Mancano i soldi, vai di strisce blu. Tempo di bilancio e per la Giunta sono guai, ma anziché tagliare gli sprechi, il conto salato tocca ai cittadini
Basta parlare con le persone per capire che i torinesi sono esasperati: i servizi sono sempre meno fruibili, a cominciare dai trasporti (fate un giro sul 13 o sul 71, o dalle parti di piazza Hermada, tanto per cogliere qualche umore), ma per arginare le falle nel bilancio il Comune pensa ad ampliare ancora le strisce blu. Ma perché non taglia costi inutili?
Il Bilancio della Città è sempre più asfittico, i servizi sono sempre meno efficienti, basta fare un giro sui mezzi pubblici per rendersi conto di quanto i cittadini siano esasperati, così come basta muoversi per le strade per capire come la manutenzione sia sporadica e, quindi, inefficace. Eppure il bilancio non quadra: dopo il salasso di Tasi, Tari e chi più ne ha più ne metta, la Giunta non riesce a fare altro che escogitare nuove applicazioni per vecchie gabelle. Per esempio si ventila di attuare lo spauracchio dell’allargamento della zona blu, da corso Francia alle Molinette. Come sempre, si fanno pagare ai cittadini le inefficienze di una Giunta che non sa fare efficienza e che continua, da una parte, ad affermare che si è già tagliato tutto il tagliabile, mentre dall’altra assume di nascosto un dirigente per il Settore Promozione e Turismo, con un costo di 80mila euro all’anno, nonostante l’esplicito parere contrario sulle nuove assunzioni di dirigenti espresso dal Consiglio Comunale, com’è venuto fuori ieri mattina durante la discussione delle interpellanze. La Giunta smetta di far pagare ai cittadini le esitazioni di una maggioranza che non è in grado di amministrare questa Città e incominci finalmente a usare in modo oculato le risorse che ci sono, senza errori, omissioni o colpi di testa che snaturano le azioni del Consiglio Comunale.