seconda sanzione, per omessa comunicazione dei dati del conducente);
  2. se l’iter sopra richiamato sia gestito interamente dagli uffici dell’Amministrazione;
  3. in caso di risposta negativa al quesito di cui al punto precedente, quali siano i soggetti abilitati ad intervenire, per quali finalità e secondo quali regole operative;
  4. quanto sia costato alle casse dell’Amministrazione, dunque di tutti i cittadini, il software J-Ente e quale sia la sua funzionalità;
  5. quante siano le sanzioni comminate mensilmente dai semafori ‘T-Red’ attualmente in funzione in città (suddivisione mensile degli ultimi 6 mesi);
  6. quante siano le sanzioni erroneamente inviate e quali le modalità individuate per la correzione degli erronei e la riduzione degli ulteriori e indebiti gravami a carico dei conducenti già sanzionati.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Targa commemorativa per Andrea Soldi: modalità e tempistiche siano congrue e ragionevoli sia per le norme sia per la famiglia

RICORDATO CHE

  • Andrea Soldi era un uomo di 45 anni affetto da schizofrenia paranoide che perse la vita nel corso di un TSO;
  • la tragedia ebbe luogo in piazza Umbria nel pomeriggio del 5 agosto 2015;
  • per la sua morte furono riconosciuti responsabili tre operatori della Polizia Municipale e un medico psichiatra: i quattro furono condannati per omicidio colposo in primo grado alla pena di un anno e otto mesi di reclusione, colpevolezza confermata in secondo grado con pena ridotta a un anno e sei mesi;

RILEVATO CHE

  • i familiari del defunto hanno più volte pubblicamente manifestato il desiderio che venisse intitolata alla memoria del loro caro Andrea la panchina presso cui lui era solito trascorrere i momenti di svago all’aria aperta e/o che comunque la Città si facesse carico di intitolare alla sua memoria uno spazio pubblico da lui solitamente frequentato e vissuto;
  • il padre di Andrea, un signore ultraottantenne, ha espresso l’auspicio che ciò possa avvenire in un tempo congruo e ragionevole, seppure nel rispetto delle regole e delle consuetudini, tale da consentirgli di averne cognizione diretta;

CONSIDERATO CHE

  • in data 15 febbraio 2021, con un’istanza di accesso atti propalata alla Presidenza del Consiglio Comunale, lo scrivente domandava “aggiornamenti in merito all’installazione di una targa dedicata alla memoria di Andrea Soldi.”;
  • in data 16 febbraio 2021 giungeva quale riscontro la seguente pronuncia: “la pratica, a suo tempo inoltrata, è ancora in fase di valutazione da parte del Prefetto.”;
  • secondo quanto riferito pochi giorni fa allo scrivente, pare che la Prefettura proprio negli ultimi giorni abbia licenziato la pratica con parere favorevole; 
  • si tratterebbe, pertanto, di un rientro della questione nella piena e completa sfera di competenza dell’Amministrazione cittadina: il punto che si intende sottolineare consisterebbe essenzialmente nella necessità di voler corrispondere positivamente al desiderio più volte espresso dal padre di Andrea Soldi di poter assistere, ancora in vita, alla posa della targa commemorativa per il proprio figliolo;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere: secondo quali tempistiche – tenuto doverosamente conto della normativa, dei regolamenti, delle consuetudini e della valutazione contingente – l’Amministrazione preveda di giungere alla posa di una targa commemorativa per Andrea Soldi e quale sia il luogo individuato.

Silvio Magliano

Non si chiuda il sipario sul comparto teatrale piemontese

Per la seconda volta consecutiva, la Giornata Mondiale del Teatro si celebra a sale chiuse causa pandemia: il settore non è “solo” svago e cultura, ma un asset strategico dell’economia regionale e fonte di sostentamento per migliaia di famiglie, la politica lo sostenga. La Germania dimostra che è possibile organizzare eventi in presenza nella massima sicurezza.

La Giornata Mondiale del Teatro si celebra per il secondo anno consecutivo a sale chiuse: le previsioni più ottimistiche, che avrebbero voluto proprio nella giornata odierna la riapertura dei sipari, sono state smentite dai fatti. I numeri spiegano perché è necessario permettere la ripartenza di un settore che sarebbe miope considerare di solo svago: una media (pre 2020) di 8mila spettacoli organizzati ogni anno sul nostro territorio e 1,3 milioni di biglietti venduti. Sono oltre 20mila le imprese culturali e creative in attività sul territorio regionale. Questo settore non è dunque “solo” svago e cultura, ma rappresenta la fonte di reddito per migliaia di famiglie e rappresenta un asset strategico dell’economia della nostra regione. Ci auguriamo come Moderati che non si ripetano in questo 2021, da parte della Giunta Regionale, le incertezze e i ritardi visti nel 2020 nella pubblicazione dei bandi e nella programmazione triennale. Garantiamo ai teatri piemontesi, messi alle corde dalla crisi, il sostegno necessario a non sparire. In Germania è stato lanciato un progetto pilota per la ripresa delle attività culturali. Diversi eventi, tra i quali un concerto con mille spettatori appena tenutosi alla Filarmonica di Berlino, dimostrano che, con rigide misure di sicurezza, è possibile.

«Nelle RSA di abbandono si muore»

Il dolore di nonne e nonni che da 400 giorni non abbracciano figli e nipoti è una tragedia nella tragedia della pandemia: le drammatiche testimonianze di familiari di ospiti deceduti nelle strutture ci ricordano che anche la solitudine uccide. Faccio mio l’appello della Fondazione Promozione Sociale Onlus: si riprendano presso le RSA le visite di figli e familiari.

«Non è morto di Covid, ma di solitudine, trascuratezza, abbandono»: parole che ricorrono in tante, troppe testimonianze di figli, nipoti, familiari di ospiti delle nostre RSA. Ospiti che da 400 giorni non vedono i propri cari nella propria stanza. Faccio mie le parole e le richieste espresse dalla Fondazione Promozione Sociale Onlus al Presidente Cirio e al Consiglio Regionale del Piemonte: riprendiamo le visite presso le strutture residenziali piemontesi.

Le visite possono essere organizzate in assoluta sicurezza, con stanze dedicate, plexiglass, guanti e camici. Non perdere i contatti con i propri affetti è fondamentale nella tutela della salute psicofisica, oltre che essere un diritto della persona. La maggior parte degli ospiti è oggi vaccinata contro il Covid-19, quale ulteriore e decisivo fattore di sicurezza. Chiediamo che il Presidente Cirio si pronunci ufficialmente con un’ordinanza e chiediamo alle stesse strutture e a chi le gestisce di permettere ai propri ospiti di vedere figli e nipoti.