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Direttiva Bolkestein, a monte dei problemi l’eccessivo carico fiscale per gli ambulanti

 

Facendo mie tutte le perplessità sulla Direttiva, appare evidente che le tasse pagate dai commercianti dei mercati sono troppo gravose. Difficile, per chi opera in questo settore, sopravvivere dovendo pagare una tassa rifiuti tra le più alte d’Italia. Con l’ottimizzazione delle risorse e calcolo delle tariffe sulla base dell’effettiva produzione si ridimensionerebbe il problema. 

Torino è, nel 2016, ancora una città nella quale le tasse strangolano chi lavora. Questo accade, per esempio, a molti operatori ambulanti dei mercati cittadini. Se di tasse non si muore, tuttavia spesso si chiude.

Sottoscrivo gran parte dei dubbi e delle critiche nei confronti della cosiddetta Direttiva Bolkestein. Sono altresì convinto che il problema sia a monte e risieda nella sproporzionata tassazione che grava sugli ambulanti.

L’ottimizzazione delle risorse impiegate (inutile l’impiego di diversi camion in aree nelle quali sarebbe sufficiente un furgoncino, per esempio) e il calcolo della Tari sulla base dell’effettiva produzione di rifiuti sarebbero due condizioni per garantire un abbassamento delle tariffe.

La Città sostenga chi non ha ancora ceduto alle difficoltà nel mandare avanti un’attività importante per il territorio e i cittadini.

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