In Nagorno Karabakh va in scena la cancellazione di un popolo nel silenzio dell’Occidente
Assistiamo sgomenti a quanto avviene nel Nagorno Karabakh, dove è in atto quello che si configura sempre di più come tentativo di cancellazione, se non di un popolo, sicuramente di una cultura e di una identità nazionale.
Sale di ora in ora il computo degli armeni che stanno abbandonando l’Artsakh, probabilmente per non tornarvi più, cercando rifugio entro i confini dell’Armenia; i morti si contano già a centinaia, civili e bambini piccoli compresi, e temiamo che il computo sia destinato a crescere. Una tragedia di una gravità tale da riportare alla memoria alcune delle pagine più terribili del secolo scorso si sta consumando nel sostanziale silenzio delle Istituzioni dell’Europa occidentale. Ci chiediamo che cosa sarà della popolazione armena, sia dal punto di vista del destino dei singoli cittadini sia dal punto di vista di un’identità che rischia di essere cancellata.