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Servizio comunale di trasporto per persone con disabilità, nuova gara entro maggio: buona notizia

Ora i tempi siano rispettati: ci auguriamo che il nuovo anno scolastico inizi con i nuovi player già attivi. Appena discussa in Consiglio Comunale la mia più recente interpellanza sul tema: la Giunta ha finalmente capito che a certe cifre lavorare non è possibile, ci auguriamo ora che gli importi previsti permettano una congrua qualità del servizio e la tutela della dignità dei lavoratori.
  
Apprendiamo dalla Giunta che la nuova gara per l’assegnazione del servizio di trasporto per persone con disabilità, con relativi servizi, uscirà a maggio: una buona notizia. Ci auguriamo e ci assicureremo che la data sia confermata nei fatti. Manterremo alta l’attenzione: accelerare i tempi è fondamentale, anche per non andare in proroga con l’attuale ditta. Ci auguriamo che il nuovo anno scolastico possa iniziare già con la piena operatività dei nuovi player. Finalmente anche l’Amministrazione si è resa conto che lavorare a certe cifre è impossibile: noi lo diciamo, come Moderati, da tempo. Nella nuova gara, di durata quinquennale, saranno aumentate la base d’asta e le tariffe orarie. Il servizio di gestione amministrativa sarà affidato, in house, a 5T. Ci auguriamo che i nuovi criteri e le nuove cifre siano compatibili con la dignità del lavoro dei dipendenti e con la qualità del servizio per gli utenti e per le loro famiglie. Auspichiamo che più player e consorzi possano lavorare per i nostri ragazzi con disabilità. Dopo anni di continua e grave emergenza il cambio di pagina e di passo deve essere definitivo.

Case ATC di via Bologna 267, questa Giunta non riesce a vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti

Occupazioni, degrado, intimidazioni ai residenti: ma per la Sindaca Appendino, che ha appena risposto in Aula alla mia nuova interpellanza sul tema, va tutto bene. Quasi non esistessero foto e video che testimoniano una situazione disastrosa e quasi non contassero le continue segnalazioni dei residenti. Nei cortili sostano da settimane decine di persone. Il viavai è continuo negli alloggi e nelle cantine. Nove le unità abitative occupate. Mezzi e furgoni stabilmente parcheggiati creano una sorta di accampamento abusivo permanente. I residenti non ne possono più. E stanno perdendo la residua fiducia nei confronto delle Istituzioni.

I residenti raccontano una situazione tremenda, che è quella testimoniata e comprovata dalle foto e dai video oltre che da plurime testimonianze e segnalazioni. Ma per l’Amministrazione Appendino va, ancora una volta, tutto bene: rispondendo in Aula alla mia nuova interpellanza su via Bologna 267 la Sindaca prova a convincere non solo il Consigliere interpellante ma gli stessi residenti che in quei caseggiati e in quei cortili non ci sia nulla che non va. Ma le foto, eloquenti, sono state scattate dai residenti proprio nelle case ATC di via Bologna 267, non certo in un set cinematografico. Farò a questo punto un sopralluogo di persona, senza comunicare a nessuno la mia visita. Perché pare davvero che tutte le criticità spariscano all’arrivo degli Agenti della Municipale. Mi risultano attualmente nove occupazioni abusive. Una casa è stata occupata solo pochi giorni fa e gli agenti hanno intimato alla donna con due figli di andarsene entro giugno. Altre persone fanno invece il bello e il cattivo tempo, senza che nessuno dica o faccia nulla. Abbiamo la percezione che un Assessore alla Sicurezza manchi, in questa Città, da anni. So per certo che gli inquilini fanno plurime segnalazioni ai contact center: talvolta, ed è grave, hanno l’impressione di non essere presi sul serio. Porrò lo stesso tema anche in Consiglio Regionale. La fiducia degli inquilini nei confronti delle Istituzioni è ai minimi storici.

Con il nuovo “Green Pass”, il calmieramento del costo dei tamponi è ancora più necessario

In vigore da oggi il “Passaporto Verde” per lo spostamento tra regioni in zona rossa o arancione: un numero sempre crescente di piemontesi si rivolgerà a strutture private per effettuare i test a pagamento; c’è il timore di un’impennata dei prezzi dei test. Ho presentato un Question Time in Consiglio Regionale per chiedere che la Giunta introduca misure per il controllo dei prezzi. Altre Regioni (Lazio, Emilia Romagna) si sono già mosse in questa direzione: anche il Piemonte faccia lo stesso.

Per ottenere la “Certificazione Verde” (“Green Pass”), occorre essere in possesso del certificato di vaccinazione, di avvenuta guarigione o dell’esito negativo di un tampone. Il “Green Pass” è richiesto, a partire da oggi, per gli spostamenti in entrata e in uscita da regioni in fascia arancione e rossa. La concomitanza di queste due circostanze farà aumentare le richieste di tamponi. Aumenterà, in proporzione, anche il rischio di operazioni speculative sui prezzi. Un accordo con i soggetti privati del territorio per l’attività di testing a prezzi calmierati, equi e omogenei è dunque una misura necessaria per venire incontro alle esigenze dei cittadini piemontesi e, anche, un passo utile in vista di una sempre più urgente esigenza di uniformità di regole e prezzi a livello nazionale. Con un Question Time appena presentato chiedo alla Giunta Cirio di muoversi in questo senso. Il mio atto sarà discusso domani alle ore 14.00. Lazio ed Emilia Romagna si sono già attivate: la Regione Lazio ha siglato un accordo per l’esecuzione di test rapidi antigenici nelle strutture private al prezzo calmierato di 22 euro; la Regione Emilia-Romagna ha previsto che dal 1° febbraio chiunque sia iscritto al sistema di assistenza sanitaria regionale possa effettuare il test antigenico rapido nasale (tampone rapido) e il test sierologico nelle farmacie convenzionate al prezzo calmierato di 15 euro. I prezzi dei tamponi sono variabili, con forbice anche di diverse decine di euro, fino a cifre non irrisorie. Il mio Ordine del Giorno sul tema “Tutela dei consumatori e della salute: calmieramento e omogeneità dei prezzi dei tamponi antigenici rinofaringei (tamponi rapidi)” era stato respinto dal Consiglio Regionale lo scorso 10 dicembre.

Torino sede I3A, ci aspettiamo un’esplicita conferma

La scelta è stata presa e non prendiamo neanche in considerazione un cambio in corsa. Dopo l’assenza di ogni riferimento a Torino nella bozza che riporta i progetti del Pnrr il Consiglio dei Ministri sgomberi il campo da ogni dubbio.

Alla luce della mancata indicazione di Torino nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza come sede principale dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale (I3A), non ci limitiamo ad alzare la soglia di attenzione, ma facciamo come Moderati appello al buonsenso. Per le Commissioni parlamentari la decisione è presa e non prendiamo neanche in considerazione un cambio di rotta in corsa, anche rispetto alla stessa decisione del Consiglio dei Ministri dello scorso settembre. Non possiamo accettare che la scelta di Torino sia subordinata a una gara o a un bando competitivo con altre Città candidate né che Torino sia trattata alla stregua degli altri sei centri. Mi auguro che l’assenza del riferimento a Torino nelle bozze relative ai progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza altro non sia che un secondo, per quanto grave, “errore materiale”, dopo l’analogo caso di un mese fa. Attendiamo la correzione e la conferma esplicita della scelta di Torino come sede dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale. Non possiamo perdere questa opportunità di crescita, che porterebbe a sfruttare al meglio per il nostro territorio, da tutti i punti di vista: per i giovani, per l’Università, per il Terzo Settore. La proposta di Don Luca Peyron (Direttore della Pastorale Universitaria e Coordinatore dell’Apostolato Digitale di Torino) è stata da noi sostenuta fin dal primo momento, nella certezza di importanti ricadute in termini occupazionali, di sviluppo e di prestigio.

Azzardo, la Maggioranza si sbriciola sulla Legge Leone

La sospensione? Mero escamotage per riportare la Legge in Aula come proposta di Giunta (e sarebbe curioso se a firmarla fosse l’Assessore alla Sanità). Sconfessare la Legge 16 significa sconfessare dati incontrovertibili. Dal centrodestra ci saremmo aspettati risorse per l’adeguamento delle imprese e per il contrasto e la sensibilizzazione in tema di ludopatia: su nessuno dei due fronti abbiamo visto un euro.

La Maggioranza sulla Legge Leone non esiste più. Dopo aver assistito al giochino della sospensione, mero escamotage per riportare la Legge in Aula come proposta di Giunta, siamo come Moderati curiosi di vedere, in futuro, quale Assessore firmerà eventualmente la Legge: sarà l’Assessora al Lavoro Chiorino (Fratelli d’Italia, contrari alla Legge Leone)? Sarà l’Assessore alla Sanità Icardi (Assessorato che dovrebbe occuparsi di preservare la salute e di contrastare la ludopatia)? Possono passare i giorni, ma le problematiche legate all’emergenza della ludopatia resteranno le stesse: mi stupisce che qualche Consigliere le scopra oggi. Sconfessare la Legge 16 significa sconfessare i documenti e i dati dell’Ires, delle Asl e di altre autorità indipendenti, quasi non fossero considerate fonti credibili, quasi non fossero soggetti e professionisti della Regione Piemonte. Resta il rimpianto per il tempo perso, nel bel mezzo di un’emergenza pandemica. Se il centrodestra avesse voluto davvero preservare posti di lavoro, avrebbe previsto risorse per supportare gli imprenditori di settore nei necessari interventi di delocalizzazione necessari al rispetto delle distanze minime: non le abbiamo viste, così come non abbiamo visto un euro in ambito sanitario, scolastico e formativo per il contrasto alla ludopatia o per campagne di sensibilizzazione e informazione. I fatti, ancora una volta, non corrispondono alle parole.