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La schizofrenia pentastellata in tema di disabilità: garantismo sì, ma non a Torino

Condivido in pieno la proposta di una Consigliera del Comune di Sassari: niente patrocinio e niente contributi agli eventi pubblici non accessibili alle persone con disabilità. Sembra impossibile che questa Consigliera appartenga alla stessa forza politica (M5S) che a Torino ancora mette in discussione l’applicazione dello stesso principio. Presenterò a mia volta un atto analogo alla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale sassarese.

Niente contributi e niente convenzioni comunali per gli eventi di cultura, sport e spettacolo che non garantiscano l’accesso ai disabili: è la proposta, che condivido pienamente, di una Consigliera Cinque Stelle. Sembra un altro mondo rispetto alla nostra Torino: è invece soltanto un’altra regione, la Sardegna (per la precisione, il Comune di Sassari). Per la cronaca, il Consiglio Comunale sassarese ha approvato all’unanimità questa giusta mozione. Presenterò anche io un atto analogo, al più presto.

A Torino, invece, ancora si discute e si mette in discussione la necessità di applicare anche nei fatti un analogo regolamento (da tutti considerato giusto in teoria), che esiste da anni e che impedisce alla Città di Torino di concedere il patrocinio agli eventi non accessibili. Solo ieri, durante la Commissione Commercio, nel dibattito che si è acceso dopo la presentazione del Vademecum “Organizzare eventi accessibili” da parte di CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà), qualche esponente della maggioranza pentastellata ha parlato dell’opportunità di non applicare sempre questo principio.

Spero davvero che la sensibilità dei Cinque Stelle torinesi si conformi al più presto a quella dei loro colleghi sassaresi. E’ dovere di ogni buona Amministrazione garantire un facile accesso per tutti alle manifestazioni pubbliche. Che cosa può accadere quando questo principio non è applicato si è visto, per esempio, in occasione del Salone dell’Auto della scorsa estate.