Casa, prima emergenza per i torinesi
A Torino la tempestività nella risposta al disagio abitativo si ha praticamente soltanto per i casi che ricadono nell’emergenza abitativa, condizioni che riguardano un disagio profondo. Le famiglie colpite dalla crisi che avrebbero necessità di una casa sono però molte, ma molte di più: la Città non può esimersi dal dare una risposta. Può farlo tutelando il patrimonio immobiliare dalle occupazioni e adibendolo a progetti di edilizia residenziale pubblica o di housing sociale e sostenendo i privati che scelgono di affittare a canoni calmierati. Un primo passo in questo senso si è già fatto con la mia proposta, approvata poche settimane fa, di sgravi IMU per chi pratica affitti calmierati.
“Questa è la vera natura della casa: il luogo della pace; il rifugio,
non soltanto da ogni torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia”.
(John Ruskin, poeta inglese)
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Una casa per le famiglie
E’ necessario che siano introdotte agevolazioni per l’accesso alla casa popolare per le famiglie con figli o con una persona anziana: chi investe sul futuro e chi si prende cura di persone in difficoltà deve essere agevolato.
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Tutela degli immobili pubblici
Il patrimonio immobiliare del Comune deve essere difeso e tutelato per essere utilizzato a favore di chi si trova in stato di difficoltà: impedire occupazioni e abusi permette di destinare immobili pubblici a progetti di housing sociale o a edilizia residenziale pubblica. Emblematico è il caso della palazzina di via Borgo Ticino, vicenda che ho portato in Consiglio Comunale su istanza dei residenti, più volte occupata, più volte sgomberata e sempre ricaduta in mano di abusivi. Analoghe considerazioni, ma su scala ancora maggiore, vale per l’ex MOI.
La casa sta diventando una vera e propria emergenza: tra i numerosi cittadini che ho incontrato durante il mio mandato come Consigliere Comunale, la maggior parte si è rivolta a me per problematiche legate all’abitazione. Per questo ho presentato una mozione, approvata all’unanimità poche settimane fa, per la concessione di agevolazioni sulle tariffe e sui tributi comunali per i proprietari di alloggi che affittano a canoni convenzionati alle persone segnalate dai Servizi Sociali. Un modo per aiutare chi ha bisogno, ma anche per favorire l’emersione degli affitti in nero. Una strada su cui penso sia necessario proseguire.