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INTERPELLANZA – Di questa inescusabile perseveranza

PREMESSO CHE

  • la Legge Regionale 7 marzo 1989 n. 15 reca “Individuazione negli strumenti urbanistici generali di aree destinate ad attrezzature religiose – Utilizzo da parte dei Comuni del fondo derivante dagli oneri di urbanizzazione;
  • con tale espressione del potere normativo regionale è stata riconosciuta l’opportunità per tutti i Comuni della Regione di destinare risorse finanziarie per la manutenzione e per l’adeguamento ai requisiti di accessibilità di tutti gli edifici di culto di tutte le confessioni religiose;
  • gli interventi hanno consentito di svolgere una regolare manutenzione, messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche per gli edifici di culto richiedenti che, nella maggioranza dei casi, si trovano nei quartieri periferici e semiperiferici della Città, consentendo in tal modo ai cittadini di professare liberamente la propria fede in condizioni di sicurezza e accessibilità;
  • in data 13 novembre 2018 lo scrivente presentava un’interpellanza (mecc. n. 2018 05311 recante oggetto: “Se domandare è lecito, azzerare che cos’è? Perché l’Amministrazione è contraria alla manutenzione degli edifici di culto di periferia?”) per domandare all’Amministrazione le ragioni della progressiva riduzione dell’importo annuale stanziato per gli interventi ex L.R. n. 15/1989, fino ad arrivare all’azzeramento previsto per il 2018;
  • nel corso del Consiglio Comunale del 21 gennaio u.s., in sede di discussione dell’interpellanza mecc. n. 2018 05311, il Vice Sindaca riferiva che “Relativamente all’annualità 2018, pur dando atto di un trend in leggera diminuzione rispetto ad annualità precedenti, l’Amministrazione, compatibilmente con le esigenze di equilibrio di bilancio, ha destinato in apposito capitolo del bilancio 2018, uno stanziamento di € 300.000,00 che ha trovato copertura finanziaria attraverso l’introito degli incassi degli oneri di urbanizzazione. Attualmente è in corso di approvazione il provvedimento deliberativo di approvazione del programma, sulla base delle domande pervenute e della relativa spesa confermata nell’importo di € 300.000”;

RILEVATO CHE

  • in antitesi rispetto a quanto riferito in Aula dal Vice Sindaca, la Giunta ha successivamente deciso di non destinare fondi per l’anno 2018 per il capitolo di bilancio ex L.R. n. 15/1989;
  • lo scrivente riproponeva il tema con un’interpellanza (mecc. 2019 00755 recante oggetto: ”Domandare è lecito, mentire è ‘peccato’, azzerare è diabolico”) presentata il 1° marzo 2019: in sede di discussione in Consiglio Comunale il 18 marzo 2019 il Vice Sindaca concludeva l’intervento dichiarando che “…m’impegno, ci impegniamo, a rimettere a bilancio ’19 € 400.000”;
  • come da esito ad istanza di accesso atti presentata dallo scrivente nel mese di gennaio scorso, risulta che anche per l’esercizio 2019 questa Amministrazione non abbia destinato fondi per il capitolo di bilancio in oggetto; pertanto non è stato possibile procedere all’erogazione dei contributi per gli 8 interventi relativi al 2019 né si è potuta dare soddisfazione alle 14 richieste avanzate nel 2018;

CONSIDERATO CHE

  • allo stato attuale gli ultimi progetti finanziati risultano essere i 18 relativi al 2017;
  • i 14 progetti presentati nel 2018 e gli 8 presentati nel 2019, in merito ai quali in un primo tempo la Giunta aveva dichiarato un’adeguata copertura di bilancio, sono stati istruiti e hanno seguito l’iter amministrativo, non giungendo però ad una positiva conclusione a causa delle “retromarce” dell’Amministrazione;
  • nel bilancio previsionale 2020 è stato approvato e indicato un importo di € 400.000 per il capitolo relativo ai contributi ex L. R. n. 15/1989;
  • i progetti presentati per il 2020 sono solo 4, segno inequivocabile di come le Comunità religiose abbiano smarrito non la necessità ma la fiducia in questa Amministrazione, che promette solo per rispondere alle interpellanze dello scrivente ma poi taglia quando è ora di sostenere le necessità erogando i necessari contributi;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. come l’Amministrazione intenda gestire i progetti già presentati (14 nel 2018, 8 nel 2019), già valutati dagli uffici e per i quali erano già stati individuati gli importi dei contributi poi non erogati;
  2. se, in riferimento ai progetti di cui al punto precedente, si terrà conto dell’iter amministrativo già svolto e se si riescano a mantenere “vivi” gli importi senza dover ricorrere agli avanzi di amministrazione;
  3. se l’Amministrazione voglia impegnarsi a confermare per l’esercizio in corso il saldo approvato in sede di bilancio previsionale (€ 400.000);
  4. se per l’erogazione dei contributi nel corrente anno verrà seguito il criterio cronologico in base alla data di presentazione dei progetti, a partire dal 2018.

Silvio Magliano