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INTERPELLANZA – Case popolari ATC occupate abusivamente: c’era un tempo in cui i 5 Stelle gridavano “Honestà, Honestà, Honestà!”, ma da quando sono al governo della città cosa fanno?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

– il Consiglio Regionale ha approvato, nella seduta del 23 settembre 2014, il testo del disegno di legge n. 2 “Riordino delle Agenzie Territoriali per la Casa. Modifiche alla legge regionale numero 3 del 17 febbraio 2010 (Norme in materia di edilizia sociale)”;

– le ATC sono passate da 7 a 3: un’Agenzia per la casa del Piemonte Nord (Novara, VCO, Biella e Vercelli) un’Agenzia per la casa del Piemonte Centrale (Torino) e un’Agenzia per la casa del Piemonte Sud (Alessandria, Asti e Cuneo);

– le ATC sono enti pubblici di servizio, non economici, ausiliari della Regione, dotati di autonomia organizzativa, patrimoniale, amministrativa e contabile che attuano e gestiscono il patrimonio di edilizia sociale ed esercitano le funzioni loro attribuite con competenza estesa al rispettivo ambito territoriale;

– l’ATC Piemonte Centrale ha sede a Torino e competenza nei 22 aggregati (ambiti) di Comuni definiti dalla Regione Piemonte (Torino e oltre 100 Comuni dell’intera provincia);

– i compiti e le funzioni dell’ATC sono fissati dalla Legge Regionale n. 3 del 17 febbraio 2010 che disciplina le norme in materia di edilizia sociale, al fine di adottare una politica organica dell’edilizia residenziale pubblica;

RILEVATO CHE

– accade con sempre maggiore frequenza che, in conseguenza della crisi economica e della precarietà del mondo del lavoro, molti cittadini vivano difficoltà economiche di difficile soluzione e pertanto abbiano necessità di rivolgersi al servizio di edilizia residenziale per ottenere una casa popolare;

– con altrettanta frequenza accade di venire a conoscenza di occupazioni abusive degli alloggi popolari da parte di persone che non ne avrebbero titolo o che comunque, pur possedendo i requisiti, non intendono rispettare le graduatorie e la legalità e pertanto agiscono facendo prevalere con la forza una situazione di fatto rispetto a quanto di diritto;

– fino a qualche anno fa gli alloggi popolari che rimanevano vuoti venivano sbarrati (porta d’ingresso e finestre) da personale ATC in maniera da renderli effettivamente inagibili e non occupabili prima dell’assegnazione ufficiale;

– purtroppo negli ultimi tempi questa buona pratica non viene più realizzata e ciò ha comportato – unitamente ad una crescente e diffusa situazione di fragilità economica e sociale – una sempre più frequente occupazione degli alloggi da parte di chi non ne ha titolo;

CONSIDERATO CHE

– in relazione alla materia oggetto del presente atto si precisa che la Polizia Municipale svolge un ruolo rilevante, sia tramite le competenti Sezioni Territoriali sia con un Nucleo specialistico denominato Reparto di Polizia Abitativa che ha sede presso lo stesso stabile che ospita la Divisione Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Torino;

– il Reparto di Polizia Abitativa svolge accertamenti e indagini sulle domande di accesso all’assegnazione in Edilizia Residenziale Pubblica (bando generale, casi sociali, sfratti), accertamenti e indagini finalizzati alla concessione di contributi economici da parte dei Servizi Socio-Assistenziali, accertamenti per conto della Divisione Lavoro e Formazione sui requisiti necessari per l’accesso ai Cantieri di Lavoro, attività di Polizia Giudiziaria inerente le occupazioni senza titolo, coordinamento sui provvedimenti di sgombero emessi a seguito di reato o decadenza amministrativa, verifica dei requisiti per la permanenza degli assegnatari in alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) quante siano le unità immobiliari gestite dall’ATC nel territorio cittadino;

2) quante risultino occupate senza titolo;

3) se gli occupanti senza titolo siano stati identificati dall’ATC o dalla Polizia Municipale;

4) se e quali attività preventive rientrino nelle facoltà e nei poteri di ATC e Polizia Municipale per porre argini al dilagante fenomeno dell’occupazione abusiva delle case popolari da parte di chi non ne ha titolo;

5) se sia possibile ripristinare la buona pratica, attiva fino a qualche anno fa, di sbarrare porte e finestre degli appartamenti vuoti per evitare che, in attesa dell’assegnazione, essi possano essere occupati abusivamente;

6) se e quali strumenti per la repressione delle occupazioni abusive siano di competenza di ATC e della Polizia Municipale;

7) quali siano le modalità per segnalare le occupazioni abusive, se esse siano a disposizione di tutti i cittadini e come vengano gestite le pratiche una volta ricevute le segnalazioni;

8) quante segnalazioni siano state ricevute e lavorate negli anni 2016, 2017 e 2018 e quali le tempistiche e gli esiti.

F.to   Silvio Magliano