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Lo sgombero di tutte le occupazioni abusive di case ATC serve subito

Non è il momento delle risposte di circostanza, come quella che ho appena ricevuto in Consiglio Regionale al mio Question Time: occasione persa a tutti gli effetti, mentre nella sola Torino 210 appartamenti attendono di essere restituiti ai piemontesi.

Chiedevamo, con il nostro Question Time in Consiglio Regionale, il cronoprogramma dei prossimi interventi previsti, abbiamo ricevuto dalla Giunta una risposta generica: occasione persa nel momento peggiore, nel quale più urgente è la risoluzione del problema delle occupazioni abusive di case ATC. Ribadiamo la nostra richiesta: urge liberare tutte le unità immobiliari oggi occupate abusivamente, attivando con effetto immediato ogni strumento istituzionale e legale utile allo scopo. Le Istituzioni lo devono alle tante persone che, avendone titolo in teoria, si vedono nella pratica negare il diritto alla casa da atti violenti come le occupazioni abusive di case ATC. Recenti interventi, effettuati in alcuni comuni della provincia di Torino entro 24 ore dall’occupazione, dimostrano che gli sgomberi, sempre naturalmente nel rispetto di chi vive una condizione di fragilità e dell’infanzia, sono possibili. Il rispetto delle regole è alla base della civile convivenza ed è la prima condizione perché siano tutelati i diritti dei più deboli. Un’abitazione dignitosa è il primo di questi diritti e non vorremmo che, nella condizione di “più deboli”, restassero proprio i cittadini rispettosi della legalità. Chi occupa abusivamente una casa ATC sta impedendo ad altre persone, in condizioni di bisogno, di fruire di un proprio pieno diritto. Risultano attualmente in essere circa 210 occupazioni abusive di alloggi in immobili di ATC sul solo territorio del Comune di Torino, in via Montevideo come in via Taggia, in via Rebuzzi come in via Tunisi e in diversi altri quartieri.

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