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Sopralluogo in via Biamonti

Via Biamonti – precollina torinese, zona Gran Madre – è stata oggetto, oltre una decina di anni fa, di lavori di scavo per consentire la sostituzione del tratto di fognatura sottostante. Una manciata di anni dopo sono cominciati i problemi: al transito – decisamente frequente, in assoluto e a maggior ragione in proporzione alla limitata larghezza di questo sedime – dei mezzi di tre linee GTT (53, 56 e 66), della Vigo e di diverse compagnie turistiche hanno cominciato a prodursi vibrazioni della pavimentazione sempre più consistenti, fino a diventare ragione di fastidio per le quasi trenta famiglie dell’isolato compreso tra via Lanfranchi e via Villa della Regina. Le condizioni pessime della copertura in asfalto amplificano la portata del fenomeno. Affronterò la questione in Consiglio Comunale presentando un’interpellanza per capire la causa di questa criticità e identificare possibili soluzioni. A prescindere dal problema contingente, è evidente la necessità di limitare la velocità, spesso eccessiva, di questi mezzi pesanti, con le relative implicazioni in termini di inquinamento non solo acustico e pericolo.

L’assurda strettoia di via Pietro Cossa 280

Una delle strade di Borgata Frassati si restringe improvvisamente da due a una corsia: impossibile il doppio senso di marcia (progetto da vere #VolpiCiviche!), nessuna volontà di effettuare interventi strutturali da parte della Giunta.

Situazione fantozziana: percorrendo da ovest a est la strada che costeggia l’area verde di Borgata Frassati si passa improvvisamente da due a una corsia, con una strana strettoia. Non sarebbe stato meglio restringere di un paio di metri l’aiuola, in modo da garantire una direzione rettilinea senza imbuti sia alla carreggiata sia alla pista ciclabile? Ma le “volpi civiche” che hanno progettato la viabilità di quell’area hanno preferito sacrificare la larghezza della carreggiata (utilizzato proprio per uscire dai box dei circostanti caseggiati). Una scelta assurda che in questi anni ha creato problemi di viabilità e, riferiscono i residenti, incidenti. È stato un errore di progettazione all’origine. Ma l’Assessora in Aula riferisce che non si intende intervenire a livello di progettazione: così, però, rischiamo di indispettire ancora di più i residenti, giustamente sbalorditi da quel tipo di scelta urbanistica. Mi sarei augurato, al contrario, che la Giunta si dicesse disponibile a ridurre leggermente la superficie dell’aiuola. Dovrò comunicare ai cittadini che così non è.

Case ATC di via Vittime di Bologna, da oltre due anni centinaia di blatte negli appartamenti

La ditta incaricata, a causa dei mancati pagamenti da parte di ATC, ha interrotto gli interventi di deblattizzazione a inizio 2015. Da allora, la situazione è degenerata. I residenti si sono accollati per mesi la disinfestazione delle parti comuni. Ma la situazione in diverse unità abitative è ancora tragica: ovunque, centinaia e centinaia di insetti. E in generale pulizia e sicurezza sono trascurate.

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Nessuna vera presa di distanza di Appendino nei confronti dei Centri Sociali

Altro episodio di rivolta nei confronti delle Forze dell’Ordine (a loro tutta la mia solidarietà) con dichiarazioni di appoggio ideologico da parte dei Centri Sociali: a quando lo sgombero di queste realtà violente che occupano illegalmente spazi del Comune? Non c’è stata una presa di posizione netta da parte dell’Amministrazione nei confronti delle occupazioni antagoniste. Chiedo che si affronti il tema delle occupazioni nell’ambito del Tavolo della Sicurezza.

Dopo l’ultimo gravissimo episodio verificatosi in piazza Vittorio mi aspetto una presa di posizione finalmente forte e chiara da parte dell’Amministrazione nei confronti dei Centri Sociali. Askatasuna ha rilasciato dichiarazioni di aperta critica nei confronti dei controlli e di sostegno alle reazioni contro le Forze dell’Ordine. L’attuale Amministrazione ha più volte strizzato l’occhio, durante l’ultima campagna elettorale, alle varie realtà antagoniste della città e schiera tra i banchi della Maggioranza esponenti che provengono da quel tipo di approccio alla politica.

I Centri Sociali sono luoghi nei quali l’illegalità e l’utilizzo abusivo degli spazi occupati espelle di fatto la giurisdizione dell’Amministrazione Civica da porzioni di territorio cittadino, senza che le Istituzioni abbiano possibilità di intervento. Il tutto in un’epoca nella quale di spazi da restituire ai cittadini ci sarebbe quanto mai bisogno. Non solo: questi facinorosi esportano – l’abbiamo visto due volte negli ultimi pochi giorni ed è difficile non pensare che i protagonisti dei fatti di Santa Giulia e di piazza Vittorino siano gli stessi – l’illegalità fuori dai centri sociali. Si contrappongono alle Forze dell’Ordine nel loro lavoro. Ed è gravissimo. Oltretutto sono gli stessi soggetti con i quali la parte politica alla guida della Città di Torino marciava e con i quali i Cinque Stelle sono andati a braccetto in alcune battaglie, dall’opposizione al TAV in giù. Spero che la Sindaca non aspetti un post di Grillo pubblicato sul blog per prendere le distanze da questi mondi. In Aula, poco fa, le sue parole sono state fin troppo misurate.

Gli spazi occupati dovrebbero immediatamente essere utilizzati per l’emergenza abitativa, eppure a suo tempo la maggioranza bocciò il mio emendamento in merito. Spero che finalmente questo atteggiamento ambiguo nei confronti dei Centri Sociali trovi un suo definitivo chiarimento.

Esprimo ancora una volta la mia massima solidarietà alle Forze dell’Ordine e in particolar modo ai due agenti in borghese accerchiati da una cinquantina di persone durante un controllo quest’ultimo weekend.

È gravissimo che ci siano soggetti che si permettono di intralciare l’ordine pubblico e di ostacolare agenti nello svolgimento del loro lavoro, fondamentale per la città e per la civile convivenza.

Mi auguro che al Tavolo della Sicurezza si affronti seriamente il problema delle occupazioni abusive di spazi e locali di proprietà del Comune da parte di formazioni antagoniste. Un problema annoso e di fatto sottovalutato, quando non a bella posta ignorato, negli ultimi 30 anni.

Ora il problema deve essere estirpato alla radice. A quando lo sgombero di tutti gli spazi abusivamente occupati da questo tipo di facinorosi le cui modalità di azione sono incompatibili con la civile convivenza?