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Su Barriera di Milano la Giunta brancola nel buio

Non una parola netta e precisa su che cosa gli Assessori intendano fare in merito ai problemi dello spaccio e del degrado, né sulla necessità di sostenere il commercio. Montanari, Sacco e Lapietra fanno discorsi generici e talvolta in contraddizione l’uno con gli altri. Ancora si mette in discussione il passaggio della Linea 2 della Metropolitana.

Esco dalla Commissione odierna (all’ordine del giorno, la riqualificazione di Barriera di Milano, richiesta non solo dal buon senso ma da una petizione sottoscritta da 500 cittadini) carico di dubbi e di preoccupazione. Gli stessi firmatari hanno indicato le priorità per il quartiere: contrasto al degrado e allo spaccio, rilancio del tessuto sociale e commerciale.

A fronte di queste chiare e precise istanze, il Vicesindaco Montanari e gli Assessori Sacco e Lapietra “rispondono” (si fa per dire) con generici verbi al futuro e altrettanto generiche promesse di “valutazioni e interlocuzioni”. Peraltro, i tre esponenti dell’Amministrazione cittadina riescono talvolta a contraddirsi a vicenda. Neanche sul passaggio della Metropolitana ci sono certezze.

Non una parola, tra gli altri, su temi quali la necessità di riqualificare l’area che per due anni ha ospitato il suk, sull’ipotesi di creare una pista ciclabile che colleghi via Monteverdi al Monumentale e alla Colletta, sulla crisi del commercio di vicinato e sulla piaga dello spaccio.

A maggior ragione dopo questa Commissione surreale, non nascondo la mia preoccupazione per il presente e per il futuro di questa porzione della Circoscrizione 6 e per le decine di migliaia di torinesi che vi risiedono.