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INTERPELLANZA – Degrado e criminalità in via Malone: l’Amministrazione vuole fare barriera alla legalità o si è dimenticata di Barriera?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

– Barriera di Milano è un antico quartiere di Torino, sorto come borgo proletario e operaio, collocato nel territorio della Circoscrizione 6;

– antico agglomerato di case sparse e botteghe, Barriera nacque ufficialmente soltanto nel 1853 con la prima cinta daziaria;

– eretta con lo scopo di garantire il controllo doganale delle merci in entrata, separava le campagne dall’accesso nord, che proseguiva fino al ponte sul fiume Dora (quartiere Aurora);

– il quartiere prende il nome da uno dei varchi che consentivano l’ingresso in città: questi varchi, detti barriere, assicuravano il pagamento del dazio, e tra tutti la barriera più nota a nord era quella di piazza Crispi, lungo l’allora strada Reale d’Italia e chiamata – appunto – di Milano, giacché dava verso il noto capoluogo lombardo;

 – lo scrivente ha effettuato un sopralluogo, insieme a un nutrito gruppo di residenti e commercianti, in data 27 marzo 2018 in via Malone e nelle vie limitrofe (via Monte Rosa, corso Palermo, via Sesia, via Candia e via Santhià);

RILEVATO CHE

– i commercianti denunciano la costante presenza di persone dedite al malaffare che vagano lungo le sopra citate strade, ad ogni ora del dì e della notte, mettendo in serio pericolo l’incolumità dei clienti delle loro attività, sovente supportando il loro intento criminoso brandendo armi da taglio non convenzionali (ad esempio bottiglie di vetro spaccate) per ottenere soldi o altri beni e utilità senza pagarne il corrispettivo;

– sia i residenti sia i commercianti gridano la disattenzione dell’Amministrazione e lamentano l’assoluto disinteresse per i cittadini onesti che vivono e lavorano in quello che ormai è diventato un territorio controllato alla malavita e che, al calare delle tenebre, manifesta il profilo più deteriore dell’inciviltà e del degrado;

– cittadini e commercianti sottolineano inoltre la debolezza dell’illuminazione artificiale soprattutto in via Malone, via Sesia, via Candia, via Monte Rosa e via Santhià;

– anche la pulizia dei marciapiedi risulta molto carente, capita sovente che i vetri rotti dei finestrini delle auto restino a terra per lunghe e interminabili settimane, tanto da costringere i cittadini a provvedere da sé alla loro rimozione;

CONSIDERATO CHE

– un quartiere denso di storia e intriso di valore per la cittadinanza non può continuare ad essere ridotto ad una landa desolata e caratterizzata dalla rassegnazione dei residenti e dalla paura dei commercianti, ma dovrebbe essere il punto di partenza – il cosiddetto fiore all’occhiello – per una forza politica che, facendo leva su di un semplicistico e demagogico populismo, ha vinto le elezioni comunali 2016 promettendo attenzioni per le periferie;

– dopo circa due anni di amministrazione del territorio i cittadini hanno avuto evidenza concreta del disinteresse della Sindaca e della Giunta per intere zone della città che non sono geograficamente periferiche ma solo totalmente marginali nella considerazione di chi governa la nostra bellissima città;

–  resta indefinito e inconoscibile il confine tra il disinteresse di questa Amministrazione e la mera incapacità di porre rimedio a fenomeni non banali quanto noti;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

  1. quanti siano attualmente i passaggi di AMIAT nelle vie citate nel paragrafo “premesso che”, quale sia la tipologia (manuale o meccanizzata, spazzamento, svuotamento cestini e cassonetti) e la frequenza degli interventi e se sia nella possibilità e nell’intenzione dell’Amministrazione incrementarli;
  2. se la Giunta intenda valutare un aumento dell’intensità luminosa proiettata dalla illuminazione artificiale in via Malone, via Candia, via Sesia, via Santhià e via Monte Rosa;
  3. se la Giunta sia intenzionata ad aumentare la presenza diurna e i passaggi notturni delle pattuglie della Polizia Municipale in funzione di ausiliari di pubblica sicurezza per prevenire fenomeni di degrado e di microcriminalità;
  4. se il Corpo di Polizia Municipale sia in grado di intervenire per garantire sicurezza ai cittadini e ai commercianti onesti utilizzando in maniera efficace ed efficiente le note competenze professionali di determinati nuclei, quali il Reparto Polizia Giudiziaria per “attività di repressione dei reati e contrasto al disordine urbano” (sito internet Comune di Torino/Sicurezza ed Emergenze/Il Corpo/Struttura/Reparti Specialistici/Reparto Polizia Giudiziaria) e il Reparto Investigazioni Tecnologiche in funzione di “ausilio alle squadre di polizia giudiziaria prestando loro opera di posizionamento ed utilizzo di tecnologie avanzate quali microcamere ed altro” (sito internet Comune di Torino/Sicurezza ed Emergenze/Il Corpo/Struttura/Reparti Specialistici/Reparto Investigazioni Tecnologiche);
  5. se la Giunta ritenga utile – in base alle tempistiche e con le modalità che riterrà opportune e secondo un definito calendario di priorità – sollecitare e concretizzare una cooperazione rafforzata con le forze di polizia statali ad ordinamento civile e militare per porre un argine o una barriera alle molteplici forme di legalità e di inciviltà che si realizzano quotidianamente in Barriera di Milano;
  6. se e in quali occasioni la questione della microcriminalità in Barriera di Milano sia stata portata al Tavolo della Sicurezza istituito c/o la competente Prefettura e se essa sia, non tanto già nota, quanto piuttosto oggetto di attenzione e destinataria di interventi concreti e definenti.

F.to  Silvio Magliano